Ancora guai per Bollorè in Africa: quattro manager in carcere per traffico di cocaina

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Ancora guai per Bollorè in Africa: quattro manager in carcere per traffico di cocaina
Vincent Bollorè (Ansa)

Dopo gli scandali per la corruzione in Togo e Guinea, scoppiano nuove grane per la gestione del porto di Accra in Ghana. In Benin i manager di Bolloré Transport and Logistics, che gestisce il porto di Cotonnou, sono stati arrestati dopo il ritrovamento di 145 chilogrammi di polvere bianca in arrivo dal Brasile.

Greggio in cambio di cemento. Il patto «invisibile» Iran-Cina sfida il dominio del dollaro
  • Una forma di «baratto» ad alta tecnologia permette a Teheran e Pechino di aggirare le sanzioni. Grazie a circuiti finanziari ombra, l’energia si paga con le infrastrutture.
  • L’annuncio del ministro persiano dell’Energia: «Così riequilibreremo il sistema energetico». Oggi la domanda supera la produzione, provocando regolari blackout.
  • L’analista Antonio Selvatici: «La quantità di merci e armi che aggirano i paletti americani è enorme. Il Dragone vuole imporre il renminbi negli scambi internazionali. La “Via della Seta” si sta ampliando, coinvolgendo nuovi Paesi».

Lo speciale contiene tre articoli.

La distensione tra Libano e Siria
Joseph Aoun (Ansa)

Tira aria di disgelo tra Siria e Libano. Venerdì, il ministro degli Esteri siriano, Asaad al-Shaibani, ha incontrato a Beirut il presidente libanese, Joseph Aoun. È stata la prima volta che un alto esponente dell’attuale regime di Damasco si è recato in visita in Libano.

  • Il movimento Maga è tutt’altro che monolitico e trova in Trump una sintesi più carismatica che ideologica. Attorno ad esso gravitano altri mondi, dal tecno-utopismo di Thiel alla critica al liberalismo di JD Vance.
  • I dem approvano le epurazioni di chi contesta la narrativa woke. I repubblicani vogliono far tacere chi esprime «odio» per Kirk.
  • L’invio della Guardia nazionale nei centri governati dalla sinistra agita le piazze. In gioco l’equilibrio dei poteri.


Lo speciale contiene tre articoli.

«Desert Queens»: dalla sabbia della Parigi-Dakar all'Eicma
Thierry Sabine (primo da sinistra) e la Yamaha Ténéré alla Dakar 1985. La sua moto sarà tra quelle esposte a Eicma 2025 (Getty Images)

Le più iconiche moto della corsa nata nel 1979 saranno esposte a Milano in occasione dell'edizione 2025 della fiera internazionale delle due ruote in programma dal 6 al 9 novembre.

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