- Dal 2 di maggio si potrà entrare nel cassetto fiscale per ritoccare il modulo precompilato. I dati da tenere d'occhio sono quelli sui fabbricati, sulle spese edili e di trasporto e sui rimborsi dell'asilo. A fine mese scade la rottamazione ter e lo stralcio delle cartelle.
- Ci sono tre macro differenze tra chi può aderire alla rottamazione ter e chi al saldo e stralcio: i beneficiari, la tipologia di cartelle e la quantità da pagare.
Dal 2 di maggio si potrà entrare nel cassetto fiscale per ritoccare il modulo precompilato. I dati da tenere d'occhio sono quelli sui fabbricati, sulle spese edili e di trasporto e sui rimborsi dell'asilo. A fine mese scade la rottamazione ter e lo stralcio delle cartelle.Ci sono tre macro differenze tra chi può aderire alla rottamazione ter e chi al saldo e stralcio: i beneficiari, la tipologia di cartelle e la quantità da pagare.Lo speciale contiene due articoli.È tempo di 730. L'Agenzia delle entrate ha infatti già messo online, nella sezione privata di ogni contribuente, il modello precompilato. Fino a fine aprile il file potrà essere guardato, ma non modificato. Dal 2 maggio fino al 23 luglio si ha il via libera per poter cambiare o aggiungere dati che risultano essere sbagliati o mancati. Rispetto al 2018 sono state inserite cinque nuove spese fiscali. La prima riguarda la detrazione del 19% delle spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti dei servizi di trasporto pubblico fino ad un massimo di 250 euro (incluse le eventuali spese sostenute per i famigliari a carico). La seconda è il bonus verde che prevede la possibilità di portare in detrazione il 36%, delle spese sostenute nel 2018, per interventi relativi alla sistemazione al verde: di aree scoperte private di edifici esistenti, di unità immobiliari, di parti comuni esterne degli edifici condominiali, di impianti di irrigazione e di giardini pensili sui terrazzi. Terza novità, la detrazione del 19% sui premi per le assicurazioni che hanno ad oggetto il rischio di eventi calamitosi, stipulate a decorre dal 1° gennaio 2018. Quarta, le detrazioni per gli studenti che hanno disturbi specifici dell'apprendimento. Per questi è infatti prevista una detrazione del 19% delle spese sostenute nel 2018 per l'acquisto di strumenti utili all'apprendimento fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado. E infine, novità anche per le erogazioni a favore delle Onlus e delle associazioni di promozione sociale. Nel 730 del 2019 si potrà infatti detrarre un importo parai al 30% degli oneri sostenuti per le erogazioni fatte a favore di enti del terzo settore, non commerciali, per un importo non complessivo superiore a 30.000 euro. La detrazione aumenta al 35% se si parla di erogazioni a favore di organizzazioni di volontariato. Le novità inserite nella nuova dichiarazione precompilata, essendo il primo anno di introduzione, dovranno essere controllare e verificate da chi ne ha dritto. Ci sono però molte altre voci che, nonostante i continui aggiornamenti del 730, non vengono inserite correttamente. I dati dei fabbricati e dei terreni devono essere controllati nel caso in cui sia cambiato qualcosa rispetto all'anno precedente. E questo perché l'Agenzia delle entrate tipicamente riprende i dati presenti nella dichiarazione dell'anno precedente. Altro errore che ci può essere sono gli importi relativi ai redditi di lavoro dipendente, alle pensioni, alle ritenute Irpef e agli addizionali. Molto spesso in questa sezione i dati sono inseriti in modo parziale o errato. Ci sono poi gli asili nido, le spese condominiali e sanitarie. Per gli asili nido, il 2019 è il secondo anno che vede l'inserimento di questa voce nel 730 precompilato, e dunque potrebbero ancora esserci delle incongruenze o degli errori. Si deve dunque fare attenzione che siano inseriti gli importi di tutti i figli e che le somme siano corrette. Per quanto riguarda le spese condominiali relativi ai lavori edili o per il risparmio energetico, si deve fare attenzione alla ripartizione che viene fatta, perché molto spesso non corrisponde al reale contributo. Infine, le spese sanitarie creano sempre dei problemi. In questo caso si devono distinguere due casi. Se ci si è «opposti alla spesa sanitaria» l'Agenzia delle entrate non avrà a disposizione tutti i dati sanitari necessari da inserire nel 730 precompilato (e dunque non ci si può lamentare se non sono presenti scontrini fiscali). Se invece non ci si è opposti, può capitare che alcune spese mediche non siano state inserite o ci siano degli importi errati. Nei casi in cui il contribuente ha trovato degli errori o delle mancanze all'interno del 730 precompilato si può modificare il contenuto del precompilato a partire dal due maggio fino al 23 luglio. Una volta fatte tutte le modifiche del caso si deve inviare il modello virtuale all'Agenzia delle entrate. Attenzione però perché nel caso