2021-07-09
Occhio, cadiamo dalla padella Zan alla brace Scalfarotto
Ivan Scalfarotto (Getty images)
Una tattica di manipolazione prevede un poliziotto affabile che arriva dopo uno cattivo. L'esponente di Iv pare avere quel ruolo. E certi insulti sembrano pensati a tal fine...Le tecniche di manipolazione mentale violenta ed estrema si sono chiamate in passato brain washing, lavaggio del cervello, termine improprio perché il lavaggio in genere è una bella cosa, non si aggiunge niente, non si sostituisce nulla, si leva solo lo sporco e si riporta alla purezza originaria. Nella sua violenta volgarità è più adatto il moderno termine mindfucking, fottere la mente. La manipolazione non purifica, penetra, senza gentilezza e con brutalità, ed è corretto che ci sia anche una valenza sessuale perché una grossa fetta della popolazione, i nati servi, prova un certo marcio piacere a subire manipolazioni mentali. I nati servi sono terrorizzati dalla libertà, hanno bisogno di qualcuno che dica loro cosa è bene e cosa è male e chi sono i reprobi da azzannare. Il mindfucking è il fiore all'occhiello della psicologia del ventesimo secolo, che è il secolo delle negazione di Dio. Il frutto proibito dell'albero proibito nel giardino dell'Eden rappresenta il diritto solo di Dio di stabilire cosa è bene e cosa è male. L'uomo se lo arroga. Dio è sostituito nelle due religioni atee messianiche del XX secolo, comunismo e nazismo, da nuovi Messia, Lenin, Stalin Hitler, Mao , Pol Pot, e poi è sostituito dalla laicità, nuovo dio, nel laicismo capitalista e liberista. Una delle più antiche, efficaci e potenti tecniche per manipolare le coscienze è il vecchio trucco del poliziotto buono e poliziotto cattivo, un trucco geniale con cui ora il popolo italiano inghiottirà l'orrido ddl che impone per legge la omolatria, l'adorazione dello stile di vita cosiddetto omosessuale, distrugge la libertà di parola e sposta fiumi di denaro verso la lobby (L)gbt, (lo scrivo così perché le lesbiche se ne sono già andate sbattendo la porta), poche centinaia di persone non elette da nessuno, che non hanno mai superato nessun concorso, che avranno in mano fiumi di denaro pubblico e possibilità di assumere con denaro pubblico. Si tratta di una lobby che le persone cosiddette lesbiche rifiutano e che rifiuta la stragrande maggioranza delle persone cosiddette omosessuali a cominciare dal gruppo degli Omosessuali di destra di Umberto La Morgia, dallo scrittore Giorgio Ponte, dal politico e scrittore Antonino Spirlì, che dichiarano che l'omosessualità deve restare un fatto privato. Spirlì afferma che se avesse un figlio che partecipa a un Pride dove si irride la religione lo prenderebbe a calci con gli scarponi anfibi. Una domanda: una persona non gay avrebbe potuto pronunciare questa frase e sopravvivere? Dolce e Gabbana hanno avuto i guai loro per aver avuto perplessità sul matrimonio tra persone dello stesso sesso fiore all'occhiello dei movimenti (L)gbt che quindi non rappresentano nessuno salvo sé stessi e avranno denaro e potere a dismisura. Il ddl Zan, estremo, assurdo, improponibile, giuridicamente insensato è il poliziotto cattivo. Un mucchio di anime candide però si è scritta la parola Zan sul palmo della mano e questo mostriciattolo giuridico pieno di fiele e di odio è addirittura passato alla Camera dei deputati. Prendiamo atto quindi che i deputati sono anime talmente candide da non essersi resi conto di star votando un ddl che viola le più elementari regole del diritto e anche il Concordato. Le mie più vive congratulazioni. Diceva il giudice Borsellino: l'unica arma che abbiamo è la matita con cui facciamo la X sulla scheda elettorale. Occorre dire che il popolo italiano ha uno spettacolare talento a puntare quell'unica