2019-02-09
Dal Pd a Fi, dai giornali alle tv, tutti con Macron contro l’Italia
Maurizio Martina, Matteo Renzi e Maria Elena Boschi decidono di suicidarsi definitivamente per sostenere chi ci scarica i suoi profughi. Non volendo lasciarli soli, si accodano pezzi di Fi.Ieri è ufficialmente nato il Pdf, che non è, come qualcuno potrebbe erroneamente credere, il Portable document format, ovvero un file di testo generato dal computer, ma il Partito democratico francese. Visto che in Francia la sinistra è praticamente morta, sepolta dalla catastrofica presidenza di François Hollande, il Partito democratico di Maurizio Martina, a sua volta affossato dalla segreteria di Matteo Renzi, ha deciso di risorgere come partito filo francese. Al diavolo gli italiani che votano Lega e 5 stelle e sostengono il governo Conte: il Pdf è pro Macron. Per adeguarsi alla nuova linea gauchista, il segretario autoreggente ha deciso di apporre la bandiera francese accanto al simbolo del Pd nei tweet lanciati dal Pd network, l'account ufficiale. E a cascata ha fatto pubblicare messaggi di solidarietà con Parigi dopo il ritiro dell'ambasciatore. Il Pdf, insomma, sta con quelli che scaricano i migranti nei boschi italiani, inseguono le persone fin dentro la stazione di Bardonecchia, violando i confini, e respingono le puerpere al valico. Il nuovo partito filo francese di Martina, Renzi, Boschi e compagni si schiera con il presidente che ha definito l'Italia un Paese vomitevole in quanto non accoglie tutti gli extracomunitari che i militari francesi hanno lasciato transitare al confine tra il Niger e la Libia. Secondo Macron, la nostra posizione in fatto di clandestini è immonda e tra le molte carinerie che ha rivolto al nostro governo, e di conseguenza a chi lo ha votato, è che si tratta di un'infezione che va isolata. Anzi, per far capire meglio che siamo una malattia, monsieur le président ha tenuto a precisare che siamo la «lebbra dell'Europa».Macron è lo stesso che riceve con tutti gli onori all'Eliseo Roberto Saviano e lo sprona a guidare l'opposizione in Italia. Sempre lui è l'amico gentile che sta cercando di mettere i bastoni fra le ruote a Fincantieri, per impedire che una società italiana possa comprarsi i cantieri Stx. Insomma, l'uomo debole della Francia (i sondaggi non sono per nulla lusinghieri) ha fatto di tutto per migliorare le relazioni con l'Italia e per questo il Pdf sventola la bandiera francese, schierandosi dalla parte di Parigi contro Roma.L'accusa di anti italianità ovviamente non tange minimamente Martina e compagni, i quali appena Macron ha richiamato l'ambasciatore, come un sol uomo si sono messi a twittare dando ragione all'inquilino dell'Eliseo. L'offesa che ha fatto saltare la mosca al naso del presidente, del resto, è roba che in passato si sarebbe lavata con una dichiarazione di guerra. Già, perché il selfie di Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio con i capi dei gilet gialli, ovvero con la spina nel fianco di Macron, è un aiuto alla protesta popolare che l'Eliseo non può sopportare. Al segretario del Pdf e ai membri del politburo della nuova formazione gauchista, ovviamente non è neppure passato nella mente che un partito di sinistra dovrebbe stare con chi protesta per le tasse troppo alte e per le misure che penalizzano i ceti popolari. No, ovvio. Martina, Renzi, Boschi e tutti gli altri, essendo compagni, stanno con l'ex banchiere dei Rothschild, perché come è noto a loro il popolo fa leggermente ribrezzo e preferiscono i milionari.Il sentimento di anti italianità (che ieri ha contagiato la stampa italiana e anche l'università, prova ne sia che il rettore dell'ateneo torinese si è messo pure lui a sventolare la bandiera blu, bianca e rossa, mentre il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha solidarizzato con Macron) e l'avversione per la maggioranza, come c'era da aspettarsi, non ha spinto il Pdf ad approfondire le ragioni della disputa in corso fra Italia e Francia. Dunque i nostri hanno sposato le tesi di Macron prima ancora di leggere i commenti degli stessi francesi, i quali sono tutt'altro che convinti della mossa del loro piccolo imperatore. Sarebbe infatti bastato leggere il commento di Le Figaro, il quotidiano moderato transalpino, per capire che quella del presidente francese è giudicata una strategia artificiale, creata apposta da monsieur le président per ritagliarsi un ruolo da statista europeo. Scrive infatti Isabelle Lasserre, editorialista del Figaro, che Macron, dividendo l'Europa in buoni e cattivi, mirava, secondo gli analisti, a indebolire il Partito popolare europeo nella speranza di federare le forze europee contro quelle che considera anti sistema. «Ma oltre ad aver ferito la Merkel, la cui Cdu è solidamente ancorata nel Ppe, la strategia di Macron è stata spesso giudicata artificiale e controproducente». Secondo la Lasserre, dunque, le relazioni franco italiane sono una vittima collaterale della politica dell'Eliseo. Parole che ovviamente non sono mai giunte all'orecchio della nostra gauche caviar, la quale è esterofila per sua natura, nel terrore di essere giudicata troppo provinciale. Per questo il segretario del Pdf ha deciso anche di mutare cognome, da Martina a Martignon, mentre Renzi e Boschi, purtroppo, restano sempre Renzi e Boschi anche se con l'accento sulla i.