ANSA
Bisogna avere un po' di pazienza con Jean-Claude Juncker. Il pover'uomo da settimane vede avvicinarsi l'ora in cui dovrà mollare la poltrona di presidente della Commissione europea. E domenica ha pure perso in casa propria, perché il partito in cui milita ha ottenuto il risultato peggiore della storia, lasciandolo più tramortito che se si fosse scolato una bottiglia di whisky. Dunque, non si può biasimarlo se in questi giorni dà di matto e straparla, alzando i toni e strabuzzando gli occhi: è la reazione di un tizio a fine carriera, che dopo essere stato al vertice dell'Europa si vede (...)