2025-01-09
La doppia morale sui virus «stranieri». Tutti muti se i guai arrivano dalla Cina
Tedros Adhanom Ghebreyesus (Getty images)
L’Oms predica calma su Hmpv. Eppure starnazzava sulla «malattia X» dal Congo.
L’Oms predica calma su Hmpv. Eppure starnazzava sulla «malattia X» dal Congo.A pensar male si fa peccato, però magari non ci si ammala. Ad esempio, se a fine 2019 fossimo stati più smaliziati, anziché berci la versione della Cina, forse ci saremmo preparati per tempo all’arrivo del Covid. Lezione imparata? Dipende. Se compare il vaiolo delle scimmie, scatta l’emergenza globale; se spunta un focolaio in Congo, parte il protocollo dell’apocalisse; ma se i guai arrivano dal Dragone, all’improvviso tutti cambiano registro. Non vi preoccupate, non vi allarmate. Chissà come mai.Da un po’ di giorni, sembra che gli ospedali di alcune città nel Paese asiatico siano stati messi in crisi dai ricoveri per metapneumovirus umano (Hmpv), un patogeno associato a sintomi similinfluenzali, ma capace anche di provocare bronchiti e addirittura polmoniti in anziani, fragili e bambini. Al momento, non esiste un vaccino e non esiste nemmeno un antivirale specifico, però le terapie di supporto di solito funzionano. Nei casi più gravi si rende necessaria l’assistenza in corsia: ecco cosa starebbe creando scompiglio dalle parti di Xi Jinping.Stavolta, però, gli scrupolosi custodi della nostra salute non si sono scomposti. Forse perché non hanno un immunizzante da somministrare a tappeto? O perché, nel 2025 come nel 2019-2020, temono di urtare Pechino?L’Oms, che nonostante le reiterate smentite da parte dei medici congolesi, qualche mese fa temeva che in Africa si stesse manifestando la letale «malattia X», ad alta contagiosità, ieri ha abbassato i toni. «L’aumento osservato nei rilevamenti di patogeni respiratori» in Cina, ha fatto sapere l’agenzia, «rientra nell’intervallo previsto per questo periodo dell’anno durante l’inverno dell’emisfero settentrionale». Un malanno stagionale. Inoltre, «le autorità cinesi segnalano che il sistema sanitario non è sopraffatto e non sono state attivate dichiarazioni di emergenza». E se lo segnalano le autorità cinesi, noi ci fidiamo. Almeno, si fida il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che agli amici dall’Estremo Oriente deve parte delle sue fortune. Secondo i sostenitori di un Trattato pandemico che, pur di difendere il mondo terribili patogeni, richiede agli Stati di cedere la loro sovranità, il metapneumovirus non è così brutto come lo si dipinge: «È un comune virus respiratorio che circola in molti Paesi dall’inverno alla primavera, sebbene non tutti i Paesi eseguano regolarmente test e pubblichino dati». Sicuramente la Cina li esegue, sicuramente la Cina li pubblica. Pure l’Unione europea, che sulla scia del Covid aveva istituito un proprio ente per la preparazione alle emergenze sanitarie, l’Hera, ostenta sangue freddo. «Posso assicurare», ha commentato una portavoce della Commissione, «che per il momento non è necessario prepararsi per una nuova pandemia». Ma come? E i tre cavalieri dell’apocalisse di Ursula von der Leyen? La guerra nucleare, l’antibiotico-resistenza e i virus emergenti? E la sua frase sull’«era delle pandemie»? Ci fa piacere che il copione non si ripeta. Criticavamo l’allarmismo su mpox, invitavamo ad ascoltare i dottori del Congo che smentivano le speculazioni sul morbo fatale e sconosciuto; adesso non vogliamo mica lo stato d’allerta per le bronchiti. Notiamo solo - più divertiti che stupefatti - le contraddizioni.Matteo Bassetti, l’altro giorno, si è espresso sul «segnale d’allarme per il 2025»: il primo morto da aviaria negli Stati Uniti. Ma su Hmpv la vede diversamente: lo «conosciamo bene», «anche in Italia» si sono verificati diversi episodi, bisogna evitare ogni «allarmismo». Meno male. È stato infettato dalla nostalgia canaglia, invece, il capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Affari sociali al Senato, tale Orfeo Mazzella. Probabilmente meno noto del metapneumovirus stesso. L’aumento delle infezioni, a suo avviso, «deve farci riflettere sull’importanza di proteggere le fasce più deboli della popolazione attraverso l’utilizzo obbligatorio delle mascherine negli ospedali, nelle Rsa e in strutture in cui sono presenti soggetti fragili». Non c’è un vaccino, ma si potrebbe riesumare il regimetto sanitario. Così, a questo giro, anziché essere noi a copiare la Cina, dovrà essere la Cina a copiare noi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.