2018-11-14
I collaboratori della famiglia Renzi fanno affari con il Comune di Firenze
Accordo fra Palazzo Vecchio e la società di Patrizio Donnini e della Lilian Mammoliti, indagata per concorso in bancarotta. Lui va in pellegrinaggio a Medjugorje con babbo Tiziano. La start up Keesy riscuoterà la tassa di soggiorno.Le batoste elettorali non sono servite da lezione al Giglio magico. Anzi forse proprio il senso dell'ineluttabile declino ha aguzzato l'ingegno e accresciuto l'appetito dei suoi petali un po' sgualciti. È notizia di ieri che il Comune di Firenze ha concluso un accordo con una società amministrata da uno degli uomini più vicini a Matteo e Tiziano Renzi. Stiamo parlando di Patrizio Donnini, classe 1975, fiorentino doc. In veste di editore, a fianco di babbo Renzi si preoccupò di scortare la scalata dell'ex Rottamatore con un foglio di propaganda intitolato Il Reporter (tra i direttori anche l'attuale portavoce dell'ex premier Marco Agnoletti). Donnini, con la sua Web&press, incamerò anche alcuni contributi diretti a Matteo, allora candidato sindaco, e quando stava per finire sul lastrico fu soccorso da Tiziano, che si preoccupò di fargli arrivare un finanziamento attraverso una triangolazione con una ditta piemontese, la Direkta, operazione che attirò l'attenzione della magistratura. I pm di Cuneo, durante le indagini sul crac della stessa Direkta, hanno iscritto sul registro degli indagati l'ex compagna e socia di Donnini, Lilian Mammoliti, accusata di concorso in bancarotta fraudolenta documentale post fallimentare per aver partecipato, come autrice materiale, all'imbellettamento dei bilanci della Direkta, quando l'azienda era già stata dichiarata fallita ed era finita sotto il controllo del tribunale. Gli atti che riguardano la signora sono stati trasmessi a Firenze. Disavventure a parte, Donnini&Mammoliti sono stati tra i fondatori della Dot media, l'agenzia che ha seguito dall'inizio la comunicazione della Leopolda, storica kermesse renziana, e di numerosi big del Pd. Tra i titolari della Dot media anche Alessandro Conticini, fratello del cognato di Renzi, coinvolto nel cosiddetto affaire Unicef (è indagato per appropriazione indebita e autoriciclaggio), Davide Bacarella, transitato dal ministero della Difesa, e Matteo Spanò, boy scout promosso banchiere da Renzi. Nel 2012 Spanò da presidente di una partecipata del Comune affidò una commessa (nel settore turistico, come l'accordo con la Keesy) a una società riconducibile a Marco Carrai, all'epoca affittacamere dell'ex premier. Donnini è anche noto per la sua partecipazione ai pellegrinaggi a Medjugorje insieme con babbo Renzi e per aver fatto parte dello staff del ministro della Difesa Roberta Pinotti, dopo il conseguimento, a quasi 40 anni, di un diploma da ragioniere in un istituto specializzato in recupero anni. Con questo curriculum, Donnini, sostenuto dalla Mammoliti, ha deciso di dedicarsi al settore del turismo, fondando, nel 2016, la Keesy, una start up che opera nel settore dei servizi digitali e che «offre una soluzione innovativa ai bisogni di chi gestisce strutture alberghiere». Tra le sue proposte un sistema di self check in e check out «semplice e innovativo». Donnini, alla Camera di commercio, risulta titolare di almeno una carica in otto imprese e rappresentante di cinque. In passato ha avuto ruoli in altre 14. La Mammoliti ha fatto la manager di sette società. La Keesy ha un capitale sociale di 265.050 euro e una struttura societaria abbastanza complessa. Il 98,5% appartiene alla Immobilgreen, controllata al 90% dalla Mammoliti, al 5% da Donnini e per un altro 5% dalla Doma sas (socio accomandatario la Mammoliti, accomandante Donnini). Il restante 1,5%, invece, è della Vega 1 srl, che fa riferimento a una fiduciaria (Fidereveuropa), controllata a sua volta da un'immobiliare di Firenze, la Fiderfin.Con il nuovo veicolo societario la premiata ditta Donnini&Mammoliti ha portato a casa un altro affare targato Pd. Ieri l'assessore al bilancio Lorenzo Perra ha annunciato l'approvazione da parte della giunta dell'accordo tra il Comune e la Keesy: quest'ultima dal 1° gennaio 2019 si dovrà occupare della riscossione e del versamento della tassa di soggiorno nel settore extra alberghiero (appartamenti, case vacanze, b&b, residence e affittacamere). «Dopo l'accordo con Airbnb oggi ampliamo la collaborazione con la piattaforma Keesy», ha detto l'assessore Perra. Gli ha fatto eco il capo gruppo di Fratelli d'Italia in Comune Francesco Torselli: «La giunta del sindaco Dario Nardella sta preparando i pacchi regalo, in vista delle elezioni della prossima primavera. Proprio ieri (due giorni fa, ndr) il primo cittadino aveva annunciato che non avrebbe fatto nuove nomine fino alle amministrative, ma l'assessore Perra ha confezionato un dono prenatalizio per la sturt up di Donnini e Mammoliti, bracci operativi della propaganda di Renzi. Evidentemente questi signori intendono fare giochetti sino all'ultimo giorno in cui saranno alla guida della città». Accuse che non hanno spento l'entusiasmo di Donnini: «È un riconoscimento ufficiale davvero molto importante per la Keesy. La collaborazione con il Comune di Firenze è stata forte fin da subito».