
Il pasticcio Cai sui vessilli sui monti ci sproni a portare il simbolo di Cristo con fierezza. Onoreremo tutti i martiri e le nostre radici. Io mi chiamo Joseph è il titolo di un libro che ho dedicato alla tragedia dei cristiani massacrati in Nigeria. È un libro per ragazzi che, in mezzo a tematiche ovvie come gli animali domestici, il calcio, i primi innamoramenti, racconta la storia di un ragazzino cristiano arrivato dall’Africa dopo il massacro della sua famiglia.La storia è di fantasia ma la citazione del massacro è autentica. Il mio è l’unico libro per ragazzi che parli di questo argomento, assolutamente l’unico. Del libro esiste anche un book trailer, per fare il quale ho utilizzato la splendida musica Kenya che il maestro Stefano Burbi ha composto per commemorare il massacro, nell’aprile del 2015, di tutti gli studenti cristiani del college universitario di Garissa, in Kenya, da parte di un gruppo terrorista islamico. In questa maniera, la borghesia cristiana è stata decapitata. Solo gli studenti islamici sono sopravvissuti: gli ingegneri, i medici e i funzionari saranno solo islamici. «Ci hanno tagliato come il grano maturo», dice il testo della splendida musica.massacrati Il pezzo del maestro Burbi è l’unico brano mai dedicato ai cristiani massacrati. Un episodio simile è appena successo in Uganda. Dopo che gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq del dittatore Saddam Hussein, che era laico e rispettava i cristiani, il Paese è stato completamente destabilizzato. A Mosul si è installato uno Stato Islamico, dove le donne cristiane sono state vendute ai mercati come schiave sessuali, dopo che i loro uomini e i loro figli maschi sono stati crocefissi o decapitati. Il massacro di cristiani ha accompagnato tutto il XX secolo e trionfa nell’indifferenza generale nel XXI. Quello degli armeni è l’episodio più atroce e anche più dimenticato. Sono stati milioni i cristiani massacrati nelle desolate terre del comunismo reale, Unione sovietica, Cina, Cambogia. Sacerdoti sono stati fucilati nella Spagna repubblicana e nel Messico massone. In Nicaragua le processioni sono vietate, ma ora le terre del martirio sono quelle dell’islam.Con i barconi arrivano maschi islamici in età militare. I cristiani, loro sì, sono in fuga da persecuzioni, morte e stupri, ma l’accoglienza accoglie i loro persecutori. Gli episodi di cui veniamo a conoscenza sono quelli con un maggiore numero di morti. Non assurge agli onori della cronaca il morto «sfuso» e di morti sfusi, di famiglie dove qualcuno non rientra la sera, è punteggiata buona parte dell’Africa e buona parte dell’Asia. L’assassinio di un gruppo di cristiani buttati in acqua da un barcone, nell’aprile 2015, è stato commentato in maniera sprezzante dalla signora Laura Boldrini che, affermando che sicuramente nessuno si era messo a fare discussioni teologiche in mezzo al Mediterraneo, ha rifiutato di riconoscere la motivazione religiosa del loro assassinio e ha calpestato con grandissima violenza e intollerabile cinismo il loro martirio.quanti martiriL’assassinio di quei cristiani, il primo martirio di cristiani in quanto tali avvenuto in Europa nel terzo millennio, è stato un episodio unico o è stato l’unico episodio di cui siamo venuti a conoscenza? I pochi cristiani che riescono ad arrivare in Europa dai luoghi del loro martirio, vengono vessati anche qui da noi perché, nei quartieri di immigrazione, si creano esattamente le stesse situazioni delle terre d’origine. I cristiani pachistani di Bergamo denunciano di essere vessati dai musulmani pachistani della stessa città. Lo abbiamo denunciato Magdi Cristiano Allam e io, nell’indifferenza generale. All’epoca ero la presidente dell’associazione Salviamo i cristiani, fondata da Magdi, poi rapidamente defunta per assoluta mancanza di fondi e iscritti. Nell’ottobre del 2017 sono stati sgozzati in Libia 21 cristiani copti. Il loro martirio è stato reso molto coreografico: loro avevano tute arancioni e