2023-09-10
«In Europa rischio censura digitale»
Il prof Paolo Marzano commenta le nuove norme di Bruxelles su Internet: «Utili per dare responsabilità alle piattaforme, ma bisogna stare attenti a non colpire l’informazione».Ecco cosa avrebbe dovuto essere il Digital services act nelle migliori intenzioni: «Un follow up di quella strategia che da circa un decennio la Commissione europea porta avanti per responsabilizzare il più possibile gli intermediari e i gatekeeper (ossia le grandi piattaforme online, ndr) nei confronti di un ampio spettro di illeciti di carattere civile e penale», spiega il professor Paolo Marzano, già presidente del comitato consultivo del diritto d’autore al Mic, per dieci anni presidente del Comitato italiano copyright, docente di diritto della proprietà intellettuale presso l’università Luiss, membro della United States copyright society e coresponsabile del dipartimento di proprietà intellettuale (con particolare riferimento al settore del copyright e dell’information technology) presso lo studio Legance.Il Dsa, spiega Marzano, «dovrebbe rimanere un’utile strumento nei confronti delle piattaforme che spesso si comportano come Ponzio Pilato riguardo le responsabilità di pubblicazione, concentrandosi sugli incassi». Il problema del Dsa, però, resta la discrezionalità consegnata nelle mani di chi dovrebbe decidere, con criteri ancora non definiti, cosa è falso e cosa non lo è. «Sono perfettamente d’accordo», spiega Marzano, «non voglio pensare che il Dsa possa diventare uno strumento di censura perché nasce con le intenzioni di difendere i soggetti più deboli». Il tema dell’aleatorietà del dispositivo però è preoccupante. «Condivido: può obiettivamente ipotizzarsi il pericolo di censura, ma ancora non sappiamo entro quali limiti e con quale effettiva applicazione si potrà arrivare a tanto, è un metodo che ancora non conosciamo dal punto di vista giuridico. Al tempo stesso però», chiosa Marzano, «dovremmo provare a non buttare il bambino con l’acqua sporca. Cerchiamo piuttosto di salvaguardare i diritti fondamentali perché, al di là dei comitati che decidono che cos’è una fake news, attorno al concetto di informazione falsa ruotano principi come libertà di espressione, libertà di opinione e libertà di stampa: principi fondamentali sia all’attivo che al passivo, perché informare ed essere informati sono valori che abbiamo nella nostra Costituzione e con i quali non si può scherzare». La manipolazione delle informazioni resta comunque un problema urgente. «Lo strumento Dsa non dovrebbe essere usato come un manganello nelle mani di qualcuno sulla testa di qualcun altro. Bisogna stare molto attenti a non colpire testate giornalistiche che informano, magari con un’informazione che va contro l’opinione di massa, ma che non per questo devono essere oscurate o messe alla berlina. Registro», precisa Marzano, «una tendenza antipatica in questa direzione, non soltanto sul tema Covid ma in generale su altri temi, tra i quali il più grave è quello dell’ambientalismo oltranzista, con una manipolazione delle coscienze che fa impressione». Soluzioni? «Credo che il piano principale sul quale la Commissione debba orientarsi sia quello di controllare la diffusione di fake news provenienti da sistemi di intelligenza artificiale. È il punto più critico: bisogna preoccuparsi della produzione e generazione di notizie false generate, magari anche senza dolo ma colposamente, da sistemi di artificial intelligence volti a disorientare l’opinione pubblica. Temo che avremo sempre più bisogno del vaglio della Corte di giustizia europea».Conclusione? «Suggerisco grande impegno nel combattere le fake news generate da Ai ma anche grande attenzione a preservare i diritti dei cittadini all’opinione, all’informazione, alla libera espressione che sono un tutt’uno con la difesa dei diritti d’autore. Il Dsa non diventi uno strumento dell’uomo per combattere l’uomo».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.