2019-09-25
Il partito di Bibbiano in Emilia Romagna sta diventando realtà
Il governatore del Pd, Stefano Bonaccini, pronto all'alleanza «strutturale» con i 5 stelle. Nella regione simbolo dello scandalo.Ma certo che l'accordo possono trovarlo. Sicuro che è possibile creare una «alleanza strutturale». Anzi sappiamo persino dove potrebbero siglarla. Casomai Pd e 5 stelle se ne fossero dimenticati, in provincia di Reggio Emilia esiste un paese chiamato Bibbiano. Ed è proprio lì che i due schieramenti dovrebbero stringere il patto d'acciaio, in nome dei valori che quel luogo simbolico evoca. Per altro, da quelle parti si trova una struttura pubblica - il centro La Cura - che attualmente ci sembra abbia degli spazi liberi. Fino a qualche tempo fa era stata concessa in affidamento diretto (senza gara) agli operatori del centro Hansel e Gretel di Claudio Foti. Ma da quando l'indagine «Angeli e demoni» ha mandato all'aria tutto il sistema, probabilmente qualche sala per organizzare una bella riunione politica la si può trovare. Il fatto è che, in Emilia Romagna, potrebbe finalmente realizzarsi a tutti gli effetti l'ormai celebre «Partito di Bibbiano». Il nome l'ha ideato Luigi Di Maio, al quale va senz'altro concessa la tessera numero 1, anche se il mezzo capo dei 5 stelle, quando ha avuto la brillante trovata, mai avrebbe immaginato che quel partito sarebbe presto diventato il suo. E invece, guarda un po' i rivolgimenti della storia... Che il «Pb» abbia serissime possibilità di concretizzarsi lo dimostra l'intervista rilasciata ieri alla Stampa da Stefano Bonaccini, governatore democratico della Regione Emilia Romagna. Gli è stato chiesto se l'accordo fra progressisti e pentastellati visto in Umbria si possa replicare anche dalle sue parti, e Bonaccini è apparso molto deciso: basta confrontarsi sui programmi, ha detto. A partire da «alcune priorità comuni, come il lavoro di qualità, e la tutela dei diritti delle persone, gli investimenti nella prevenzione del dissesto idrogeologico e contro il cambiamento climatico, la valorizzazione del sistema sanitario regionale e le politiche educative e formative. Su questi temi c'è uno spazio importante di possibile collaborazione». Ma sicuro. Soprattutto sulle «politiche educative e formative», in particolare per tutto ciò che riguarda il trattamento dei minori. Nei fatti, per giunta, l'alleanza è stata già concretizzata sul campo. Qualche esempio? Beh, potremmo cominciare ricordando che la commissione regionale d'inchiesta che dovrebbe indagare sul sistema degli affidi è governata da 5 stelle e Pd, dunque immaginiamo che insabbierà qualunque magagna dovesse uscire riguardo alla gestione sbagliata dei bambini. Pd e 5 stelle, inoltre, hanno condotto insieme una battaglia senza esclusione di colpi al fine di approvare la legge regionale sull'omotransnegatività, che prevede campagne Lgbt sui media locali e pure interventi nelle strutture educative. Sempre restando nei pressi di Bibbiano, poi, giova ripetere che sia i dem sia i pentastellati sono (seppur con qualche differenza) toccati dalle note vicende. Il Pd ha vari amministratori indagati, a partire dal sindaco Andrea Carletti. Quanto ai 5 stelle, il loro ex candidato sindaco a Reggio Emilia, Rossella Ognibene, è l'avvocato di Federica Anghinolfi, una dei protagonisti di «Angeli e demoni». Non solo: la Ognibene condivide lo studio con Marco Scarpati, anche lui indagato per via delle prestazioni professionali fornite all'Unione Comuni Val d'Enza (tutte firmate dalla medesima Anghinolfi). Come vedete, dunque, le affinità non mancano. E infatti il governatore Bonaccini è convinto che l'alleanza con i grillini, come sostiene Dario Franceschini, potrebbe diventare strutturale. «Non vedo particolari contrapposizioni sul punto», dice il presidente della regione rossa. Certo, alla base di tutto c'è ovviamente il terrore spropositato di perdere il confronto in sede elettorale con Lucia Borgonzoni, temibile candidata della Lega. Una che su Bibbiano - giustamente - sta picchiando duro. Un tempo lo facevano pure i 5 stelle, ma stiamo parlando del passato remoto (cioè di un paio di mesi fa). Ora è tutto sepolto, e ogni giorno che passa la terra sulla bara dei ricordi aumenta. Di fronte al comune nemico sovranista, anche i più ruvidi cedono il passo. Come Natascia Cersosimo, pentastellata della Val d'Enza che fin da subito ha prodotto dossier e documenti sulla mala gestione degli affidi. Pensate, la settimana scorsa ha postato su Facebook una foto scattata a un convegno organizzato a Cavriago (sempre in Provincia di Reggio Emilia) sull'orrore dei bimbi sottratti alle famiglie. Durante l'incontro è stato trasmesso un breve video del direttore della Verità, Maurizio Belpietro. La Cersosimo ne ha pubblicato un frammento con la scritta «la peste nera». Interessante: qualche settimana fa parlava tranquillamente con il nostro giornale - l'unico a occuparsi delle vicende bibbianesi che a lei stavano a cuore - e adesso invece siamo diventati «la peste». Che volete, l'aria è cambiata. In Emilia si fanno passi da gigante verso la santa alleanza Pd-5stelle, che ha in Bibbiano il suo luogo dell'anima. Peccato che Claudio Foti abbia l'obbligo di dimora a Pinerolo, altrimenti in lista con i novelli amiconi ci sarebbe stato proprio bene. Dopo tutto, i 5 stelle hanno candidato alle ultime politiche il suo avvocato Andrea Coffari, quindi sarebbero coerenti con la propria tradizione di incoerenza.