2020-01-27
La destra in Calabria infiocina l’uomo del tonno
Jole Santelli a valanga: sconfigge con il 20% di distacco il «civico» Pippo Callipo, sostenuto dai democratici.La Calabria ha il suo nuovo presidente: Jole Santelli, deputata di Forza Italia, ha stravinto le elezioni regionali di ieri. Pronostici rispettati: la Santelli è riuscita nell'impresa di strappare la regione alla sinistra, alla guida di un a coalizione di sei liste: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl. La Santelli ha potuto gioire praticamente alla chiusura delle urne: pochi minuti dopo le 23, stando al primo exit poll diffusi dal Consorzio Opinio per lo speciale elezioni di Porta a Porta su Rai Uno, alla candidata del centrodestra è stato attribuita una percentuale di consensi tra il 48 e il 53%. Un dato confermato anche dal secondo exit poll, delle 23 e 35. Jole Santelli è la prima donna presidente della Calabria, un dato reso ancora più solido dalla prima proiezione di Swg per La7, che intorno alla mezzanotte ha dato la Santelli al 53,2%.Al secondo posto si è piazzato il candidato di centrosinistra, l'imprenditore Pippo Callipo,quotato dalla prima proiezione al 30,7%. Callipo era sostenuto da tre liste: Io Resto in Calabria, Pd e Democratici Progressisti. Terzo posto, stando alla prima proiezione Swg per Carlo Tansi sostenuto da tre liste: Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera, segnalato all'8,3%. A seguire, Francesco Aiello, candidato di M5s e della civica Calabria Civica-Liberi di cambiare, al 7,8%. Un disastroso crollo, quello dei grillini in Calabria: basti pensare che alle politiche del 2018 avevano preso il 43,6%.Un vero e proprio trionfo per Jole Santelli: la candidata del centrodestra è riuscita in una impresa, e ora l'attende la sfida più importante: governare una regione, la Calabria, che ha enormi potenzialità, un patrimonio artistico, paesaggistico e culturale ricchissimo, ma che è alle prese con problemi atavici: potenziamento delle infrastrutture, lavoro, sviluppo del turismo e lotta alla criminalità organizzata sono gli obiettivi da perseguire. Jole Santelli è una fedelissima di Silvio Berlusconi. Nata a Cosenza 51 anni fa, ha conseguito la laurea in giurisprudenza all'Università la Sapienza di Roma, ed è un avvocato. E' stata eletta per la prima volta in parlamento nel 2001, quando è diventata deputata con Forza Italia, partito nel quale milita dal momento della fondazione, nel 1994. È stata sottosegretario alla Giustizia dal 2001 al 2006 nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali nel governo delle cosiddette larghe intese guidato da Enrico Letta. La candidata azzurra inoltre ha ricoperto anche la carica di vicesindaco e assessore al Comune di Cosenza.Jole Santelli ha ricevuto l'investitura a candidata alla presidenza della Calabria per il centrodestra dopo che la Lega ha rifiutato il nome inizialmente proposto da Berlusconi, quello di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza. Dopo un lungo tira e molla tra il leader di Forza Italia e quello della Lega, Occhiuto si è fatto da parte e la Santelli, che è anche coordinatrice regionale del partito, ha accettato di correre per la presidenza della regione. Ieri, al quartier generale di Forza Italia a Lametia Terme, la Santelli è arrivata intorno alle 20 e 30, accompagnata dalla fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale. La Pascale si è intrattenuta per l'intera serata con la Santelli e alcuni parlamentari di Forza Italia, e ha avuto modo di esultare sia per la vittoria del suo adorato Napoli, di cui è tifosissima, sulla Juventus, che per quella della candidata alla presidenza della Calabria per il centrodestra, alla quale è legata da grande amicizia. Benvoluta da tutti i colleghi deputati, non appartenente ad alcuna corrente interna al partito, la Santelli ha condotto una campagna elettorale diretta, a contatto con i cittadini, lasciando poco spazio ai fronzoli. La vittoria del centrodestra è stata nettissima, favorita anche dallo sfilacciamento della sinistra, che non ha ricandidato il governatore uscente Mario Oliviero, a causa di alcune vicissitudini giudiziarie. Oliverio ha resistito a lungo, ma alla fine ha ceduto il passo a Callipo, dopo fortissime pressioni da parte del Pd nazionale, con il segretario Nicola Zingaretti che si è speso in prima persona per ricompattare la coalizione.Uno sforzo che non è servito a convincere l'elettorato calabrese, che ha scelto il cambiamento e la forza tranquilla della Santelli. Anche in Calabria, così come accaduto in Emilia Romagna, i militanti del M5s attraverso il voto su Rousseau si sono espressi contro un accordo elettorale tra Pd e M5s, che replicasse l'alleanza di governo nazionale. Dunque, le elezioni calabresi certificano un'avanzata senza precedenti del centrodestra, una disfatta del M5s e una dura batosta di Pd e altri partiti di sinistra. Un dato sul quale da oggi gli analisti e i big dei partiti dovranno riflettere.