2024-09-09
Il governo fa muro sulla Bossi-Fini
Matteo Piantedosi respinge le richieste della sinistra: «È una legge immodificabile». La sfida di Adolfo Urso: il 25 proporremo a Bruxelles di rivedere lo stop alle auto termiche.Per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la Bossi-Fini «non è modificabile» prima di tutto «perché è una regola europea che è valida in tutti gli Stati europei e non solo europei» e poi perché «l’esperienza pratica ci induce a ritenere che l’alternativa per molti giovani sia venire qui soprattutto attratti dalla prospettiva economicamente più vantaggiosa di fare le sentinelle delle zone di spaccio». Lo ha sottolineato ieri al forum Thea di Cernobbio anche in replica alle richieste della sinistra, evidenziando che «il sistema dell’ingresso con i contratti di lavoro ha segnato una qualche difficoltà, pure un qualche fallimento. Ecco perché Meloni parla di modifiche alla Bossi Fini», perché il sistema previsto si prestava ad alcune elusioni. Abbiamo capito che dobbiamo correggere il tiro e mirare meglio la predisposizione degli accessi ai flussi regolari, modificando in parte la normativa e in parte con degli adempimenti organizzativi che avvicinino molto più e molto meglio la domanda all’offerta», evidenzia Piantedosi. Bisogna «tarare meglio per aree geografiche e settori produttivi, coinvolgendo le organizzazioni datoriali. Quello del coinvolgimento del mondo del lavoro è uno dei temi più importanti», conclude il ministro. Che poi è tornato sullo ius scholae: «È un tema di grande delicatezza che non va risolto con formule sbrigative. Fino qualche mese fa la formula più ricorrente era lo ius soli. Adesso si è trasformato nello ius scholae. L’anno prossimo ci sarà qualche altro tema. Questo segna il fatto che forse si è alla ricerca di posizionamenti da parte dell’opposizione senza avere un’idea precisa», ha aggiunto. Con Piantedosi, ieri a villa d’Este, hanno partecipato ai panel i colleghi Paolo Zangrillo (Pa), Anna Maria Bernini (Università), Giuseppe Valditara (Istruzione) e Marina Calderone (Lavoro). Il ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, ha annunciato la presentazione di una proposta per anticipare alla prima parte del 2025 la revisione dello stop alla produzione di auto termiche entro il 2035. «Ho intenzione di parlarne nel meeting che la presidenza di turno ungherese ha organizzato per il 25 settembre a Bruxelles sul settore e il giorno successivo la presenterò al consiglio sulla competitività». Alla domanda se ha consultato altri ministri Urso replica: «Ho intenzione di farlo, ma aspetto l’insediamento del nuovo governo francese». Poi è intervenuto sul tema dell’energia nucleare: «Entro la fine di quest’anno il governo presenterà un quadro normativo e sta lavorando a una Newco italiana, con una partnership tecnologica straniera, che consenta di produrre a breve in Italia il nucleare di terza generazione avanzata. Produrre i reattori in Italia per poi essere installati dove vengono richiesti nel mondo e certamente anche in Italia», ha annunciato.Sul nucleare ha acceso un faro anche il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini invocando il referendum: «Sono convinto che se ci fosse una possibilità di fare un referendum la maggioranza degli italiani direbbe sì al ritorno del nucleare. Il ministero sta collaborando per riportare l’Italia nel contesto dei Paesi civili e sviluppati altrimenti è una resa incondizionata». Davanti alla platea di Cernobbio Salvini ha presentato una serie di slide che riassumono l’attività svolta sin qui dal suo ministero. «Nel 2023 ci sono 11,2 miliardi di appalti avviati e, al momento, 22 miliardi di lavori in corso. Un miliardo corrisponde a 17.000 posti di lavoro. Quindi il record di occupati in Italia deriva anche dalle infrastrutture su cui stiamo lavorando». Ha detto spiegando di essersi dato come orizzonte temporale il 2032. Quanto al Ponte sullo Stretto, «dicono che è un ponte sovranista, di Salvini e di destra. No, è un ponte è un ponte e questo sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo, lo facciamo noi italiani». «Anche la Cupola del Brunelleschi», ha evidenziato il ministro, «non aveva precedenti nella storia dell’architettura. La storia si ripete, anche allora c’erano i no Cupola che dicevano c’è vento, c’è il terremoto». Poi, parlando con gli imprenditori, ha spiegato che visti i risultati positivi ottenuti dalla flat tax fino a questo momento la Lega ragiona se innalzare il tetto rispetto gli 85.000 euro e se applicarla anche agli straordinari».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.