2023-11-01
Gravina, dopo la figlia di Giorgetti, assume anche Tajani junior in Figc
Il presidente, nel mirino di Lega e Fdi, lo ha scelto per occuparsi dell’Europeo 2032.Sotto attacco di Lega e Fratelli d’Italia, che la bombardano dallo scoppio dello scandalo scommesse nel calcio, nella Figc di Gabriele Gravina si registrano nuove assunzioni sensibili alla politica. Questa volta, come ha riportato il sito Storie & Sport, è stato assunto Filippo Tajani, figlio del ministro degli Esteri Antonio. Del resto il presidente della Figc vanta una rete di relazioni a 360°, dalla politica allo spettacolo, dalla magistratura fino al comparto sicurezza. Basta guardare un video che circola in questi giorni su Facebook. È del 22 ottobre scorso. Al tavolo di un ristorante romano si possono vedere Gravina, il cantante Renato Zero, il numero uno del Monza Adriano Galliani, l’ex comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana e persino il conduttore televisivo Gigi Marzullo mentre sventolano i tovaglioli cantando I migliori anni della nostra vita. Nonostante la Lega del vicepremier Matteo Salvini chieda da tempo le dimissioni di Gravina, la situazione interna alla Federazione non sembra essere cambiata di un millimetro. «È sempre più necessario, per rispetto di milioni di appassionati e in particolare dei più giovani, un radicale cambiamento a partire dalle dimissioni del presidente Gravina», spiegava in una nota il partito di Via Bellerio. Lui aveva risposto che l’autonomia dello sport doveva essere rispettata. E poi ha aggiunto nei giorni scorsi che «questa Federazione è stata la più efficiente da quando esiste la Figc». Parole che non hanno convinto la Lega, con il senatore Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama, che gli ha ricordato i guadagni superiori a quelli del premier Giorgia Meloni: «È vero che ha proposto lui stesso di aumentare il proprio stipendio che si somma a quello percepito dall’Uefa?». Anche la nomina di Giuseppe Chiné a capo della Procura federale nel 2019 - quando il magistrato e consigliere di Stato era capo di gabinetto del Mef di Daniele Franco - è stata l’ennesima prova della forte alleanza tra la Figc di Gravina e la politica italiana. E se da un lato la Lega attacca il presidente, dall’altro lato alcuni parenti di esponenti del governo Meloni trovano appunto posto dentro la Figc. Un anno e mezzo fa, durante il governo di Mario Draghi, era già stata infatti arruolata Marta Giorgetti, figlia del politico della Lega Giancarlo, oggi ministro dell’Economia. Arrivata per uno stage al Club Italia, ora vanta un contratto a tempo determinato. Ma sempre ieri Storie & Sport segnalava appunto l’assunzione di Filippo Tajani, il figlio del vice premier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio. Tajani jr, 30 anni, una carriera da procuratore nel calcio che non è ancora decollata, è stato arruolato nel comitato Euro 2032, un ufficio che al momento non ha ancora una propria ufficialità, ma che si occupa dell’Europeo che tra meno di nove anni l’Italia organizzerà con la Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Ad assumerlo è stato il responsabile area marketing e diritti televisivi Giovanni Valentini, figlio di Antonello, ex storico dirigente Figc in forza sin dai tempi di Antonio Matarrese. Nel frattempo si preparano nuove nomine. Alla presidenza del Covisoc, la commissione di Vigilanza sulle società di calcio professionistiche dove ora siede Paolo Boccardelli, dovrebbe arrivare Germana Panzironi, già giudice del Tar, tribunale che si confronta spesso con la Procura federale della Figc.
Roberto Cingolani, ad e direttore generale di Leonardo (Imagoeconomica)
Ecco #DimmiLaVerità del 20 novembre 2025. Con la nostra Flaminia Camilletti riflettiamo sul fatto che Francesco Saverio Garofani dovrebbe dimettersi dopo lo scandalo del Quirinale.
Il caso Garofani non si sgonfia, anzi esplode. Belpietro ricostruisce come la notizia sia stata verificata e confermata dallo stesso consigliere del Quirinale, mentre parte della stampa tenta di minimizzare e attaccare chi l’ha pubblicata. Padellaro, da sinistra, lo riconosce: è una notizia vera e grave. E allora la domanda resta una: com’è possibile che un uomo così vicino al Colle parli apertamente di scossoni politici e listoni anti-Meloni?
La sede olandese di Nexperia (Getty Images)