2020-03-18
Il governo non ferma le nomine. Assemblee entro luglio e voto online
True
Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri (Ansa)
Nel decreto varato si allungano i tempi delle assemblee, sia per le società controllate dal ministero dell'Economia sia per le banche. Nei prossimi giorni i consigli di amministrazione stabiliranno la data. In totale, come ha calcolato il centro studi CoMar, sono 76 le aziende del Mef - 19 a controllo diretto e 57 a controllo indiretto - che devono rinnovare i propri organi sociali, in tutto 105, tra consigli d'amministrazione (55) e collegi sindacali (50), attualmente composti da 506 persone.Il decreto del governo per combattere l'emergenza coronavirus allunga i tempi delle assemblee delle società controllate da ministero dell'Economia e quindi allunga anche i tempi per il rinnovo dei consigli di amministrazione fino alla fine di luglio. Il governo di Giuseppe Conte ha scelto per una misura più leggera rispetto alle indiscrezioni che erano emerse nei giorni scorsi, ovvero a un possibile rinvio a ottobre delle nomine. In realtà l'articolo 106 del decreto Cura Italia spiega che con l'avviso di convocazione delle assemblee delle società per azioni, ma anche cooperative o assicurazioni, potranno ricorrere a mezzi di telecomunicazione, cioè gli azionisti potranno esercitare il loro esercizio di voto online, da remoto.Lo stesso vale per le banche popolari e di credito cooperativo. Sui tempi si saprà di più nei prossimi giorni, quando si riuniranno i consigli di amministrazione di Enel, Eni, Poste, Si, Terna, Leonardo, Enav, Rai Way e Monte dei Paschi. Di sicuro dovrà intervenire anche la Consob, perché andranno chiariti alcuni aspetti legati al calcolo delle percentuali di partecipazione alle stesse assemblee. A questo si potrebbe aggiungere nei prossimi giorni una golden power più forte per difendere i nostri asset strategici, nei settori aerospazio o telecomunicazione, come richiesto dal presidente del Copasir Raffaele Volpi. In totale, come ha calcolato il centro studi CoMar, azienda specializzata in comunicazione, sono 76 le Società del Ministero Economia e Finanze - 19 a controllo diretto e 57 a controllo indiretto - che devono rinnovare i propri organi sociali, in tutto 105, tra consigli d'amministrazione (55) e collegi sindacali (50), attualmente composti da 506 persone, di cui 258 consiglieri e 248 sindaci (145 persone nelle società controllate dal Mef direttamente e 361 nelle indirette). A rinnovo si calcola che andranno società per un totale di fatturato totale superiore ai 221,7 miliardi di euro, il margine operativo netto è di oltre 25,1 miliardi di euro, i dipendenti 381.927 (secondo gli ultimi bilanci disponibili, al 31 dicembre 2018).Tra i criteri che si dovranno seguire nelle nomine, vi è quello dell'equilibrio di genere, rafforzato con l'ultima legge di bilancio, che prevede che le donne ottengano una rappresentanza di almeno due quinti dei consiglieri d'amministrazione e dei sindaci. Su 506 componenti degli organi sociali uscenti, calcola il Centro studi CoMar, le donne sono 178, pari al 35,2% complessivo. Percentualmente, le donne sono maggiormente presenti nelle società controllate direttamente dal Mef, rispetto alle indirette (54 donne consigliere su 145 consiglieri totali - 37,2%) e nei Collegi sindacali, rispetto ai cda (101 donne sindaco su 248 sindaci totali - 40,7%).Il Centro studi CoMar ha analizzato anche la presenza in Borsa: il ministero dell'Economia detiene partecipazioni azionarie dirette in società ammesse alla quotazione delle proprie azioni in mercati regolamentati e altre quali emittenti di strumenti quotati per un totale di 11 società (19 sono le non quotate); altre 3 sono presenti in Borsa attraverso le capogruppo Cdp o Rai. Tra queste, le società interessate dai rinnovi 2020 sono in totale 11, con 14 organi sociali, di cui 9 consigli di amministrazione e 5 collegi sindacali; e con 113 componenti, di cui 83 consiglieri e 30 sindaci.Le società del Mef sono attive in diversi settori dell'economia, tra cui quelle per l'energia: sono 9 le società per azioni che andranno al rinnovo, di uno o entrambi gli organi sociali: Acquirente Unico, Enel, Eni, Gestore dei mercati energetici, Gestore dei servizi energetici, Ricerca sul sistema energetico, Sogin, Terna e Cdp Reti (quale capogruppo con partecipazioni in Snam, Italgas e Terna). Per queste società dell'energia, sono interessati 14 organi sociali (8 consigli di amministrazione - Commissari e 6 Collegi sindacali), con 77 componenti uscenti (43 Consiglieri e 34 Sindaci). Attualmente, le donne sono 28, a fronte di 49 uomini, equivalenti al 36,3% del totale dei componenti; tanto da fare del settore energia quello "più rosa" rispetto alla media di tutte le società del Mef.
Ecco #DimmiLaVerità dell'11 settembre 2025. Il deputato di Azione Ettore Rosato ci parla della dine del bipolarismo italiano e del destino del centrosinistra. Per lui, «il leader è Conte, non la Schlein».