2022-11-12
Kherson ritorna all’Ucraina ma i russi sono tutt’attorno. Usa divisi sui colloqui di pace
Carrista ucraino nella zona di Kherson (Getty Images)
Scambio di prigionieri (e cadaveri) tra le fazioni in guerra. Il capo dei mercenari del gruppo Wagner addestrerà i civili. Negoziati, scontro Casa Bianca-forze armate.I russi hanno completato il ritiro da Kherson. A renderlo noto è stato ieri il ministero della Difesa di Mosca, secondo cui le proprie truppe non avrebbero subito delle perdite. Sempre nel pomeriggio di ieri, le forze ucraine sono entrate in città, mentre l’intelligence di Kiev riferiva che il centro urbano è tornato sotto il controllo dell’Ucraina. «L’Ucraina sta ottenendo un’altra importante vittoria in questo momento e dimostra che qualunque cosa la Russia dica o faccia, l’Ucraina vincerà», ha twittato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Mosca, dal canto suo, ha tuttavia continuato a sostenere che la regione di Kherson resterebbe parte della Russia a seguito del controverso referendum, tenutosi lo scorso settembre. «È soggetta alla Federazione russa», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Ciò è stato legalmente fissato e definito. Non ci possono essere cambiamenti qui», ha aggiunto, negando inoltre che il ritiro delle truppe russe da Kherson possa essere considerato «umiliante». Proseguono nel frattempo le prove di disgelo tra Washington e Mosca, anche se la strada su tale fronte appare piuttosto in salita. Tra novembre e dicembre dovrebbero tenersi dei colloqui di alto livello al Cairo sull’eventualità di ripristinare le ispezioni in materia nucleare. Un segno di timidissima distensione, che non deve però di per sé lasciar presagire chissà quali svolte. «Questo non è un problema iniziato oggi o ieri e difficilmente sarà possibile risolverlo nel giro di pochi giorni», ha affermato ieri il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. Dal canto suo, il Dipartimento di Stato americano aveva recentemente dichiarato che «le misure imposte a seguito della guerra della Russia contro l’Ucraina non impediscono agli ispettori russi di condurre ispezioni ai sensi del trattato New Start negli Stati Uniti». La situazione complessiva resta quindi aggrovigliata. Secondo il New York Times, il capo di Stato maggiore congiunto americano, Mark Milley, starebbe spingendo affinché gli ucraini aprano a delle trattative con i russi: una linea che tuttavia sarebbe stata accolta freddamente da vari alti funzionari della Casa Bianca, a partire – sembra – dal consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Non è d’altronde mai stato un mistero che all’interno dell’amministrazione Biden si registrino posizioni contrastanti sulla questione ucraina. In questo quadro, Mosca ha decretato il divieto di ingresso in Russia per 200 cittadini americani (tra cui i fratelli di Joe Biden). In tutto ciò, Kiev ha annunciato ieri che 45 soldati ucraini sono stati liberati in uno scambio di prigionieri con la Russia e che i corpi di due soldati ucraini uccisi sono stati rimpatriati. Nel mentre, il controverso capo del Wagner Group, Yevgeny Prigozhin, ha reso noto di aver cominciato ad addestrare civili nelle regioni russe al confine con l’Ucraina. Si è frattanto tenuto un incontro tra i vertici dell’Onu e una delegazione di Mosca sull’accordo volto a consentire l’esportazione di grano attraverso il Mar Nero. «Si spera che le discussioni facciano avanzare i progressi compiuti nel facilitare l’esportazione senza ostacoli di cibo e fertilizzanti provenienti dalla Federazione russa verso i mercati globali», ha affermato a tal proposito Alessandra Vellucci, portavoce delle Nazioni unite. Nel frattempo, il governo tedesco ha stabilito di stanziare un miliardo di euro in più a sostegno di Kiev, mentre Volodymyr Zelensky ha avuto una telefonata con Olaf Scholz, per parlare di grano ed energia. Sempre ieri, Biden si è recato alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, elogiando il ruolo del presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, nella crisi ucraina: «Di fronte alla guerra della Russia in Ucraina, l’Egitto ha parlato con forza alle Nazioni Unite e anche questo è stato molto apprezzato», ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca. «Stiamo vivendo un periodo difficile. E la guerra brutale della Russia contro l’Ucraina ha esacerbato la crisi alimentare», ha aggiunto, parlando alla Cop27. «La guerra della Russia», ha proseguito, «non fa che aumentare l’urgenza della necessità di far uscire il mondo dalla sua dipendenza dai combustibili fossili». Da rilevare infine che il presidente americano incontrerà l’omologo cinese, Xi Jinping, al G20 di Bali la settimana prossima. Frattanto l’Iran è tornato a respingere l’accusa di fornire droni militari a Mosca. «L’invio di armi iraniane alla Russia per essere utilizzate in Ucraina è un’accusa priva di fondamento che sollevano ogni giorno per legittimare le esportazioni di armi all’Ucraina», ha dichiarato il ministero degli Esteri iraniano. Dall’altra parte, il Kyiv Independent ha riportato ieri che l’Ucraina sta costruendo un muro al confine con la Bielorussia. «L’Ucraina sta realizzando una recinzione di cemento rinforzata con filo spinato, un fossato e un terrapieno per fortificare il confine con la Bielorussia nell’oblast di Volyn», ha riferito l’account Twitter della testata, citando il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko.
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