Da oggi e per dieci giorni pubblicheremo a puntate l’elenco delle pellicole prodotte in Italia dal 2018 indicando sussidi ricevuti, costi di realizzazione e incassi al box office. Nanni Moretti guida la prima infornata di fiaschi.
Da oggi e per dieci giorni pubblicheremo a puntate l’elenco delle pellicole prodotte in Italia dal 2018 indicando sussidi ricevuti, costi di realizzazione e incassi al box office. Nanni Moretti guida la prima infornata di fiaschi.Il 25 luglio del 2022 il governo guidato da Giorgia Meloni ancora non c’era: da pochi giorni, Mr Bce Mario Draghi aveva rassegnato le proprie dimissioni. A Venezia, Alberto Barbera, critico cinematografico e direttore della Mostra del cinema che si tiene annualmente al Lido, presentando il cartellone della kermesse, lanciava l’allarme: «Sono arrivati alla selezione tantissimi film italiani, troppi, molti al di sotto di una accettabile qualità, non paragonabili alla storia del cinema italiano».L’arrembaggio al forziere dedicato agli audiovisivi custoditi nei caveau del ministero della Cultura allarma da anni gli esperti non schierati del settore, per i quali è evidente la correlazione tra la mastodontica e sproporzionata sovrapproduzione italiana di lungometraggi e l’infima qualità della maggior parte di queste «opere d’arte». Ci sono film che ricevono vagonate di fondi pubblici per sparire al box office o, addirittura, per sparire proprio: sono i film «ghosting» dei quali se ne sono perse le tracce, mai passati al cinema e neanche dalla tv o dalle piattaforme digitali.Ci sarebbero tutti gli ingredienti per sceneggiare una serie tv. Ed è proprio quello che inizia oggi La Verità con il primo di 10, imperdibili «episodi» di una serie che possiamo chiamare The flop che terrà compagnia fino a domenica prossima. Ogni giorno, come potete vedere a pagina 5, pubblicheremo un centinaio di titoli di film che hanno ricevuto finanziamenti pubblici. Si parte dal 2018 per arrivare al 2024: in 6 anni (durante i quali c’è stata la pandemia e i lockdown che hanno fermato le produzioni ma non, evidentemente, le idee) sono state oltre 1.000 le pellicole che sono state, anche generosamente, sostenute a livello economico dai vari governi. Non si tratta di una classifica, bensì di un elenco suddiviso per anni: si potranno leggere il titolo del film, il regista, l’anno di inizio produzione, il totale dei contributi ricevuti (comprensivo di varie voci: tax credit alla produzione, contributi selettivi alla produzione, allo sviluppo e i re-investimenti automatici), il costo complessivo dell’opera e gli incassi al botteghino aggiornati allo scorso 13 maggio.Le dieci «puntate» di questa serie hanno tutte uno spiccato carattere horror. Qualche esempio? Nella prima «puntata», a pagina 5, scorrendo tutto il lungo elenco del primo centinaio di film foraggiati da Pantalone, si incontra Il delitto Mattarella, film del 2020 (la produzione è iniziata l’anno precedente) diretto da Aurelio Grimaldi e dedicato alla figura di Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica Sergio, ucciso dalla mafia mentre era presidente della Regione siciliana. Dalla sede del Mic sono arrivati a sostegno 456.000 euro, i costi di produzione sono stati superiore al milione e mezzo di euro. Gli incassi? Neanche 35.000 euro. Certo, previsto nelle sale a febbraio 2020, la sua uscita è stata posticipata a luglio dello stesso anno causa Covid, però i dati parlano chiaro. Tre piani è un film del 2021 diretto da Nanni Moretti: nel cast annovera, oltre allo stesso Moretti, anche Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini. Le genesi del film è partita nel 2018, dal ministero sono arrivati 2,1 milioni di aiuti, il costo totale di produzione ha sfondato il tetto degli 8 milioni di euro. E il box office? Sono stati staccati biglietti per poco più di 2 milioni di euro, meno di quanto ricevuto dal governo di allora.Forse il caso più emblematico, però, è quello di Nour, film del 2019 di Maurizio Zaccaro sulla figura di Pietro Bartolo, ex europarlamentare del Pd e conosciuto per essere il medico dei migranti di Lampedusa. Nella pellicola è l’attore Sergio Castellitto a impersonare il ruolo di «Pietro». Presentato nel 2019, il film ha avuto contributi pubblici pari a quasi 700.000 euro, costi di produzione superiori ai 2,6 milioni di euro e una resa in termini di ticket staccati pari a 3.919 euro. Non è un errore: neanche 4.000 euro.Lo ripetiamo: sono gli anni del Covid e c’erano i lockdown. Due sconvolgimenti che hanno certamente influito sui risultati finali delle pellicole. Quindi negli successivi la situazione cambia? Per saperlo, basta seguire le altre puntate della nostra serie.
Greta Thunberg (Ansa)
L’attivista svedese è l’ultima incarnazione di una figura creata nel ’68: l’anticonformista di facciata. Se i potenti della Terra la omaggiano è solo per le teorie di cui si fa ventriloqua, che mirano a distruggere il tradizionale modo di vivere dei popoli.
2025-09-08
Dimmi La Verità | Generale Santomartino: «Attentato a Gerusalemme, succede in Medio Oriente?»
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».