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Il green pass dura 12 mesi ma il vaccino soltanto sei

Il green pass dura 12 mesi ma il vaccino soltanto sei
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Il passaporto sanitario allargato è legge, ma pullula di contraddizioni. La più clamorosa riguarda la scadenza, portata a 12 mesi proprio mentre i dati ci dicono che lo scudo vaccinale sparisce dopo sei. Gli ultrà della sicurezza stanno aumentando i pericoli.

Il green pass per tutti i lavoratori è legge. Il decreto del governo che lo estende a 23 milioni di italiani, rendendolo indispensabile per poter entrare in ufficio, in fabbrica o in negozio, dopo essere stato approvato dal Parlamento e controfirmato dal presidente della Repubblica, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Dunque, dal 15 di ottobre ci si potrà recare al lavoro solo se si dispone del lasciapassare verde, misura già in vigore per professori e operatori sanitari, ma fra 20 giorni anche per tutti i lavoratori. Lasciamo perdere le incongruenze che abbiamo raccontato in queste settimane, a cominciare dall'obbligo richiesto per entrare in un museo (ma non per varcare la soglia di una chiesa), per finire all'incredibile differenza di trattamento sui treni, che prevede il certificato se si viaggia su un convoglio ad alta velocità, ma non se si sale su una carrozza per pendolari. Tuttavia, tralasciando queste assurdità, ce n'è una ancor più incredibile che vi vogliamo raccontare e che per quanto la si giri non trova spiegazione.

Come forse non tutti sanno, con il decreto divenuto legge ieri, il passaporto verde che consente di accedere a bar e ristoranti, ma anche a qualsiasi altro luogo pubblico, da un'iniziale validità di sei mesi è stato portato a 12 mesi. Dunque, dal momento in cui lo si riceve a seguito della vaccinazione si ha via libera per un anno e così si potrà entrare ovunque e anche togliersi la mascherina, che fino a prima dei vaccini costituiva il solo sistema di protezione contro il Covid. Peccato che tutte le ricerche più recenti spieghino che il siero anti coronavirus abbia una durata più breve. Cioè, dopo sei mesi lo scudo offerto dal farmaco diventerebbe meno efficace, fino quasi a scomparire in determinati soggetti. E infatti, in alcuni Paesi in cui la campagna vaccinale è andata più spedita, come per esempio Israele, non solo già si è passati alla terza dose del farmaco, per rinvigorirne gli effetti, ma addirittura si parla di una quarta. Dunque, la domanda viene spontanea: che senso ha allungare la vita del green pass, rendendolo valido per circolare e lavorare fino a 12 mesi, quando il siero rischia di non proteggere più le persone dopo sei mesi? Secondo studi americani, inglesi e israeliani, gli anticorpi non rimangono stabili dal giorno in cui si riceve la seconda dose, ma calano con il passare del tempo fino, in qualche caso, a scomparire. Non solo: in alcuni soggetti gli anticorpi si sviluppano meno che in altri, dunque la copertura vaccinale non è completa e la persona vaccinata non solo rischia di essere contagiata e di trasmettere il virus, soprattutto se è asintomatica, ma addirittura può avere conseguenze serie, per sé e per chi gli sta intorno. In pratica, il green pass rischia di essere uno scudo con un buco grande che lascia passare il Covid. A maggior ragione se, nel momento in cui lo si estende a tutti facendo credere che è la patente per poter circolare indisturbati, ne si allunga la vita. In sostanza, gli italiani potrebbero ritenere di essere protetti quando invece non lo sono. Provate a pensare alle parole pronunciate dal ministro dell'Istruzione quando settimane fa provò a spingere sull'acceleratore per indurre gli studenti a vaccinarsi. Patrizio Bianchi disse che se in classe tutti fossero risultati vaccinati, cioè provvisti di green pass, alunni e professori avrebbero potuto togliersi la mascherina. Ma se gli anticorpi sviluppati non fossero uguali per tutti, se cioè il pezzo di carta con il quadrettino non fosse garanzia di immunità (come non è), che facciamo? Lasciamo che ragazzi e professori si infettino e contagino tutti quanti?

