2021-05-13
Immigrazione, la Francia è stufa. Tre sondaggi incoronano la Le Pen
Dopo la «rivolta» dei generali, per Emmanuel Macron un'altra doccia fredda in vista delle elezioni.I francesi ne hanno abbastanza delle minacce di spacciatori e terroristi islamici, nonché di subire l'immigrazione incontrollata, ma gli unici a non rendersene conto sembrano essere Emmanuel Macron e una parte del suo partito. Dopo le due prese di posizione - degli ex generali e di militari in servizio - negli ultimi due giorni il capo dello Stato francese ha ricevuto delle nuove docce fredde. Tre sondaggi vedono il partito macronista sempre più in affanno, al contrario del partito di Marine Le Pen - il Rassemblement national - dato per vincente. Se i risultati delle regionali del prossimo giugno confermassero i sondaggi, per Macron sarebbe una débâcle a meno di un anno dalle elezioni presidenziali. Per il sondaggio realizzato da Ifop-Fiducial per il canale Lci, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Paca) il candidato del Rn, Thierry Mariani, otterrebbe il 41% dei voti al secondo turno. Un altro sondaggio, realizzato da Ipsos-Sopra Steria per France Télévision, lo dà per vincente con il 40%. Infine il barometro annuale sull'immagine del Rn, realizzato da Kantar media, mostra che poco meno del 29% dei francesi non avrebbe problemi a votare Rn. La percentuale è in crescita costante. Le tre analisi sono state realizzate dopo che Renaud Muselier, il presidente uscente della regione Paca - membro de Les Républicains (Lr) - ha annunciato di aver siglato un accordo con il partito di Macron. La notizia ha provocato fortissime tensioni tra i vertici Lr. Si è appreso anche della candidatura, nella regione del Nord, del guardasigilli Eric Dupont-Moretti. La notizia è arrivata mentre la Giustizia francese, come quella italiana, attraversa un periodo difficile.Ma le gatte da pelare elettorali che l'inquilino dell'Eliseo deve gestire, non finiscono qui. A Montpellier è scoppiato il caso di una candidata de La République en marche alle elezioni dipartimentali - le provinciali francesi - fotografata con il velo islamico su un manifesto elettorale. La donna si chiama Sarah Zemmahi, da Facebook si apprende che è la vicepresidente dell'associazione Tabassam. Sul social, l'associazione ha condiviso spesso dei post degli Studenti musulmani di Francia (Emf), formazione vicina ai Fratelli musulmani. Inoltre, nel 2015, Tabassam confermava di aver partecipato a eventi organizzati dal Comitato contro l'islamofobia in Francia (Ccif), sciolto nel 2020 per aver contribuito ad aizzare gli autori di vari attentati recenti. Sebbene il partito di Macron abbia preso le distanze dalla candidata velata, la frittata era fatta.Il presidente francese è accusato da molti suoi connazionali di tollerare le minacce imposte ai cittadini da: spacciatori, delinquenti, terroristi e minoranze militanti varie. Inoltre, anche nei media francesi, sempre meno osservatori e politici si fanno problemi ad ammettere che gli autori degli ultimi attentati islamisti, erano immigrati o di origine immigrata. Proprio l'immigrazione sarà uno dei temi delle campagne elettorali del 2021 e del 2022. Anche in questo caso il Rassemblement national potrebbe trarne vantaggio. Così, lunedì, in occasione della giornata in ricordo dell'abolizione della schiavitù, Marine Le Pen ha dichiarato che alla «schiavitù moderna» contribuisce anche «il traffico di esseri umani organizzato dai trafficanti nel Mediterraneo» che è incoraggiato da «Ong finanziate dall'Unione europea».Tornando alle prese di posizione dei militari, va detto che la seconda ha ottenuto il sostegno di circa 250.000 cittadini sul sito del settimanale Valeurs actuelles, che ha pubblicato i due testi. Tuttavia il generale François Lecointre, capo di Stato maggiore della Difesa francese ha chiesto le dimissioni dei militari che hanno sottoscritto la seconda dichiarazione nella quale si parlava anche del rischio di una «insurrezione civile». Oltre alle stellette, al di là delle Alpi anche i poliziotti sono particolarmente sensibili al sostegno della popolazione, in particolare dopo gli attacchi che sono costati la vita ad alcuni agenti.