coloro che li hanno sgozzati erano vestiti di nero. I cristiani sono morti invocando il nome di Cristo e, come ultima inquadratura, è stata mostrata l’acqua del Mediterraneo tinta di rosso. L’indifferenza dell’Europa, a tutto questo, è stata totale, accuratamente costruita con una presenza minima sui giornali, un’assenza totale dai programmi scolastici, tutti pieni di arcobaleni per piangere la discriminazione delle drag queen, bizzarro temine che indica uomini che deridono le donne con vestiti e trucco caricaturali, che i genitori vogliono fuori dalle scuole, mentre il potere le vuole imporre.Nel libro Eurabia della giornalista Bat Ye’Or sono riportati i trattati firmati dall’Unione europea nel 1974 che affermano come tra le priorità e gli scopi dell’Unione ci sia l’islamizzazione dell’Europa attraverso modifiche delle linee culturali e immigrazione massiva. Il progetto sta andando avanti. Le modifiche delle linee culturali esigono un’assoluta indifferenza al martirio dei cristiani nelle terre dell’islam e, ancora di più, come primo passo, la scristianizzazione dell’Europa. Il cristianesimo è deriso, considerato anacronistico e divisivo, omofobo e bigotto. Divisivo lo è sicuramente, la verità lo è sempre. È ritenuto superato da coloro che ritengono conquiste di modernità aborto, divorzio, acquisto di bambini, di gravidanze e ovuli con danni tragici e anche mortali.la gaffe del club alpinoL’Unione europea sta creando una fortissima linea culturale che afferma che il cristianesimo sia anacronistico e superato. Si tratta di cultura woke e il Cai si è adeguato. L’ultima affermazione del Cai, quella che dice che vuole levare le croci dalle cime delle montagne, sembra essere stata pronunciata da un qualsiasi invasore e colonizzatore che cancella i segni della religiosità precedente. È l’avamposto dell’islamizzazione dell’Europa già prevista dalla Unione europea. Per fortuna, il presidente generale, Antonio Montani, ha fatto marcia indietro: «Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce».Quelle croci hanno custodito le nostre cime, guidato i nostri sguardi, consolato il nostro dolore. Quelle croci hanno dato coraggio ai difensori dell’Europa cristiana a Poitiers, a Lepanto e a Vienna. Quelle croci sono divisive perché condannano l’aborto, vietano il divorzio, osano parlare di castità e fedeltà, qualcosa di intollerabile per un’Europa ogni giorno più scema, che sta cortesemente finanziando un’invasione aliena che distruggerà la civiltà precedente. Noi. Il tizio che ha firmato la proposta non sa niente di tutto questo, è semplicemente il frutto della sottocultura woke anticristiana e, forse, è anche convinto di essere un trasgressivo. Tutti noi, quindi, impariamo a portare al collo una croce. Non è un gesto così banale. In molte nazioni dell’agonizzante Europa il gesto può costare l’allontanamento dalla scuola o la perdita del posto di lavoro. Facciamolo tutti, credenti e anche non credenti, tutti noi figli di una civiltà ritenuta morta, in onore ai morti del Kenya, a quelli dell’Uganda, in onore a chi ha eretto le croci sulle montagne, in onore alla nostra storia. In onore a Cristo.
Avenue Magazine © Fadil Berisha
Si intitola Carmen Dell’Orefice. The Ultimate Role Model l’elegante volume edito da Skira che racchiude oltre 130 scatti della celebre modella statunitense immortalata dall’ obiettivo del suo fotografo prediletto, Fadil Berisha, che la ritrae nel pieno della sua maturità.
Tomaso Montanari (Ansa)
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Il docente e manager spiega perché Xi e Modi sono pronti a ridurre l’import di greggio da Mosca: «Il 70% dell’export dell’area asiatica è fatturato in valuta americana. Di fatto Trump può sottrarre agli operatori commerciali e alle banche la possibilità di operare».
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L’ex capo del Senato, all’epoca pm dell’inchiesta, nega che la «prova regina» fosse agli atti. Le carte dicono il contrario.






