2020-03-05
La Chiesa s’arrende, non vedeva l’ora
Non stupisce la fretta di alcuni nell'obbedire allo Stato. La pensano come il teologo Vito Mancuso: «Messe sospese? Tanto sono un'invenzione, Gesù preferiva la preghiera».La storia d'Europa è stata caratterizzata dallo scontro di due poteri: il Papa e l'Imperatore. In realtà i poteri erano tre: il Papa, l'Imperatore e il pater familias. Nessuno poteva entrare in casa del pater familias e spiegargli come doveva educare i figli. Il Sessantotto ha abbattuto il pater familias. Lo Stato può tutto. Può decidere che una cosiddetta «drag queen» legga al tuo bambino di cinque anni le «fiabe gender».Lo scontro tra l'Impero e la Chiesa è stato risolto dal Concilio Vaticano II, e ha vinto l'Impero. Nel suo discorso tenuto il 4 ottobre 1965 all'Onu Paolo VI ringrazia per le parole cortesi e non nomina nemmeno una volta Gesù Cristo. Lo stesso Paolo VI poi ci informò che «il fumo di satana» era entrato nella Chiesa. Poi Bergoglio, sempre all'Onu, il 25 settembre 2015: dopo un sincero ringraziamento, di nuovo un discorso in cui non si nomina Gesù Cristo. C'è alla fine una benedizione dell'Altissimo che però non si sa chi sia. Sono quindi sessant'anni che la Chiesa si inginocchia davanti all'Impero, in cambio di un'unità dei popoli che è un ideale non cristiano. A questo ideale la Chiesa ha svenduto il cristianesimo, lo ha portato ai saldi di fine stagione.Adesso è arrivato il coronavirus. Sarebbe stato doveroso limitare al massimo i contagi dalla Cina, ponendo sotto quarantena le persone che arrivavano da lì. Si sarebbe dovuto sospendere il trattato di Schengen, così da costringere le persone a mostrare il passaporto su cui poteva esserci il timbro della Repubblica Popolare Cinese. Un'altra cosa possibile era non deridere e non insultare i cittadini preoccupati. Purtroppo il nostro governo è riuscito a fare tutte le cose sbagliate. Dico forse perché non è chiaro se tutti quanti stiano facendo i controlli: è sufficiente non fare controlli e il tasso di contagiati cade. Sono state prese misure che hanno paralizzato intere regioni, altre arriveranno. Al momento i bar sono aperti, è possibile con precauzioni l'uso di tram, treni e metropolitane. I centri commerciali sono aperti. I centri estetici sono aperti. Sono ancora chiuse le chiese. Domenica dalla Lombardia sono venuti in Piemonte per assistere alla messa. Il rischio di contagio in una chiesa poteva essere ridotto a zero semplicemente dicendo più messe. Ogni sacerdote che manda avanti la parrocchia da solo si accolla il compito di dire tre o quattro o anche cinque messe nella giornata così che i fedeli siano sparpagliati in messe diverse e il loro numero resti sempre più basso di quello delle panche: non più di una persona per panca e una panca libera fra una persona e l'altra. Per quanto riguarda le messe feriali, sono veramente poco affollate ed è sufficiente dirle nella chiesa grande, evitare di dirle nella cappella laterale.La nuova Chiesa 3.0 invece si è precipitata a eseguire l'ordine del divieto della messa: si è precipitata con una tale velocità che il dubbio che ci rimane è che non aspettassero altro. Lo spiega benissimo il teologo Vito Mancuso, che ha scandito su Twitter: «In realtà la messa è un'invenzione della Chiesa, Gesù privilegiava la preghiera individuale: “Tu quando preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo che è nel segreto". Messe logicamente sospese, i cristiani possono riscoprire il Vangelo». Certo, Gesù quando spezzò il pane e bevve il vino stava avviando un corso di gastronomia. Il pensiero, se vogliamo chiamarlo così, di Mancuso è l'emblema di una Chiesa 3.0, a cui non viene nemmeno in mente di aumentare le messe. Dio non c'è. Dio è una metafora. Dio è una maniera di dire. Quello che conta è l'uomo. Meno gli uomini si incontrano meno si passa un virus che sicuramente è pericoloso, ma non sembra essere l'Ebola.Mentre in Nigeria i nostri fratelli si fanno bruciare vivi nelle chiese pur di testimoniare la loro fede a Cristo ci sono prelati che sposano quasi con gioia l'ordine di non dire la messa. Nessuno ha spiegato a questi signori che il loro abito vuol dire che loro possono obbedire solo a Cristo, non al prefetto, e Cristo la messa ha ordinato di dirla, con buona pace di Vito Mancuso.
Ecco #DimmiLaVerità del 29 ottobre 2025. Ospite . L'argomento del giorno è: "La crisi del Pd e i tentativi di dar vita a un partito di centro alleato con la sinistra"
Cesare Parodi (Imagoeconomica)