2019-10-10
Il sinodo «creativo» lancia l’ordinazione degli uomini sposati
Il vescovo Erwin Kräutler appare spregiudicato in sala stampa «Serve anche il diaconato femminile. La Chiesa sia politica».I temi forti del sinodo panamazzonico continuano ad essere al centro del dibattito nell'aula Paolo VI, anche ieri gli interventi dei padri hanno messo a tema l'istituzione di nuovi ministeri sia per gli uomini che per le donne per rispondere alle necessità dei popoli amazzonici. L'altro ritornello che risuona a più voci è quello ecologico.«La Chiesa», riporta la sintesi curata da Vaticanews, «sia creativa nel proporre una ministerialità multiforme tra gli indios e i popoli della foresta». Di cosa si possa trattare lo ha spiegato in conferenza stampa il vescovo austriaco, emerito della prelatura brasiliana di Xingu, monsignor Erwin Kräutler, 80 anni e teologo della liberazione delle prima ora, da sempre impegnatissimo a spingere la soluzione dell'ordinazione al sacerdozio di uomini sposati di provata fede, i cosiddetti viri probati.Il vescovo che da anni, insieme al relatore generale di questo sinodo, cardinale Claudio Hummes, viene ricevuto dal Papa per portare avanti questa soluzione, ha detto al briefing con i giornalisti che «i popoli indigeni non capiscono il celibato», quindi «i viri probati sono una soluzione ineludibile». La cosa è stata anche esemplificata con la sua esperienza. «La prima cosa che mi dicono quando arrivo in un villaggio è: “Dov'è tua moglie?". Non riescono a capire che l'uomo non sia sposato, che non abbia una donna che si occupi della casa». Quindi il teologo ha sottolineato: «Non siamo contro il celibato. La domanda è come consentire l'accesso ai sacramenti. Al momento abbiamo posto il celibato sopra i sacramenti. Questo non è il Vangelo». Si tratta di un'affermazione che sembra collocarsi nel filone contro i cosiddetti «rigidi dottrinari», incapaci, a dire di questi «riformatori», di scendere a fianco della gente e di trovare idonee soluzioni pastorali. Ma i critici ribattono dicendo che in realtà si dice di non toccare la dottrina, ma poi lo si fa nella prassi in una sorta di gioco delle tre carte.Krautler, che ha partecipato al briefing rigorosamente in abiti civili, è fedele alla linea novatrice anche a proposito dell'altro cavallo di battaglia in discussione, cioè il ruolo delle donne nella Chiesa. Tra il racconto della distruzione della flora e della fauna e i danni di una centrale idroelettrica, il vescovo emerito di Xingu ha ribadito che oggi due terzi delle comunità amazzoniche che sono senza sacerdoti hanno come leader delle donne, perciò «si parla tanto di valorizzazione della donna, ma cosa vuol dire? Hanno bisogno di riconoscimenti concreti, come il diaconato femminile, che è un argomento del Sinodo». Se non fosse abbastanza chiaro il pensiero di Krautler, al termine della conferenza stampa ufficiale pare che conversando con alcuni colleghi giornalisti il vescovo abbia ribadito che lui non vede alcun ostacolo nemmeno all'ordinazione sacerdotale delle donne.A domanda precisa, Krautler ha anche confermato il suo incontro del 2014 con papa Francesco in cui gli spiegava la carenza di sacerdoti nella regione amazzonica e la conseguente «fame eucaristica» da saziare assolutamente con l'istituzione dei viri probati. E Krautler è poi diventato uno dei principali estensori del controverso documento di lavoro per il sinodo in corso. Comunque quella del vescovo emerito di Xingu era la strada già tracciata dal cardinale brasiliano Hummes, autentico deus ex machina di questa colossale riunione panamazzonica e grande elettore di papa Bergoglio, in un altro sinodo, quello del 2005 sull'eucaristia indetto da Benedetto XVI. Ma con scarsissimo successo, se nel documento finale di quel sinodo si può leggere che «certuni hanno fatto riferimento ai viri probati, ma questa ipotesi è stata valutata come una strada da non percorrere». Tutto scorre e 15 anni dopo, con un altro Papa sul soglio di Pietro, il sentiero che non era valido, non solo lo diventa, ma pare essere «ineludibile».Dall'interno dell'aula trapela che qualche padre sinodale prova ad andare controcorrente, sottolineando che anche altrove la carenza di clero è grave, ma Gesù ha detto di pregare e che il problema è la fede. Una goccia in una mare ecologico, destinata a diluirsi nella massa di riferimenti alla creazione di maggiori riserve naturali per custodire la biodiversità, alla tragedia climatica denunciata a livello globale che spinge anche il fenomeno migratorio, i disboscamenti, i fuochi, i peccati ecologici e i modelli estrattivi predatori. Un giornalista chiede al vescovo Krautler se forse interpreti il suo ruolo in chiave un po' troppo politica. «La Chiesa è sempre stata politica», risponde. «Gesù è stato politico».