in cui vengono cambiano i dati inseriti dall'Amministrazione fiscale, la dichiarazione dei redditi potrà essere ricontrollata dagli agenti del fisco. E dunque è sempre meglio avere con sé tutte le ricevute di ciò che si è modificato, nel caso in cui l'Amministrazione ne chiedesse conto. Nel caso in cui, si invia il modello fatto dall'Agenzia delle entrate, si può stare tranquilli che non ci saranno ulteriori controlli. Nel mese di aprile ci sono però altre scadenze da rispettare: la richiesta per aderire al «saldo e stralcio», alla «rottamazione ter» e la scadenza dell'esterometro (fattura elettronica estera). Per il «Saldo e stralcio» e la «rottamazione ter» si può richiedere il prospetto informativo, per sapere quali debiti rientrano nell'ambito applicativo della norma, entro le 9.00 del 29 aprile 2019, in area pubblica, oppure, tramite la propria area privata, si ha tempo fino alle 23.59 del 30 aprile. La domanda dovrà essere trasmessa entro le 23.00 del 30 aprile in area pubblica e fino alle 23.59 del 30 aprile se si invia la pratica accedendo all'area riservata dell'utente. Una volta inviata la domanda, si riceverà una mail dove si avverte il contribuente che la pratica è stata presa in carico. Se la richiesta andrà a buon fine si riceverà una seconda mail dove si potrà scaricare il prospetto informativo entro le successive 72 ore. Infine l'esterometro vede la sua ultima data di invio all'Agenzia delle entrate il 30 aprile. Le aziende italiane che lavorano con società all'estero devono comunicare all'Amministrazione fiscale l'Iva transfrontaliera e dal 2019 lo fanno attraverso l'esterometro.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/guida-per-correggere-gli-errori-del-730-2635361328.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="la-rottamazione-ter-e-rivolta-ai-cittadini-e-alle-imprese-a-prescindere-dal-reddito" data-post-id="2635361328" data-published-at="1758064574" data-use-pagination="False"> La rottamazione ter è rivolta ai cittadini e alle imprese, a prescindere dal reddito Saldo e stralcio e rottamazione ter si riferiscono a soggetti e a carichi fiscali diversi. Con la definizione agevolata (rottamazione ter) si possono rottamare tutte le cartelle esattoriali, affidate all'agente di riscossione nel periodo 2000 - 31 dicembre 2017. Se il carico è riferito al 2018 o non è stato ancora affidato all'agente di riscossione non si può accedere alla rottamazione ter. Se la domanda viene accolta il contribuente dovrà pagare l'importo totale della cartella senza interessi e sanzioni. Il pagamento potrà avvenire in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2019 o fino a un massimo di 18 rate consecutive con scadenze fissate dall'Agenzia delle entrate. La rottamazione ter è rivolta ai cittadini e a imprese a prescindere dal reddito.Il Saldo e stralcio delle cartelle dà invece la possibilità di pagare solo una parte del debito, senza sanzioni e interessi. Questa agevolazione è però concessa ai soli cittadini che sono in difficoltà economica. E dunque la percentuale da versare cambierà in base al reddito del nucleo familiare (Isee). Si dovrà pagare il 16% delle somme dovute per chi ha un'Isee fino a 8.500 euro, il 20% se l'Isee oscilla tra gli 8.500,01 e i 12.500 euro, e il 35% se l'Isee è compreso tra 12.500,01 e 20.000 euro. L'importo stralciato potrà essere pagato in un'unica soluzione entro il 30 novembre 2019 oppure attraverso cinque rate consecutive. Potranno essere oggetto di stralcio solo le imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali, a titolo di tributi e i relativi interessi e sanzioni (debiti per omesso versamento Irpef, Iva ecc). Ci sono dunque tre macro differenze tra chi può aderire alla rottamazione ter e chi al saldo e stralcio: i beneficiari, la tipologia di cartelle e la quantità da pagare. I beneficiari: la rottamazione può essere definita da un contribuente o da una società a prescindere dal reddito. Il Saldo e stralcio può invece essere richiesto solo dai cittadini (e non dalle società) che hanno un Isee inferiore a 20.000 euro o che abbiano in atto una procedura di liquidazione del patrimonio. Tipologia di cartelle: si possono rottamare quasi tutte le tipologie di credito, basta che siano comprese tra il 2000 e il 2017 e siano stati affidati all'agente di riscossione. Si possono invece stralciare solo le cartelle che riguardano Irpef e Iva risultanti dalle dichiarazioni annuali e i contributi dovuti alle casse previdenziali di casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi. La fine del debito: nella rottamazione il contribuente paga l'importo integrale senza sanzioni e interessi. Nel saldo e stralcio si paga invece solo una percentuale rispetto all'importo iniziale (16%, 20% e 35%) in base all'Isee familiare.
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Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.