Insomma, a noi pare che la faciloneria con cui si è propagandato il passaporto vaccinale come soluzione di tutti i problemi rischi di essere controproducente, alimentando addirittura un'attenuazione delle misure precauzionali. Siamo troppo pessimisti? Beh, speriamo di avere torto. Per ora incrociamo le dita.

Partita la macchina del fango per coprire le trame sul Colle
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Lo scandalo Garofani è passato senza sortire effetti, almeno al Quirinale. In compenso, ieri si rincorrevano voci (smentite, per ora) su un passo indietro dall’ufficio stampa della Fabi di uno dei partecipanti alla cena.

Non c’è solo il mondo al contrario raccontato dal generale Roberto Vannacci, c’è anche quello delle nostre istituzioni. La storia che stiamo per raccontarvi lo dimostra. Ieri Lettera43, sito di informazione finanziaria fondato da Paolo Madron, ha annunciato che Francesco De Dominicis, responsabile della comunicazione del più importante sindacato dei bancari, la Fabi, è stato costretto al passo indietro. La sua colpa? Essere sospettato di aver passato a questo giornale la chiacchierata senza freni, in un ristorante romano, del consigliere per la Difesa di Sergio Mattarella. Ricordate la vicenda? Francesco Saverio Garofani, segretario del Consiglio supremo di Difesa, in una cena di romanisti s’era lasciato andare, parlando del governo e dell’opposizione, di provvidenziali scossoni che cambiassero gli scenari politici e di quanto fossero inconsistenti gli attuali vertici dell’opposizione.

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Il Papa battezza l’unica vera Europa: quella delle radici giudaico-cristiane
Leone XIV (Ansa)
Appello di Leone agli eurodeputati conservatori: «Si promuova la nostra identità riferendosi alla religione, che ha generato tesori culturali e principi etici essenziali per tutelare la vita dal concepimento alla morte».
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Bollette per famiglie e Pmi: 1 miliardo di tagli
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La bozza del nuovo decreto energia prevede che 4,5 milioni di nuclei riceveranno un contributo straordinario di 55 euro. Circa 750 milioni verranno destinati alle piccole aziende con la riduzione degli oneri di sistema per finanziare le rinnovabili.

Aiuti alle famiglie più bisognose e alle piccole e medie imprese per fronteggiare il pagamento delle bollette della corrente elettrica: lo prevede la bozza del nuovo Dl Bollette, atteso in Consiglio dei ministri entro la fine dell’anno. Il governo stanzia per questi provvedimenti un miliardo di euro. Vediamo il dettaglio: per quel che riguarda le famiglie, il contributo straordinario annuo di 55 euro si somma a quello ordinario per gli aventi diritto, e andrà quindi alle famiglie con Isee non superiore a 15.000 euro e a quelle numerose, con almeno 4 figli, con Isee non superiore a 20.000 euro. Sulla base dei dati relativi agli attuali percettori dei bonus energetici e di quelli relativi ai soggetti che hanno beneficiato nel 2023 di simili misure straordinarie, si stima una platea di beneficiari pari a circa 4,5 milioni di nuclei familiari. Il costo della misura ammonta a circa 250 milioni di euro per il 2026.

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Milano, vertice sulla sicurezza negli stadi tra Lega Serie A e Polizia
Da sinistra: Bruno Migale, Ezio Simonelli, Vittorio Pisani, Luigi De Siervo, Diego Parente e Maurizio Improta
Questa mattina la Lega Serie A ha ricevuto il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, insieme ad altri vertici della Polizia, per un incontro dedicato alla sicurezza negli stadi e alla gestione dell’ordine pubblico. Obiettivo comune: sviluppare strumenti e iniziative per un calcio più sicuro, inclusivo e rispettoso.
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