2020-05-08
Il M5s cede: sarà regolarizzazione di massa
Teresa Bellanova (Antonio Masiello:Getty Images)
Passa la proposta di Teresa Bellanova, la maggioranza verso il compromesso: la maxi sanatoria dei migranti irregolari si farà. Restano da limare solo i dettagli: non è chiaro se la proroga sarà di 3 o 4 mesi e se coinvolgerà 600.000 stranieri o solo la metà.Con il surreale slogan «ci servono per raccogliere i pomodori», avanza inesorabile la sanatoria per 600.000 immigrati clandestini. Una sinistra confusa non solo politicamente, ma anche culturalmente, nemmeno si rende conto dell'involontario tenore razzista della frase: provate a immaginare di sostituire la parola «immigrati» con «neri», e la parola «pomodori» con «cotone», e vi ritroverete dritti dritti nell'Alabama di metà Ottocento. Ma non ditelo ai professionisti della bontà politicamente corretta.Sta di fatto che, in nome della permanenza al governo, i grillini sembrano aver ceduto anche su questo fronte. La proposta di renziani e Pd prevedeva un permesso di sei mesi (rinnovabile): i grillini sono passati dal no secco iniziale, al ni, alla controproposta del ministro Nunzia Catalfo di un permesso di un solo mese, fino alla prevedibile mediazione finale: permesso trimestrale rinnovabile. Del resto, nelle ultime trentasei ore prima del cedimento, il fronte grillino si era già disarticolato, tra l'opposizione più netta del reggente Vito Crimi e le aperture delle figure più vicine a Roberto Fico, tipo il deputato Giuseppe Brescia. Sul dossier (che riguarderebbe non solo i braccianti, ma anche colf e badanti) sono al lavoro quattro ministri: Teresa Bellanova, la paladina renziana della misura, la già citata Catalfo, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e il titolare del dicastero del Sud Giuseppe Provenzano. E che la cosa sia ormai data per fatta è confermato dall'inserimento in una bozza del fantomatico «decreto aprile» (o ex aprile) di un articolo specificamente dedicato alla regolarizzazione: secondo l'Adnkronos, i permessi temporanei durerebbero quattro mesi oppure fino al termine del contratto, mentre altre fonti insistono sulla cosiddetta mediazione di tre mesi. Va anche registrata un'ulteriore versione che ridimensionerebbe molto la misura: tre mesi, ma solo sotto forma di proroga del permesso di soggiorno per i braccianti a cui sia scaduto il contratto come lavoratori stagionali. È evidente che solo l'uscita del testo risolverà il giallo. Una conferma ulteriore del fatto che l'accordo politico sia comunque vicino viene dalle dichiarazioni ultradistensive del coordinatore di Italia viva Ettore Rosato dopo l'incontro della delegazione renziana con Giuseppe Conte. Frasi come «il senso di responsabilità ci porta a dire che serve un grande piano per l'Italia», e «nei prossimi giorni lavoreremo con il presidente del Consiglio per una definizione delle priorità» danno il senso di un compromesso in vista.Alla domanda dei cronisti sulla Bellanova, Rosato si è sperticato in elogi: «Il ministro Bellanova sta facendo uno straordinario lavoro nell'interesse del Paese. Questo è uno dei temi che qualificano l'azione del governo». Domanda precisa: «Le dimissioni della Bellanova sono sul tavolo?». Risposta eloquente di Rosato: «Sul tavolo c'è un provvedimento che riguarda il comparto agricolo, su cui mi sembra che stia maturando un orientamento positivo». Insomma, il pasticcio è ormai a un passo dall'essere servito. C'è anche un altro aspetto tecnico, assai rilevante, che andrà chiarito. Fonti governative dicono che la regolarizzazione, attraverso la richiesta del datore di lavoro, comporterebbe da parte di quest'ultimo il versamento di un contributo allo Stato, di cui non è stata chiarita l'entità. Le stesse fonti governative tentano di dimezzare la platea: 300.000 e non 600.000 i potenziali beneficiari della misura. Ma non è chiaro quanti datori di lavoro decideranno di caricarsi questo onere e attivare la procedura di regolarizzazione. Peraltro nessun Paese sta adottando misure di questo tipo: la Francia, ad esempio, sta facendo appello a disoccupati e percettori di sussidi, strada che - essendo vigente il reddito di cittadinanza - sarebbe praticabile anche qui. Su un altro piano, va anche considerato il riverbero pericoloso che questa operazione rischia di produrre, all'inizio dell'estate, rispetto alla stagione degli sbarchi. La regolarizzazione costituirà un poderoso incentivo alle partenze e all'attività degli scafisti. Durissima infatti la reazione di Matteo Salvini: «Noi seguiamo le regole, come fanno tanti commercianti incredibilmente multati. Se ci sarà una sanatoria di centinaia di migliaia di abusivi, protesteremo a nome degli italiani sia nelle Aule del Parlamento che fuori». E ancora: «Gli sbarchi sono quadruplicati: ovvio, se parli di sanatorie...». Va infine segnalata l'osservazione fulminante, su Twitter, del leghista Claudio Borghi, che ovviamente è contrario alla misura, e contropropone una soluzione di assoluto buon senso: «Lo stato sta distribuendo 55 miliardi. Occorrono 100.000 persone per i lavori in agricoltura? Lo stipendio è 800 euro? Con poco più di 55 milioni si può finanziare un'integrazione di stipendio a 1350 euro, e secondo me i lavoratori italiani si trovano, e magari si appassionano pure».