2022-05-28
In mascherina anche alla maturità. Restano obbligatorie pure sui mezzi
«Mancano tempi tecnici» per levarle: ragazzi imbavagliati agli esami di fine anno.Una follia, di questo si tratta: gli studenti delle scuole italiane continueranno a dover indossare le mascherine in classe, anche durante gli esami di maturità e terza media. Una notizia che arriva nel giorno in cui il governo ha deciso di eliminare dal 15 giugno l’obbligo di indossarle nei cinema, nei teatri e nelle sale da concerto, mentre dovrebbe restare per i mezzi del trasporto pubblico e per navi, aerei e treni a lunga percorrenza. La ratio di continuare a imporle nelle scuole proprio non si capisce. Con l’aumento delle temperature, gli istituti si trovano ad affrontare una situazione infernale: bambini, adolescenti, docenti e personale sono costretti a indossare le mascherine per l’intero orario scolastico. Non solo: gli esami di maturità che inizieranno tra tre settimane, a differenza dello scorso anno, prevedono anche le prove scritte: per sei ore consecutive e per due giorni di fila gli studenti dovranno essere sottoposti a una vera e propria prova di resistenza fisica, ormai completamente inutile. Da più parti arriva la richiesta di porre rimedio a questa assurdità, ma secondo l’Ansa, che riporta «fonti qualificate», «non ci sono i tempi tecnici per modificare la legge attualmente in vigore che prevede l’obbligo delle mascherine fino alla fine dell’anno scolastico». Siamo di fronte alla più totale assurdità: da oggi al 20 giugno, data d’inizio degli esami, c’è quasi un mese di tempo, eppure «non ci sono i tempi tecnici» per evitare questa sofferenza collettiva, spiega un governo che quando si è trattato di introdurre restrizioni durissime ha impiegato 24 ore per varare provvedimenti di difficilissima elaborazione. Oltretutto, in caso di due positivi in classe, i ragazzi sono obbligati a indossare la Ffp2, ancora più invasiva della chirurgica. A quanto apprende la Verità da numerosi addetti ai lavori, soprattutto nelle zone più calde del Paese, in questi giorni si susseguono nelle classi malori e svenimenti a causa della difficoltà di respirare e dell’afa che attanaglia le aule. Agli esami di terza media e di maturità «potrebbe benissimo essere abolito l’obbligo di mascherina», dice all’Ansa il presidente dell’associazione presidi di Roma, Mario Rusconi, «d’altra parte vedo che si consente che ci siano anche 100.000 tifosi ammassati al Circo Massimo per ore senza alcun obbligo». Al di là della sovrastima dell’affluenza al Circo Massimo, l’esempio di Rusconi è calzante. Un’altra anomalia è che mentre il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi continua tignosamente a difendere l’indifendibile, ovvero l’obbligo delle mascherine a scuola voluto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, entrambi i suoi sottosegretari, Barbara Floridia del M5s e Rossano Sasso della Lega, prendono posizione contro di lui: «Concordo», sottolinea la Floridia, «con il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, sulla possibilità di far tenere gli esami di terza media di maturità senza l’obbligo di mascherine per gli studenti. Le scuole si sono dimostrate, nei mesi difficili che ci stiamo lasciando alle spalle, luoghi sicuri, soprattutto grazie alla capacità della comunità scolastica di attenersi alle regole». «Mi auguro», argomenta Sasso, «che le prossime ore portino consiglio al ministro Speranza e che proceda a revocare l’obbligo di indossare le mascherine a scuola, non solo in vista degli esami di maturità e di fine ciclo, ma a partire da subito. Le temperature sono elevatissime in tutta Italia e nelle classi si fa veramente fatica a seguire le lezioni. Tra l’altro», aggiunge Sasso, «non c’è alcuna base scientifica che giustifichi la pervicacia del ministro, come ammesso dai suoi stessi autorevoli consulenti».
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
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