2025-01-13
Aumenta la concorrenza tra India e Cina in Afghanistan
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L'incontro tra Vikram Misri, ministro degli Esteri indiano, e il suo omologo ad interim afghano Amir Khan Muttaqi (Ministry of External Affairs India)
L’Afghanistan sta acquisendo un peso geopolitico sempre maggiore. La concorrenza tra Cina e India passa d’altronde (anche) dal loro rapporto man mano più stretto con i talebani.Mercoledì scorso, il ministro degli Esteri indiano Vikram Misri ha incontrato a Dubai l’omologo ad interim del regime di Kabul, Amir Khan Muttaqi. I due hanno parlato di sicurezza regionale e di progetti di sviluppo. “In linea con la politica estera equilibrata e incentrata sull'economia dell'Afghanistan, l'Emirato islamico mira a rafforzare i legami politici ed economici con l'India, in qualità di importante partner regionale ed economico”, recita una dichiarazione di Kabul. “In risposta alla richiesta della parte afgana, l'India fornirà ulteriore supporto materiale in primo luogo al settore sanitario e per la riabilitazione dei rifugiati. Le due parti hanno anche discusso del rafforzamento della cooperazione sportiva”, ha affermato, dal canto suo, Nuova Delhi.Ora, avvicinandosi ai talebani, l’India punta senza dubbio a portare avanti una strategia in grado di arginare l’influenza regionale del Pakistan, suo storico rivale. Tuttavia, l’obiettivo principale di Narendra Modi è quello di contrastare Pechino, che –negli ultimi anni– ha significativamente rafforzato i propri legami con l’attuale regime di Kabul. A ottobre scorso, l’ambasciatore cinese in Afghanistan, Zhao Xing, aveva annunciato che la Repubblica popolare avrebbe offerto al Paese scambi commerciali privi di dazi in vari settori: beni di consumo, edilizia ed energia. Del resto, la Cina guarda al regime di Kabul principalmente per due ragioni. In primis, vuole evitare che il suo territorio venga utilizzato come base dal Partito islamico del Turkestan, che il Dragone considera un’organizzazione terroristica. In secondo luogo, Pechino vuole salvaguardare i propri interessi specialmente nell’estrazione dei minerali. Da questo punto di vista, alla Repubblica popolare fa gola soprattutto il litio. Tale quadro complessivo spiega il senso profondo della concorrenza tra India e Cina per quanto concerne la loro influenza geopolitica ed economica sull’Afghanistan. Tutto questo, senza trascurare il ruolo della Russia. Mosca ha reso noto che, nel 2024, il Paese è stato il suo principale acquirente di farina. Inoltre, la Russia ha recentemente approvato un disegno di legge volto a togliere i talebani dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Non dimentichiamo poi che, al di là del dossier afgano in senso stretto, la triangolazione tra Mosca, Pechino e Nuova Delhi non è scevra di problemi. L’India usa i rapporti nel settore della Difesa con la Russia come deterrente nei confronti della Cina. Al contempo, Mosca e Pechino si sono notevolmente avvicinate tra loro dopo l’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Ecco, sarà interessante capire come tale triangolazione si svilupperà in Afghanistan nei prossimi anni. Anche perché questo terzetto fa anche parte dei Brics. Ma questa, almeno per ora, è un’altra storia.
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