2024-10-01
«Israele ha iniziato l’incursione in Libano»
Fonti ufficiali Usa: «Il blitz è cominciato». Ma Washington prova a calmare gli animi: «Operazioni limitate». Joe Biden: «Fermatevi». L’Onu è critica: «Evitare qualunque azione via terra». Ucciso intanto un altro capo di Hamas. Raid in Yemen fa 4 morti e 29 feriti.La tensione tra Israele e Libano è sempre più accesa. Gerusalemme non si ferma e nella serata di ieri è iniziata un’operazione che può cambiare ancora una volta la storia di questo conflitto in Medio Oriente. Dopo il blitz di venerdì scorso con cui l’Idf ha di fatto decapitato i vertici di Hezbollah eliminando il comandante Hassan Nasrallah e altri 20 terroristi appartenenti al Partito di Dio, l’esercito israeliano ha colpito nuovamente il Paese dei cedri nelle prime ore di ieri e lo ha fatto con un doppio raid aereo tra Beirut e la regione occidentale di Bekaa provocando, stando a quanto riferito dal ministero della Sanità libanese, 105 vittime e almeno 359 feriti. Dal 7 ottobre, è la prima volta che lo Stato ebraico estende gli attacchi nel resto del Libano. Se finora si era limitato a rispondere ai lanci di razzi provenienti dal Sud del Paese, stavolta il mirino si è spostato nel cuore della capitale libanese, a Kola, uno dei quartieri più centrali e nevralgici e a maggioranza musulmana sunnita della città. Secondo alcuni media locali, l’obiettivo dell’operazione israeliana era intercettare ed eliminare alcuni presunti membri del gruppo sunnita libanese Jamaa al Islamiya, una sigla alleata di Hamas. I vertici dell’esercito israeliano non hanno ancora commentato l’esito dell’operazione, ma hanno fatto sapere attraverso un comunicato pubblicato su Telegram che nell’attacco ha perso la vita il capo di Hamas, Fateh Sherif Abu el-Amin. A Bekaa, invece, dove sono morti almeno cinque membri del personale della protezione civile dell’Autorità sanitaria islamica, l’Idf ha riferito di aver colpito e distrutto diverse postazioni lanciarazzi e edifici dove erano depositate le armi di Hezbollah.Quel che si teme d’ora in avanti è un’imminente escalation che potrebbe portare a a una vera e propria azione di terra da parte dell’Idf. Un’ipotesi scongiurata nelle ultime ore da Regno Unito e Francia, con il portavoce del primo ministro britannico Keir Starmer che ha sì ribadito il sostegno a Israele, invitandolo però a ridurre l’escalation, e il ministro degli esteri francese, Jean-Noel Barrot, che ha esortato Benjamin Netanyahu ad astenersi da qualsiasi azione terrestre e a un cessate il fuoco in Libano, ma tuttavia ormai annunciata. La notizia è filtrata dagli Stati Uniti, dove un funzionario anonimo ha dichiarato alla Cbs News che Israele ha informato la Casa Bianca circa l’intenzione di avviare l’operazione terrestre in Libano. E che il blitz in serata ha avuto inizio. Colpi di artiglieria e carri armati israeliani sono stati segnalati nel Libano meridionale. Il quotidiano israeliano Haaretz conferma. E Anche il Washington Post ha rilanciato la notizia, aggiungendo che Tel Aviv ha «rassicurato» Washington in merito al fatto che l’incursione terrestre sarà limitata alla sola distruzione delle infrastrutture e delle postazioni utilizzate dai miliziani di Hezbollah lungo il confine tra i due Paesi. Una conferma di ciò è pervenuta direttamente dal Dipartimento di Stato americano, dove il portavoce Matthew Miller ha ammesso: «Abbiamo avuto delle conversazioni con Israele. Ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate incentrate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro a riguardo». In serata il presidente Joe Biden ha dichiarato: «Preferirei che Israele si fermasse». Dall’organizzazione terroristica filo iraniana, oltre ad accusare gli Stati Uniti di «appoggiare incondizionatamente i massacri di Israele», fanno sapere di essere pronti all’invasione. A parlare ieri è stato il vice di Nasrallah, Naim Qassem: «Continueremo nonostante gli attacchi ai cercapersone. Gli attacchi ai leader. L’uccisione di Nasrallah. Se gli israeliani volessero portare avanti un’incursione via terra, le forze della resistenza sono pronte. Il nemico non raggiungerà i suoi obiettivi. Andremo avanti con il nostro percorso contro Israele», ha avvertito il numero due di Hezbollah in un messaggio video. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, dopo aver detto di volersi impegnare per un immediato cessate il fuoco, ha dichiarato ad Al Jazeera che il governo è pronto a schierare l’esercito nel Sud del Paese. Contraria a qualsiasi ipotesi di incursione si è detta l’Onu, con il portavoce del segretario generale Antonio Guterres, Stephane Dujarric, che ha criticato l’iniziativa israeliana: «Non vogliamo vedere alcun tipo di invasione via terra». Un ex consigliere di Netanyahu, l’ex generale Yaakov Amidror, ha ricordato che l’Onu impone la smilitarizzazione di Hezbollah nel Sud del Libano e che ad applicare la direttiva sarà proprio l’Idf. Amidror ha poi spiegato che nelle intenzioni di Netanyahu, l’operazione terrestre in Libano ha un duplice obiettivo: evitare che Hezbollah abbia la capacità di commettere un altro 7 ottobre e liberare il Sud del Paese per indebolire la possibilità di lanciare missili verso Israele. Su Telegram l’esercito israeliano ha ribadito che «Israele continuerà ad attaccare con forza, a danneggiare e a degradare le capacità militari e le infrastrutture di Hezbollah in Libano». Una dichiarazione che si sposa con quanto dimostrato finora sul campo da Israele. È evidente che lo Stato ebraico non ha alcuna intenzione di indietreggiare da ogni fronte nel quale è coinvolto. Prima Gaza e la Cisgiordania, ora il Libano e lo Yemen, dove un attacco ha causato ieri quattro morti e 29 feriti.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.