2025-03-20
L’Italia si fa rimontare dalla Germania
True
Ansa
A San Siro, nell’andata dei quarti di finale della Nations League, finisce 1-2. I tedeschi ribaltano con Kleindienst e Goretzka il vantaggio del primo tempo firmato da Tonali. Per andare alle final four e sperare in un buon sorteggio in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, agli azzurri servirà compiere l’impresa domenica a Dortmund.
A San Siro, nell’andata dei quarti di finale della Nations League, finisce 1-2. I tedeschi ribaltano con Kleindienst e Goretzka il vantaggio del primo tempo firmato da Tonali. Per andare alle final four e sperare in un buon sorteggio in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, agli azzurri servirà compiere l’impresa domenica a Dortmund. Così bella, compatta ed efficace nel primo tempo. Sciolta come neve al sole nella ripresa da due colpi di testa sottoporta capitalizzati al massimo dalla Germania. È la sintesi della prestazione con cui l’Italia, perdendo 2-1 a San Siro contro la nazionale tedesca nell’andata dei quarti di finale della Nations League, potrebbe aver compromesso la strada che porta alle final four, ma soprattutto la possibilità di essere inserita in un girone più «morbido» in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026. Un appuntamento a cui l’Italia proprio non può permettersi di mancare dopo il disastroso europeo tedesco dello scorso anno e le mancate partecipazioni a Russia 2018 e Qatar 2022. Agli azzurri servirà infatti vincere con due gol di scarto nel match di ritorno di domenica prossima a Dortmund. Un’impresa complicata, ma non impossibile, come dichiarato in conferenza stampa da Luciano Spalletti: «Ho detto ai miei giocatori che siamo nelle condizioni di andarcela a giocare da loro - ha raccontato il ct nel post partita - «Nell’analisi di questa partita non c’è stato divario con la Germania. C’è stata la differenza negli episodi che l’hanno determinata. Loro hanno saputo sfruttare i centimetri che gli abbiamo concesso e poi sono stati bravi a fare gol in un paio di situazioni create, mentre noi non si è fatto altrettanto. La partita è tutta qui dentro». Un’analisi lucida e puntuale quella elaborata a caldo dal tecnico della Nazionale, perché per quanto si è visto a Milano l’Italia ha dimostrato di poter competere contro una selezione forte, ricca di talento e qualità come quella tedesca. Il primo tempo offerto dagli azzurri deve essere il punto da cui ripartire domenica per tentare l’impresa. Con il 3-5-2 scelto da Spalletti, con Kean chiamato a sostituire l’infortunato Retegui in coppia con Raspadori, l’Italia è riuscita a bucare la difesa tedesca in più d'una circostanza e a contenere il palleggio avversario senza mai rischiare. Non è un caso, infatti, che la squadra di Nagelsmann abbia costruito la propria rimonta su due situazioni di gioco aereo. Un aspetto che, al contrario, l’Italia ha sofferto molto e che Spalletti dovrà curare al dettaglio. Nel primo tempo di San Siro gli azzurri hanno approcciato la gara lasciando il pallino del gioco in mano alla Germania, affidandosi alle ripartenze. E la strategia ha immediatamente dato i suoi frutti con il gol con cui Tonali ha portato in vantaggio l’Italia al 9’: il centrocampista ex Milan, oggi al Newcastle, ha finalizzato un contropiede gestito coi fiocchi da Bastoni, Barella e Politano, con il difensore che ha sventagliato da sinistra a destra per il compagno interista e quest’ultimo che ha trovato un corridoio per l’inserimento dell’esterno napoletano, intelligente a scaricare all’indietro per Tonali, a quel punto tutto libero di appoggiare in rete. La Germania, nei primi 45 minuti, si è fatta vedere dalle parti di Donnarumma soltanto al 20’ con un tiro dal limite di Goretzka, bello da vedere stilisticamente, ma troppo centrale per impensierire il portiere del Psg. Nella ripresa Nagelsmann ha deciso di mandare in campo Schlotterbeck per Raum, in difficoltà a sinistra sugli affondi di Politano, e Kleindienst al posto di Burkardt, reso nullo dall’ottimo lavoro difensivo del pacchetto arretrato azzurro formato da Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori. Al centravanti del Borussia Moenchengladbach, terzo nella classifica cannonieri della Bundesliga con 15 gol, sono bastati appena tre minuti per timbrare il cartellino e riportare il match in equilibrio con un colpo di testa indisturbato nel cuore dell’area piccola sul preciso cross dalla destra di Kimmich. Tra il 67’ e il 68’ l’Italia ha avuto una doppia occasione per riportarsi in vantaggio, con Kean prima e Raspadori poi, entrambi serviti al bacio da Tonali. La punta della Fiorentina non ha trovato lo specchio della porta da buona posizione sul tocco di tacco smarcante del compagno, il destro dell’attaccante del Napoli, a tu per tu con Baumann, non ha preso il giro desiderato ed è andato a sbattere sul piede del portiere tedesco. Al 76’ la Germania ha messo la freccia con Goretzka abile a spizzare quel tanto che basta il corner calciato dal solito precisissimo Kimmich. Le partite di calcio spesso si decidono nei dettagli, nei centimetri. Quegli stessi centimetri che hanno premiato i tedeschi e che, invece, hanno negato il 2-2 a Bastoni due minuti più tardi, al 78’, con il colpo di testa salvato in corner da Baumann.Gli altri quarti di finale hanno visto la clamorosa sconfitta per 2-0 della Francia contro la Croazia a Spalato; mentre il Portogallo di Cristiano Ronaldo è uscito sconfitto 1-0 dalla Danimarca e la Spagna campione d’Europa ha agguantato in pieno recupero il pareggio (2-2) in Olanda.