2020-02-19
Ignota la provenienza dei soldi promessi dai Paladino per saldare il maxi debito
Olivia Paladino e Giuseppe Conte (Ansa)
Le segnalazioni non sono ancora state archiviate dall'antiriciclaggio di Bankitalia.Non sono state ancora archiviate le due segnalazioni di operazioni sospette nei confronti della fidanzata del premier Giuseppe Conte e di due familiari di lei. Come ha raccontato ieri il nostro giornale, Olivia e Cristiana Paladino e il loro fratellastro John Rolf Shawn Shadow sono sotto «indagine» dell'antiriciclaggio della Banca d'Italia per un'operazione di rimborso di un vecchio prestito di un miliardo di lire erogato, nel lontano 1994, dalla Banca popolare della Marsica alla Agricola andromeda, riconducibile alla famiglia Paladino.Il credito oggi appartiene alla società di cartolarizzazione Sestino securitisation srl, controllata al 100% dalla Stichting quentin con sede sociale ad Amsterdam e amministrata da Guido Cinti, 41 anni, infaticabile commercialista bocconiano con studio a Milano e incarichi a vario titolo in una settantina di imprese. La Sestino ha acquistato il titolo, nel dicembre 2017, in un blocco di crediti deteriorati (i cosiddetti Npl, non performing loans) da 26 miliardi di euro iscritti a bilancio del Monte dei paschi di Siena. Istituto in cui, attraverso due diverse fusioni, erano a loro volta confluite le poste della Banca popolare della Marsica. E, di conseguenza, pure il mutuo ipotecario alla Agricola andromeda.Olivia Paladino - compagna di Conte - e i fratelli Cristiana e John Rolf avrebbero tentato, tra il 2016 e il 2019, di negoziare una transazione con la Sestino attraverso l'agente della riscossione Italfondiario spa, appartenente al gruppo Dobank (oggi Dovalue) che dei crediti in sofferenza Mps era stato primo esaminatore già nel 2017. Solo che non avrebbero offerto solide garanzie sulla natura del denaro con cui sarebbe stata estinta la pendenza. A fronte di «specifica dichiarazione sulla provenienza delle somme che sarebbero state utilizzate per fornire nuova finanza alla società debitrice» - si legge negli atti dell'unità di informazione finanziaria di Palazzo Koch - i soci avrebbero dato risposte elusive. John Rolf Shawn Shadow, figlio di primo letto dell'attuale compagna di papà Cesare Paladino, l'attrice Ewa Aulin, non è mai entrato nel dettaglio delle fonti di finanziamento pur essendo rappresentante legale della società e malgrado gli obblighi di legge. Si è limitato a dichiarare che il denaro sarebbe arrivato da finanziamento soci e da normali flussi finanziari derivanti dall'attività aziendale. Agricola andromeda, però, ai terminali della Camera di commercio di Roma risulta inattiva e nel 2017, com'è possibile desumere dal bilancio, non ha svolto alcuna attività. Non ha venduto casali e «relativi terreni» né si è occupata di «tagli boschivi». Né i soci hanno voluto comunicare la «capacità annua lorda» dell'azienda, fondata nel 1973 con un capitale sociale di appena 10.400 euro.La domanda è quindi: dove avrebbero trovato i familiari del premier Giuseppe Conte le risorse per onorare il debito che si protrae ormai da oltre un quarto di secolo? È quello che ha intenzione di scoprire l'antiriciclaggio con una specifica istruttoria a seguito dell'esposto proprio di Italfondiario spa. Soprattutto considerata un'altra circostanza, emersa dalla trattativa. E cioè il maxisconto di oltre 200.000 euro che la Sistino ha concesso alla Andromeda per chiudere definitivamente la partita del mutuo ipotecario acceso, nel 1994, presso la Banca popolare della Marsica. Accontentandosi di appena 145.000 euro a fronte dei 357.000 (più spese legali) già concordati con la società della famiglia Paladino. Un accordo siglato nel giugno 2019 quando a Palazzo Chigi già sedeva da un anno il compagno di una dei debitori.
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)