2021-01-22
Berlusconi: «Governo nocivo al Paese, Renzi vada avanti»
Silvio Berlusconi (M.Insabato/ Getty Images)
Il leader di Forza Italia: «Questa crisi è pericolosa e va risolta in fretta con un altro esecutivo o con il voto. Non entreremo mai in maggioranza e non vedo la disponibilità dei partiti per un'ipotesi Draghi. Chi di noi ha dato la fiducia ha fatto un grave sbaglio».Presidente Berlusconi, la crisi di governo ha ribadito la compattezza del centrodestra; Forza Italia non supporterà mai il governo Conte?«Non vedo come potrebbe accadere. Il governo Conte è espressione di forze politiche incompatibili con noi e del resto non ha ottenuto risultati soddisfacenti, tanto è vero che lo stesso presidente del Consiglio ha parlato più volte in questi giorni della necessità di una svolta, di un cambio di passo. Come sarebbe possibile una svolta con gli stessi partiti, le stesse idee, le stesse persone che hanno governato finora?».Tre suoi parlamentari hanno cambiato casacca nel momento decisivo. Come commenta la faccenda? «Con stupore. Non me l'aspettavo e non capisco. Per cultura sono abituato a rispettare le scelte delle persone, ma in questo caso credo abbiano commesso un grave errore. Una scelta senza prospettive, ma soprattutto incoerente con la loro e la nostra storia. Devo però precisare una cosa: leggo ricostruzioni giornalistiche fantasiose secondo le quali Forza Italia nel centrodestra sarebbe stata messa sotto accusa per quanto è successo. Ovviamente non è andata così, del resto se fosse accaduto non lo avrei certamente tollerato. Ma per fortuna non è questo il modo nel quale ci relazioniamo fra alleati leali. In compenso saluto con soddisfazione l'adesione a Forza Italia della deputata Veronica Giannone (in arrivo dal gruppo Misto, ndr) che ha scelto di essere dei nostri non per una poltrona, ma per combattere la sua e la nostra battaglia per una giustizia giusta anche per i minori». In Senato il premier si è salvato grazie ai «responsabili», che quando aiutarono il suo esecutivo furono definiti «traditori». Il Conte 2 bis (già un accrocchio nel nome) durerà o è disegnato sulla sabbia?«Mi scusi, ma devo respingere questo accostamento. Il nostro governo nel 2011 era espressione diretta della maggioranza scelta dagli elettori alle urne. Fu l'ultimo governo indicato dagli italiani e non da manovre di palazzo. La manovra di palazzo la organizzarono invece Gianfranco Fini e i parlamentari a lui vicini, che - eletti nel Pdl - tentarono di fare un ribaltone per consegnare il potere alla sinistra. I “responsabili" di allora mantennero in vita un governo rispettoso del risultato elettorale. Il governo Conte al contrario nasce da forze politiche che alle urne si erano combattute ferocemente e che le elezioni le avevano perse. Ricordo a me stesso che a vincere alle urne a marzo 2018 fu il centrodestra unito, secondo il Rosatellum, e che a perderle furono tanto il Movimento 5 stelle che il Pd».Da sovranista a globalista, da populista a europeista dell'ultima ora. Come giudica il trasformismo di Conte?«Il presidente Conte è molto abile nel cogliere il momento. Ma questo giova alla sua sopravvivenza politica, non al Paese».Abbracciando Clemente Mastella, il Movimento 5 stelle si è fatto casta. Da «uno vale uno» è passato a «l'uno vale l'altro»?«Preferirei spersonalizzare la questione. Il Movimento 5 stelle sta dimostrando quello che abbiamo detto fin dalla campagna elettorale: non hanno valori fondanti, non hanno una cultura politica e quindi rimane loro solo la gestione del potere, senza prospettive». Ha avuto ragione o torto Matteo Renzi a far saltare il banco solo a metà?