2025-06-01
I Cdc vanno allo scontro con Kennedy e ripristinano i vaccini Covid ai bimbi
Martedì il ministro della Salute americano aveva escluso il siero dal calendario delle inoculazioni infantili. L’agenzia di controllo lo ignora e conferma le punture: basterà l’ok di un infermiere o di un farmacista.I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno pubblicato un aggiornamento delle raccomandazioni in netto contrasto con gli annunci fatti da Robert F. Kennedy Jr. Martedì, il ministro della Salute aveva dichiarato che sarebbero state revocate le raccomandazioni di vaccinare contro il Covid 19 le donne incinte e i bambini sani. Invece, due giorni dopo, l’agenzia ha mantenuto il calendario vaccinale. Le somministrazioni previste per i bambini senza patologie, dai 6 mesi ai 17 anni, non cambiano: compare la sola aggiunta che, adesso, le inoculazioni «sono basate su una valutazione individuale e su un processo decisionale tra l’operatore sanitario e il paziente o il genitore/tutore».Quella che viene definita «decisione clinica condivisa» si differenzia da quella di routine, raccomandata per tutti coloro che rientrano in una specifica fascia d’età o in un gruppo a rischio identificabile, ma di fatto lascia le vaccinazioni anti Covid somministrabili anche alla popolazione pediatrica sana. Infatti, i Cdc dichiarano che «qualora il genitore esprima il desiderio che il proprio figlio venga vaccinato, i bambini di età pari o superiore a 6 mesi possono ricevere la vaccinazione contro il Covid 19, sulla base del giudizio clinico di un operatore sanitario e delle preferenze e circostanze personali».Sono definiti operatore sanitario, lo spiega la stessa agenzia, «medici di medicina generale, specialisti, assistenti medici, infermieri specializzati, infermieri abilitati e farmacisti». Durante la pandemia, qualche farmacista ha forse scoraggiato la vaccinazione pediatrica? E un infermiere sarebbe l’interlocutore adatto a valutare con «giudizio clinico» i rischi di un vaccino in bambini o adolescenti? Inoltre, considerata la levata di scudi contro la decisione di Kennedy Jr, è scontato che pochissimi obietteranno riserve alle richieste di genitori, magari preoccupati da allarmi segnalati dai pediatri, seguaci senza riserve del dio vaccino. Tanto più che le somministrazioni continueranno a essere coperte dalle assicurazioni private, così vengono rassicurate le famiglie. Elemento di fondamentale importanza, dal momento che il sistema sanitario negli Stati Uniti non è pubblico.Quindi, i Cdc proseguono imperterriti nell’anti Covid ai bimbi sani. «L’anno scorso l’amministrazione Biden ha esortato i bambini sani a sottoporsi a un’altra dose di vaccino contro il Covid, nonostante la mancanza di dati clinici a supporto della strategia di ripetuti richiami», dichiarava martedì il ministro della Salute nel video in cui annunciava la rimozione del vaccino dal programma di immunizzazione raccomandato. Il «calendario vaccinale per bambini e adolescenti in base all’età», pubblicato il 29 maggio, mantiene invece le stesse indicazioni di dosi di Moderna, Pfizer-BioNTech, Novavax.L’American academy of pediatrics (Aap) ha accolto con favore la posizione dell’agenzia, si è detta «sollevata». «Questo significa che molti bambini e adolescenti possono accedere a un vaccino che li protegga da alcune delle gravi complicazioni di questa malattia, incluso il Covid “lungo”», ha dichiarato la presidente Susan J. Kressly. Però l’Aap rimane preoccupata perché le raccomandazioni «lasciano i neonati senza protezione fino a quando non saranno in grado di vaccinarsi a 6 mesi di età». Pazzesco: dei medici vogliono ancora dare alle creature un farmaco di cui non si conoscono gli effetti nel tempo, pur in presenza di tante evidenze della mancanza di sicurezza.Il 20 maggio, la Food and drug administration (Fda) aveva annunciato che sarebbero stati necessari nuovi studi clinici randomizzati e controllati per i vaccini contro il Covid destinati a persone sane di età inferiore ai 65 anni. All’inizio di questa settimana, Robert F. Kennedy Jr ha dichiarato che i Cdc avrebbero rimosso le raccomandazioni di routine, circostanza che non si è verificata e la «pezza» della decisione condivisa non cambia l’obiettivo dell’agenzia di vanificare le indicazioni del nuovo ministro della Salute.Anche per quanto riguarda le donne in gravidanza. Il ministro ha detto basta, invece i Cdc continuano a esortare le donne incinte e nel post-partum a vaccinarsi. Ma senza un’indicazione chiara sulla decisione clinica condivisa valida pure per vaccinare le future mamme, adesso il problema sarebbe «come le assicurazioni sanitarie private e Medicaid gestiranno la copertura del vaccino», evidenzia il New York Times. Non è la salute delle donne e delle creature che portano in grembo, a preoccupare, ma se si devono pagare il vaccino se decidono di ascoltare le orde di ginecologi ancora intenti a strepitare sulla pericolosità del Covid in gravidanza.Il dottor Steven J. Fleischman, presidente dell’American college of obstetricians and gynecologists (Acog), aveva reagito all’annuncio di Kennedy Jr affermando che la sua organizzazione è «estremamente delusa» dalla rimozione della raccomandazione. «È chiarissimo che l’infezione da Covid durante la gravidanza può essere catastrofica e portare a gravi disabilità, con conseguenze devastanti per le famiglie», ha tuonato, sostenendo di parlare in nome della scienza. «Il vaccino contro il Covid è sicuro durante la gravidanza e la vaccinazione può proteggere le nostre pazienti e i loro neonati».Eppure, a sconfessare tanta ostentata sicurezza è la stessa Pfizer, che continua a inserire negli aggiornamenti della sezione «Rischi»: «I dati disponibili sulla somministrazione di Comirnaty a donne in gravidanza non sono sufficienti per fornire informazioni sui rischi associati al vaccino in gravidanza».
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