2024-09-04
Il teste della difesa: «Vedevo Gaia al lavoro». Ma la Rai lo smentisce
Una dirigente della tv di Stato ha dichiarato che i due non hanno mai avuto rapporti.Forse qualcuno aveva convinto P.S. il videomaker Rai chiamato a testimoniare dall’ex inviata di La7 (in procinto di approdare a Rai 2) Sara Giudice nelle indagini che la coinvolgono insieme al marito Nello Trocchia (firma di Domani) per il presunto stupro di gruppo di una terza collega, che Gaia (nome di fantasia) e la coppia di giornalisti avessero trascorso insieme a casa dei due il pomeriggio precedente la festa dopo la quale sarebbe avvenuta la violenza. Dal verbale del videomaker la circostanza non emerge, ma le indagini difensive svolte da Alessandro Gentiloni Silveri, legale di Gaia, hanno fatto emergere questa possibile fake news che il testimone avrebbe veicolato nel suo ambiente lavorativo. Va detto che P.S. è l’amico (a verbale ha dichiarato «con Sara siamo molto amici in quanto abbiamo lavorato per molti anni insieme») che, come svelato ieri dalla Verità, Sara Giudice ha contattato circa un mese e mezzo dopo la presunta violenza della notte tra il 29 e il 30 gennaio 2023, raccontandogli della denuncia e chiedendogli se era disposto a testimoniare a favore di lei e del marito. L’opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Roma, depositata dal legale di Gaia evidenzia come la chat tra la Giudice e il videomaker avrebbe avuto come conseguenza delle modifiche della ricostruzione che, a caldo, P.S. aveva dato all’amica indagata. Scrive infatti Gentiloni Silveri: «Peraltro, si noti come nell’immediatezza del colloquio con la sua amica, egli (P.S., ndr) non confermi affatto alla Giudice quanto da secondo quest’ultima avvenuto in attesa del taxi ma senta il dovere di precisare che quei fatti erano precedenti, e che “certo tu eri più, spinta, questo va detto”; invece, dalla lettura delle sit si nota subito che il complessivo narrato del S. è divenuto sostanzialmente sovrapponibile a quello degli indagati: le avances Gaia-Giudice tornano ad essere avvenute in attesa del taxi, e la seconda non è più descritta come “più spinta”». Ma come detto, secondo l’opposizione alla richiesta di archiviazione, il videomaker, avrebbe diffuso nell’ambiente lavorativo una vera e propria fake news: «Tale versione falsata è poi quella narrata dal S. anche nel contesto. Il racconto del sommario informatore è infatti arricchito da particolari falsi, quali il riferimento al fatto che Gaia avrebbe trascorso il pomeriggio del giorno della festa presso l’abitazione di Sara Giudice, ciò a confermare “che tra la coppia e Gaia si era già sviluppato un rapporto precedentemente”». La ricostruzione che l’operatore avrebbe fornito ai colleghi, raccolta dal legale dalla presunta vittima in sede di indagini difensive, è smentita dai messaggi che Gaia e la Giudice si sono scambiate prima della festa: alle 18:14 la Giudice invia un messaggio a Gaia in cui «le chiede di andare sotto casa (per prendere insieme il taxi) verso le 19». Alle 19:07 Gaia invia un messaggio per allertare la Giudice del fatto che era arrivata sotto casa della coppia. La festa, evidenzia Gentiloni Silveri «come da locandina, sarebbe iniziata nel locale di viale Trastevere alle 19:30». A verbale P.S. dichiara di conoscere Gaia «perché è stata la fidanzata di un mio carissimo amico quando lavorava» per una trasmissione Rai. Rispondendo a una domanda sul tipo di rapporto che ha con la collega il videomaker risponde così: «Con lei posso dire che siamo conoscenti, l’ho vista in parecchie occasioni lavorative». Anche in questo caso però, le indagini difensive forniscono una versione diversa. Una dirigente Rai, rispondendo a una domanda su una loro frequentazione in ambito lavorativo ha infatti dichiarato: «non mi risulta. Sicuramente non si frequentano in ambito lavorativo, in quanto Gaia è rientrata […] dopo un anno in cui ha lavorato in altre redazioni Rai; curando io stessa la verifica di tutti i servizi che vanno in onda, ivi compreso il nominativo dei film maker che partecipano al confezionamento del servizio, non mi risulta che abbiano mai lavorato insieme».
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