Il movente personale era una balla. Su Utrecht torna l’ombra della jihad
Ansa
Gökhan Tanis, l'uomo accusato di aver ucciso tre persone nella città olandese, non conosceva le sue vittime In compenso, nella sua auto avrebbe lasciato un biglietto in cui spiegherebbe di aver agito in nome di Allah.
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».