arma contro sé stesso, a votare gente che lo odia, che vuole sempre «educarlo» a cinghiate, che ritiene sia un'immorale cafonata fare i suoi interessi, e che ritiene sia una spettacolare forma di etica prenderlo a calci, gente che lo ha rinchiuso agli arresti domiciliari lasciando le frontiere oscenamente spalancate. Il popolo italiano ha eletto alla Camera gente che non vede l'ora di consegnare la sua più elementare libertà di parola a un gruppo di poche centinaia di persone non elette da nessuno, e che non risponde a nessuno, un gruppo che il suo stesso fondatore Angelo Pezzana ha orgogliosamente definito lobby. Grazie ragazzi.Ora il Vaticano ha fatto sentire la sua timida voce e l'ineffabile Renzi Matteo ha affossato il progetto che nel crollo si trascina dietro il suo più magnifico estimatore Enrico Stai Sereno.A questo punto l'altro obbrobrio giuridico che è il ddl Scalfarotto, poliziotto buono: se paragonato al ddl Zan brilla e scintilla di liberalità e intelligenza. La tecnica poliziotto cattivo/poliziotto buono è un caposaldo del mindfucking perché dà l'illusione che ci sia un debito. Abbiamo ceduto sul ddl Zan, talmente buono da essere approvato alla Camera, talmente grandioso da essere sostenuto dalla meglio gioventù e dalla meglio società civile, tutti con la parola Zan scritta sul palmo della mano, talmente necessario da essere sponsorizzato dagli ormai dolenti coniugi Federico Lucia e Chiara Ferragni, mica oserete discutere sul ddl Scalfarotto? Deve passare all'unanimità.Noi cafoni bifolchi sporchi brutti e cattivi dal basso del nostro eterno complottismo abbiamo la dannata impressione di una manovra genialmente creata a tavolino, intervento vaticano incluso. Il ddl Scalfarotto, già atterrato in passato in quanto inutile e liberticida, ora si presenta come l'unica possibilità per la nazione di non essere accusata del crimine più atroce che esista, l'omofobia. Mancava una pennellata: il vittimismo.Siamo un'epoca vittimistica, l'apogeo del piagnisteo, la mistica del pianto. Per ammantare il tutto di ulteriore luce occorrevano un po' di insulti. I militanti (L)gbt, stanno pesantemente insultando Scalfarotto, una prova meravigliosa della delicatezza della loro maniera di fare. Gli insulti sono una pallida imitazione di quelli che ricevo io, ma sono stati trovati impressionanti. Quando ho fatto la sentinella in piedi a Torino siamo stati circondati da energumeni, uno in bikini, che ci hanno latrato in faccia crasi squisite come «Lotta anale al capitale» e altre non ripetibili. Quando ho fatto l'imputato in surreali processi che si svolgono in aule sui cui muri è scritta la bizzarra frase «La legge è uguale per tutti», il pm mi ha domandato con tono inquisitorio se ero mai stata sentinella in piedi o se avevo mai fatto parte dell'Azione cattolica e il giudice le ha ritenute domande lecite. Ora Scalfarotto è povera vittima, ma non bastava. Occorreva anche la prova che l'omofobia esiste, e dato che l'omofobia non c'è, c'è stato bisogno di qualcuno che ne fornisse la prova. La paglia corta deve averla tirata, questa è l'impressione, Rosamaria Sorge esponente piddina, che ha scritto una frase irripetibile, che non riporto perché mi dà la nausea. Nessuno può essere così sprovveduto, nessuno può essere così volgare. Noi brutti, sporchi, complottisti e cattivi cominciamo a sospettare che la frase sia costruita e voluta. Se questo fosse vero costerebbe la carriera politica alla Sorge, ma in cambio le daranno altro. Scrivendo una frase irripetibile ha fornito la necessità di una legge che uccida definitivamente la nostra libertà e la nostra storia. Dei geni.Italia stai serena.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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