2021-12-08
La Lega presenta un’interrogazione sul bando promosso da Di Maio
L’iniziativa di Riccardo Molinari alla Camera. Riccardo Monti: «Non c’entro con le inchieste su Arcuri»Dopo l’articolo della Verità su ritardi e il fallimento della Be.it (la campagna di comunicazione da 39 milioni di euro che avrebbe dovuto rilanciare il Made in Italy nel mondo voluta dall’ex premier Giuseppe Conte e dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel 2020), la Lega di Matteo Salvini ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare e un esposto alla Corte dei conti. «Di Maio spieghi perché intorno a Be.It, bando di gara pubblico dell’Ice da 39 milioni di euro nato con lo scopo di rilanciare la comunicazione del Made in Italy, vi sono delle ombre». Dice il deputato Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e responsabile del Dipartimento esteri del carroccio. «Si apprende da La Verità che non solo il progetto non è mai partito nonostante l’ex presidente del Consiglio Conte e, appunto, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio lo abbiano annunciato in pompa magna lo scorso anno, ma ci sarebbe perfino un esposto alla Corte dei Conti - sostiene -. Il ministro ha il dovere di spiegare perché i tempi del bando si siano subito allungati, perché ci siano stati diversi ricorsi, persino presunti conflitti di interessi, e perché ad aggiudicarsi il primo posto è stato proprio l’amministratore delegato, già presidente dell’Ice, che ha presento un’offerta al ribasso. Doverose le spiegazioni da parte del titolare della Farnesina. Come Lega andremo fino in fondo su questa faccenda che, a detta dello stesso ministro, avrebbe dovuto sostenere le imprese italiane penalizzate dalla pandemia nella ripartenza dell’export ma che rischia di trasformarsi nell’ennesima scandalosa bufala». Non è l’unico tra i leghisti a farsi sentire. «Di Maio eviti di dare patenti di affidabilità e piuttosto faccia chiarezza su Be.It, bando di gara pubblico dell’Ice da 39 milioni di euro indetto, sulla carta, per promuovere il Made in Italy. A quanto si apprende dai giornali ci sarebbero state violazioni, irregolarità e persino un probabile conflitto di interessi. Risultato: due ricorsi al Tar e un’autentica figuraccia». Spiega invece il capogruppo della Lega Riccardo Molinari che si domanda anche «come è possibile che una società il cui amministratore delegato, già presidente proprio dell’Ice, si sia aggiudicato il primo posto nonostante avesse presentato un’offerta al ribasso clamorosa comunque nettamente superiore ai limiti consentiti? Al titolare della Farnesina presenteremo un’interrogazione per chiedere chiarezza su una vicenda gestita in maniera grossolana e inadeguata». Molinari tra le righe fa riferimento all’ex presidente Ice Riccardo Monti, che tiene però a ricordare alla Verità che già l’Anac aveva spiegato che non ci sarebbe stata alcuna limitazione a lavorare con l’Agenzia per la promozione all’estero. «Non sono coinvolto in nessuna inchiesta», aggiunge ancora Monti rispetto a possibili coinvolgimenti in vicende legate all’ex commissario Domenico Arcuri (su cui fu presentata un’interrogazione parlamentare). «Stiamo lavorando molto con aziende del tessile (Triboo spa di cui sono presidente fa ecommerce). Quando ad aprile 2020 non c’erano produzioni nazionali di mascherine abbiamo risposto ad una “call for proposal” per produzioni da fare in Italia».
Luca Zaia intervistato ieri dal direttore della Verità e di Panorama Maurizio Belpietro (Cristian Castelnuovo)
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