2024-02-16
Stiamo importando nella nostra Italia un’armata di islamici che ci odia a morte
Nel 2013 un libro di Laurent Obertone aveva già fatto luce sull’aumento delle violenze degli immigrati, soprattutto di quelli musulmani.Le cronache degli ultimi giorni ci informano che in Italia la violenza e i disordini sono sempre più diffusi. All’uscita da un locale, due giovani sono stati aggrediti da 12 ragazzi stranieri che li hanno pestati e rapinati. Le forze dell’ordine danno la caccia a tre stranieri che hanno accoltellato, rapinato e denudato un uomo alla stazione Termini. Eccetera, eccetera, eccetera. Quando siamo lontani da casa, in un’altra nazione, manca il controllo sociale e manca l’affiliazione al gruppo cui appartiene il popolo del Paese presso cui ci troviamo. In gruppi di soli uomini l’aggressività è maggiore. Se apparteniamo a una religione che ritiene inferiori e aggredibili gli abitanti del Paese dove siamo immigrati, l’aggressività aumenta. Per gli islamici noi siamo kafir, miscredenti. Il termine è ovviamente dispregiativo, e fino a qui niente da obiettare. Ogni religione considera i credenti migliori dei non credenti. Il problema è che Allah ordina la morte, la tortura, lo stupro e l’asservimento dei kafir. Per il Corano, i kafir devono essere: mutilati (2:191) annientati (6:45) uccisi (4:91) crocifissi (5:33) assassinati (33:61). Maometto non avrebbe lasciato nessun cristiano e nessun ebreo in Arabia, volle lo sterminio degli ebrei affermando: «L’Ora non sarà stabilita finché non combatterete con gli Ebrei, e la pietra dietro la quale si nasconderà un Ebreo dirà: “O Musulmano! C’è un Ebreo nascosto dietro di me, uccidilo”». Questa frase è l’articolo 7 dello statuto di Hamas. Questa frase è la condanna a morte degli ebrei nel mondo. Questa frase contiene un indubbio intento di genocidio. Il libro La France Orange mécanique di Laurent Obertone, sulla violenza islamica in Francia, spiega come più del 50% dei detenuti sia di origine islamica, anche se di seconda o terza generazione, benché la popolazione di origine islamica sia poco più del 10% della popolazione francese. Francia arancia meccanica è il saggio sempre attuale scritto nel 2013 che, benché sia stato in testa alle classifiche per mesi, non è stato tradotto né venduto in edizione digitale. Nel libro si parla di banali statistiche su chi commette crimini. I cosiddetti immigrati di terza generazione sono, giustamente, considerati cittadini francesi a tutti gli effetti. I loro crimini sono a tutti gli effetti nelle statistiche, crimini di cittadini francesi. Nel momento in cui però parliamo di cittadini francesi islamici, scopriamo che queste persone, benché siano il 10% della popolazione, sono la metà dei carcerati, essendo gli autori di metà dei crimini perseguiti. Poi ci sono quelli non perseguiti. La maggioranza dei piccoli crimini, l’insulto, l’aggressione fisica per strada, il furto delle cose lasciate in auto, l’aggressione dello studente al professore, non vengono più nemmeno denunciati, esattamente come avviene in Italia. Non è vero che i reati stanno diminuendo. Chi si trova la casa svaligiata fa denuncia solo se ha un’assicurazione che può rimborsare qualcosa, altrimenti perché sprecare tempo a denunciare un reato che nessuno perseguirà? Se ci troviamo la casa svaligiata, ringraziamo in cielo che ci hanno rubato solo qualcosa e non tutto, che dopo aver rubato se ne sono andati, invece di cambiare la serratura e occupare l’alloggio. Chiunque sia senza reddito dimostrabile e senza un lavoro dimostrabile, può rubare la casa di un altro, perché scatta lo stato di necessità e non è un reato perseguibile. Se tra gli occupanti c’è anche una donna che si dichiara incinta, la casa è immediatamente persa con tutti i suoi averi. Lo stato di necessità