2020-11-11
Il sottosegretario ultrà anti Trump vuole dirci come festeggiare Natale
Non contenta della gaffe con il tweet sull'annuncio del vaccino dopo l'esito delle elezioni Usa, la pd Sandra Zampa ha il coraggio di impancarsi a maestrina di razionalità per ordinarci in che modo comportarci con il cenone.Qua la Zampa. Nel senso di Sandra. L'ex portavoce di Romano Prodi, diventata sottosegretario alla Salute a dispetto della medesima salute, ieri ha concesso un'intervista a La Stampa in cui si premurava di dettarci, con largo anticipo, la lista delle persone che potremo invitare a casa nostra per il cenone di Natale. «Solo parenti stretti», ha spiegato, specificando che devono essere: «di primo grado, cioè fratelli e sorelli». Dal che si deduce che cognati e cognate resteranno fuori dalla porta, per il nonno forse ci possiamo appellare alla Corte costituzionale, per i figli dei fratelli (nipotini) all'Autorità garante per l'infanzia, mentre per i cugini è chiaramente persa ogni speranza. Aspettiamo indicazioni dalla Zampa anche per il menù: possiamo mangiare il capitone, come tutti gli anni? E gli agnolotti? Con il tacchino entriamo in zona rossa? E con il panettone come la mettiamo? Semaforo giallo solo se non c'è la crema di mascarpone? Qua la Zampa (Sandra) spiega queste sue indicazioni così meticolose con il fatto che bisogna essere «razionali». Lo ripete spesso nell'intervista. Se la prende con le persone che vanno a passeggio senza mascherina, con la mancanza di sanzioni e controlli, con la «narrazione minimalista», con i sindaci che non fanno «tavoli con i prefetti sull'emergenza Covid» (in effetti: quello che manca è proprio qualche tavolo sull'emergenza Covid. E perché non una task force?) e financo con i negozianti che non mettono «fuori dai negozi cartelli con su scritto: non possono entrare più di due persone». In attesa che qualcuno spieghi al sottosegretario che nella maggior parte dei negozi non c'è bisogno di mettere cartelli che invitino a non entrare più di due persone per volta perché tra un po' non entrerà più nessuno, caso mai non se ne fosse accorta, vi preghiamo di prendere atto dell'appello alla razionalità, anche perché condito da una sottile minaccia (ovviamente il lockdown totale) che l'autorevole esponente del governo esprime con il tono della mamma severa. Del tipo: se non siete razionali, vi chiudo nello sgabuzzino e vi faccio totò sul sederino con il battipanni. Naturalmente ogni volta che richiami del genere arrivano dai palazzi ministeriali siamo portati, per il nostro innato senso di rispetto delle autorità, a obbedire. E stavamo per l'appunto cercando di adeguarci alla indicazioni, cancellando il sogno del Natale in famiglia e rifornendoci delle ultime dosi di razionalità in circolazione sul mercato mainstream, quando ci è venuto in mente che la persona che ci invita a comportamenti così razionali deve essere la stessa che l'altro giorno ha razionalmente esultato per l'annuncio della Pfizer sull'efficacia del vaccino. Proprio lei: Qua la Zampa (Sandra). La quale (attenzione) non ha esultato per l'efficacia del vaccino. Macché: ha esultato perché la Pfizer «ha atteso l'esito delle elezioni americane e la sconfitta di quel campione di Trump per annunciare l'efficacia del vaccino». Non è fantastico? Quello che conta non è che sia sconfitta la pandemia. È che sia sconfitto Donald. «La scienza ci fa sognare», ha chiuso il sottosegretario, le cui notti non devono essere particolarmente invidiabili. Almeno a giudicare dai sogni (razionali) formato Pfizer. Per carità: è vero che da un governo che combina quel pasticcio che ha combinato con i commissari in Calabria, ci si può aspettare di tutto. E in effetti, per adeguarsi all'andazzo, Qua la Zampa il giorno dopo ha provveduto a pentirsi come un Saverio Cotticelli qualsiasi: «Le mie parole sono state equivocate», ha piagnucolato. Ma come equivocate? Ha detto (anzi scritto): «Ho molto apprezzato che Pfizer abbia atteso la sconfitta di Trump». Ha detto (anzi scritto): «La scienza ci fa sognare». E poi parla di equivoco? Ci manca solo di trovarla da Massimo Giletti domenica a ripetere: «Quando ho fatto quel tweet non ero io, forse qualcuno mi ha drogata…» e poi saremmo a posto.Il sottosegretario (razionalmente) ci scuserà. Forse noi siamo degli illusi. Però ecco, avremmo immaginato che, di fronte a una notizia come quella sul vaccino, che tocca così da vicino la vita, la morte, le speranze, il destino degli italiani, un rappresentante del governo prendesse posizioni, per l'appunto, razionali. Avremmo immaginato, cioè, un sottosegretario impegnato a verificare che cosa c'è dietro l'annuncio, quali saranno le nostre capacità di acquisire questo ed eventuali altri vaccini, e soprattutto di conservarli, dal momento che non abbiamo abbastanza macchinari adatti come ripetono da settimane tutti gli esperti. «Prima di far festa servono dati e risposte precise, se vogliamo conquistare la fiducia della popolazione», ha dichiarato per esempio, in modo serio, il più grande farmacologo italiano, Silvio Garattini. Ma purtroppo il sottosegretario non è lui. Prediamone atto: purtroppo il sottosegretario è Qua la Zampa (Sandra) che ha passato la vita da giornalista a far da portavoce al potere, anziché a denunciarne le magagne, fino a quando è riuscita diventare potere (seppur minuscolo) lei stessa. E ora anziché usare quel potere per chiedere «dati e risposte precise», come dovrebbe, lo usa per i suoi giochetti politici personali, trasformando la questione vitale del vaccino in un attacco da ultrà contro Trump. Il fatto è che subito dopo questa scivolata di basso livello ha il coraggio di impancarsi a maestrina di razionalità per dirci come dobbiamo comportarci a Natale, come dobbiamo fare il cenone, chi dobbiamo invitare, come dobbiamo passeggiare e che cartelli devono esporre i commercianti che stanno morendo di fame. Ma così facendo fa solo aumentare la rabbia (poco razionale) degli italiani. Possibile che sia così ottusa da non accorgersene? Qua la Zampa, là il cervello, verrebbe da dire. E chissà che prima o poi non riescano a incontrarsi.
Giancarlo Giorgetti (imagoeconomica)