2021-07-10
L'imprenditore italiano, in carcere senza motivo ad Abu Dhabi, ha bisogno di cure
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Andrea Giuseppe Costantino
Andrea Giuseppe Costantino, da quasi 4 mesi in cella senza accuse, ha chiesto di essere sottoposto a esami clinici dopo un intervento chirurgico effettuato in Italia nel mese di dicembre 2020. Gli è stato rinnovato il permesso di residenza. L'avvocato Cinzia Fuggetti: «E' la riprova che non sia pendente alcun procedimento penale»L'imprenditore milanese Andrea Giuseppe Costantino, arrestato il 21 marzo scorso, resta in carcere ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. A distanza di quasi 4 mesi le autorità emiratine non hanno ancora formalizzato un'accusa nei suoi confronti. E allora stesso tempo l'imprenditore ha bisogno di una risonanza magnetica di controllo dopo un intervento fatto nel dicembre scorso. Ma allo stesso tempo, a sorpresa, gli è stato rinnovato il permesso di soggiorno, ora in scadenza nel marzo del 2024. «In base ai miei approfondimenti, questa è la riprova che in capo al Costantino non sia pendente alcun procedimento penale né come persona fisica né come rappresentante legale di una persona giuridica. Fosse stato il contrario, anche la più mite accusa sarebbe stata ostativa al rinnovo» ha spiegato l'avvocato Cinzia Fuggetti in una nota, dove si ricorda che la missione diplomatica del direttore generale degli italiani all'estero Luigi Maria Vignali ad Abu Dhabi nel carcere di Al Whatba non sia servita poi a molto. La situazione non sembra sbloccarsi. Il trader milanese, 49 anni è stato prelevato lo scorso 21 marzo da un hotel di Dubai sotto gli occhi della compagna Stefania Giudice e della loro bambina di tre anni. L'arresto è stato effettuato da otto agenti della Guardia nazionale degli Emirati Arabi Uniti. Anche allora non è stato presentato alcun mandato di custodia cautelare. Soprattutto non fu avvisata l'ambasciata italiana. Per di più, fanno sapere dalla famiglia, nulla è cambiato anche dopo la promulgazione della circolare Maeci firmata il 5 luglio dal direttore dell'Uama e secondo cui «a far data dal 30.6.2021, non è più richiesta la clausola dell'EUC rafforzato per le esportazioni verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Pertanto, tutte le autorizzazioni rilasciate, in corso di validità, sono da ritenersi valide anche senza tale prescrizione». In sostanza neppure dopo l'allentamento dell'embargo i rapporti diplomatici sembrano essere cambiati. Nella mattina di giovedì 8 luglio Costantino è riuscito a telefonare brevemente alla compagna e ha raccontato di aver ricevuto la visita consolare dell'ambasciatore e del rimo consigliere dell'Ambasciata italiana ad Abu Dhabi. Ha chiesto di essere sottoposto a esami clinici e a risonanza magnetica per la verifica dell'andamento post-operatorio dopo un intervento chirurgico effettuato in Italia nel mese di dicembre 2020. La Farnesina al momento non si espone. «Evidenziata l'assenza di fatti penalmente rilevanti ascrivibili al detenuto» si legge in una nota « la compagna spera nella rapida scarcerazione e conseguente rientro in Italia affinché il Costantino possa sottoporsi ai necessari controlli medici e possa festeggiare il quarto compleanno – che cade a giorni – della loro bimba».
Orazio Schillaci e Giuseppe Valditate (Ansa)
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