scintilla e, come i nostri giudici fanno notare, il diritto alla casa è uno dei diritti inalienabili dell’individuo. Gli individui con diritti inalienabili non siamo noi, ma gli occupanti. Dobbiamo al coraggio e alla determinazione di Mario Giordano che questi crimini siano almeno denunciati all’opinione pubblica. È inoltre maggiore, in media, la violenza dei crimini: la violenza degli stupri è tale che questi acquisiscono spesso non solo le caratteristiche atroci dello stupro di gruppo, ma quelle violentemente sadiche dello stupro etnico. Mentre i dati ufficiali cinguettano le idiozie che il maggior numero di stupri avviene in famiglia, sempre un maggior numero di donne in Francia, Norvegia, Svezia, Germania e Italia sa che se esce da sola, soprattutto di sera, lo fa a suo rischio e pericolo. In Francia, Norvegia, Svezia, Germania e Italia, per evitare al cuoricino di noi cafoni bifolchi la tentazione del razzismo, è vietato ai media dire il nome degli aggressori. Si dice cittadino francese. Se il cittadino si chiamasse Mohamed, poi, scatta il razzismo, quindi non diciamo come si chiama. In Norvegia hanno fatto di meglio. Dicono solo in nome di battesimo e lo danno falso: l’autore si chiamava Mohamed, sull’articolo scrivono che si chiamava Joseph. Quindi attribuiscono all’appartenente a un’etnia, norvegese e cristiana, i crimini che non ha commesso e che ha invece commesso l’appartenete a un’altra etnia. L’aggressività dell’islam nei nostri confronti, ripeto, è di tipo religioso. La jihad, la guerra agli infedeli, «guerra fisica», è un obbligo per i musulmani. Fortunatamente, la maggioranza dei musulmani non la applica, così come la maggioranza dei cattolici non va a messa. Noi stiamo importando un esercito che ci odia, questo esercito serve alla prossima primavera colorata. L’Italia ha il guinzaglio, un guinzaglio corto. Ce l’ha dal 1945, visto che siamo stati occupati dagli angloamericani a cui avevamo dichiarato guerra, di conseguenza abbiamo degli obblighi: quello di partecipare alla guerra in Ucraina e quello di accogliere tutta questa gente che servirà da ricatto. Se sgarra, il nostro governo si ritroverà una primavera colorata fatta dagli immigrati e non sarà un gran bel colore. Io amo appassionatamente l’Africa, ho combattuto per l’Africa, sono stata in Etiopia quando c’erano Menghistu e l’Armata rossa e ho visto chi sono gli uomini africani che amano la loro terra. Le persone perbene combattono per l’Africa, restano sul suolo africano. In Etiopia, ero un giovane medico, giravo da sola e non ho mai avuto problemi. Gli uomini africani hanno regole rigidissime contro l’abuso sessuale, che è punito in maniera molto severa. Quelli che arrivano da noi sui barconi sono i peggiori, coloro che hanno sottratto alla loro terra i 5 o 6.000 dollari necessari alla traversata. Dal Pakistan arrivano in aereo in Marocco, da lì raggiungono la Libia e poi l’Italia per farsi mantenere da noi. Per quale motivo Stati Uniti e Unione europea vogliono questo? Per quale motivo il Partito radicale ha fatto abolire il servizio militare? Per quale motivo tutti vogliono assolutamente immigrati che, per la stragrande maggioranza, sono maschi islamici in età militare? Perché sono i soldati ideali, i mercenari ideali. Tra pochissimo andranno a rimpolpare le file dell’esercito ucraino, scommetto quello che volete, perché altrimenti non si capisce come la guerra possa essere portata avanti. Inoltre un carabiniere italiano potrebbe avere delle remore ad aprire il fuoco su una folla di italiani, esattamente come un gendarme francese avrebbe comunque delle remore ad aprire il fuoco su una folla di francesi. I nuovi magnifici cittadini potrebbero essere i carabinieri e i gendarmi ideali.
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)