«Renzi si è ritirato dal governo che lui stesso si era vantato di aver fatto nascere un anno fa. Ha aperto una crisi politica ma fin qui non ha potuto o voluto andare fino in fondo. Se al Senato Italia viva avesse votato no alla fiducia, il governo Conte non esisterebbe più. Credo che questa crisi sia davvero pericolosa e vada risolta molto in fretta o con un governo di segno diverso oppure con le elezioni, secondo ciò che il presidente della Repubblica riterrà più opportuno».Presidente, è il suo «Fate presto»? «L'Italia non può permettersi la paralisi. Il piano di vaccinazione di massa di Arcuri non decolla, l'economia va sempre peggio e siamo in ritardo con il Recovery plan. Renzi, che dice spesso cose giuste, ha ancora l'occasione, fin dai prossimi passaggi parlamentari, di trarne le conseguenze». Il futuro partito di Conte affollerebbe ancora di più il centro, oppure il premier è destinato a diventare organico al Pd? «Sinceramente non le so rispondere, il presidente Conte ha una buona popolarità personale che non è affatto detto si trasformi in consenso per una forza politica. In ogni caso non capisco come potrebbe occupare il centro chi ha guidato prima un governo M5s-Lega e poi un governo M5s-Pd. Tutte forze che non si definiscono certo di centro». Il governo di minoranza è battezzato dal capo dello Stato. Ma nel maggio 2018, quando fu il centrodestra a chiedere a Mattarella di poter trovare i numeri in Aula, lui disse no. L'arbitro fa il tifo?«Ho la massima fiducia e il massimo rispetto per le decisioni del capo dello Stato, che non mi permetto quindi di commentare».Perché il centrodestra si è schierato per il voto e non ha proposto un governo del presidente con Mario Draghi premier? «Mi pare che nessun partito si sia detto disponibile a una soluzione di unità nazionale, quindi perché parlare di ipotesi astratte?». C'era un mantra nell'aria: «Non si può votare con la pandemia». Ma negli Stati Uniti si è votato e in Olanda si voterà in marzo.«Su questo credo che solo le autorità sanitarie possano dare un'indicazione utile e che starà ancora una volta alla saggezza del presidente della Repubblica contemperare le esigenze della salute degli italiani e quelle della democrazia. Personalmente temo soprattutto che la campagna elettorale determini una paralisi delle decisioni politiche che l'Italia nell'emergenza non può permettersi. Ma forse una paralisi di due mesi fa meno danni di una paralisi di due anni, determinata da una maggioranza che non fosse in grado di governare».Al di là degli spot di Conte, dopo un anno di zone rosse la situazione è pesante, il commercio è in ginocchio (in Lombardia persi 1,2 miliardi in tre settimane), i ristori non arrivano. C'è il rischio di allarme sociale?«C'è un rischio davvero drammatico. Mai come in questi giorni salta agli occhi la distanza fra una classe dirigente concentrata sui propri problemi, calcoli o interessi e la sofferenza degli italiani. Sofferenza di chi è malato, sofferenza di chi sta perdendo il lavoro, l'azienda, i risparmi, l'attività frutto dei sacrifici di una vita. Per loro Forza Italia ha mantenuto e mantiene un atteggiamento responsabile, votando anche mercoledì in Parlamento lo scostamento di bilancio che serve per dare qualche aiuto alle categorie in difficoltà. Senza il nostro voto, la maggioranza da sola non sarebbe stata in grado di approvarlo».Aiutare il Paese è la priorità assoluta. «Con questo stesso spirito costruttivo abbiamo predisposto un piano ambizioso per l'utilizzo del Recovery plan pensando al rilancio del Paese e al futuro delle nuove generazioni. E sempre con questo atteggiamento proporremo una revisione del piano vaccini, come ho già avuto modo di argomentare, sul modello israeliano. Di questo dovremmo parlare, non degli spostamenti di qualche senatore». Da milanese ha certamente uno sguardo sulla campagna elettorale. Che profilo deve avere il candidato il centrodestra per battere il sindaco Sala? «Stiamo valutando diversi nomi, tutti di grande valore. Con i nostri alleati, offriremo a Milano e alle altre città al voto candidati sindaci vincenti e di grande spessore. L'appartenenza di partito non conta».