2024-05-21
Accordo nel governo sul Salva casa. S’incaglia invece la norma pro Sala
Il testo, voluto da Salvini, che sana piccole difformità entrerà nel cdm di venerdì. Ok di Fi: «Stiamo andando nella giusta direzione». Resta congelato l’intervento per sbloccare i cantieri fermati a Milano dalla Procura.A giorni (era stato annunciato per mercoledì, ma dovrebbe slittare a venerdì) in cdm arriverà il decreto Salva casa che contiene norme per sanare difformità interne ed esterne delle abitazioni come i soppalchi, l’ampliamento di balconi, finestre, muri in cartongesso e poco altro. Incerta sembra invece la sorte della norma Salva Milano che ha come obiettivo sanare le posizioni pregresse relative ai cantieri bloccati dalla Procura che potrebbero però andare a pregiudicare gli investimenti immobiliari nel capoluogo lombardo. Si tratta infatti di tutti quegli edifici che sono stati costruiti in base a una segnalazione certificata d’inizio attività e trattati dagli uffici urbanistici milanesi come demolizioni e ricostruzioni. Per la Procura invece, la costruzione dei nuovi edifici richiedeva il rilascio di un vero e proprio permesso con il relativo piano dei servizi. Da parte sua il Comune di Milano ha sempre difeso la propria interpretazione normativa, ma il proliferare di inchieste ha fatto emergere la necessità di una soluzione politica per sbloccare i cantieri. La norma Salva Milano potrebbe però non approdare in cdm. Più probabile invece che sia inserita in fase di conversione del provvedimento. Per quanto riguarda la questione casa e sistemazione delle irregolarità, la maggioranza è compatta e il testo arriverà senza tensioni in cdm. Anche Forza Italia, da sempre attenta al tema del mattone, è d’accordo con le misure: «Vedremo il testo definitivo, ma mi pare si stia andando nella giusta direzione», ha sottolineato ieri il vicepremier e ministro Antonio Tajani. Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, a margine di un evento a Bologna sulle infrastrutture ha specificato, in merito alle misure del decreto, che il piano casa «non è un condono», e che le norme inserite riguardano «piccole irregolarità interne all’interno delle mura degli italiani. Quindi se uno si è fatto la villa abusiva con piscina in riva al mare o al fiume, no. Se uno si è trovato un immobile con la cameretta di 8 metri quadrati, con il bagnetto o la grondaia fatta negli anni Ottanta che non riesce a regolarizzare o vendere, viene sanato e regolarizzato». Il testo contiene infatti norme che permettono di sanare piccole difformità tali da non andare a incidere sulla struttura dell’edificio. E dunque ok a: sottotetti, spostamento di tramezzi, soppalchi, finestre più ampie rispetto al progetto, muri in cartongesso tirati su nel corso degli anni e la chiusura di balconi con verande. In questo caso è prevista la regolarizzazione con il pagamento di una sanzione, visto che «la maggioranza delle case degli italiani ha piccoli problemi interni: il bagnetto, la finestra, la veranda, il soppalco. Milioni di case di italiani sono bloccate dalla burocrazia, il nostro obiettivo è sanare queste piccole irregolarità interne», spiega Salvini. Restano quindi esclusi dalla possibilità di sanatoria tutte quelle modifiche fatte senza chiedere permessi e che hanno modificato sostanzialmente la struttura originaria dell’edificio rispetto al progetto. Altro capitolo, gli edifici realizzati alla fine degli anni Settanta. In questo caso l’obiettivo è permettere la regolarizzazione di alcune difformità che però sono legate a un modo di fare del passato, dove il progetto e la successiva realizzazione dell’abitazione potevano anche non essere perfettamente congrui. Il decreto punta infatti a dare la possibilità di sanare tutte quelle difformità di natura formale dove la rappresentazione nel progetto approvato non corrisponde pienamente alla realizzazione finale, visto che in corso di costruzione sono state apportate delle modifiche. Prima del 1977 era infatti possibile operare in questo modo senza che la discordanza tra il prima e il dopo si configurasse come non legale. Stessa dinamica per le discrepanze interne che presentano diversi edifici rispetto al piano originale. Prima infatti era possibile procedere alla costruzione di un edificio senza che si dichiarassero con precisione le planimetrie. Questo comportava la possibile realizzazione di case che non corrispondevano, alla fine, al piano originale (esempio: la presenza di elementi architettonici non strutturali). Sarà quindi possibile sanare questo genere di difformità pagando una sanzione. Anche in questo caso, la modifica da regolarizzare non deve riguardare elementi strutturali dell’abitazione. Il decreto Salva casa dovrebbe infine intervenire anche sull’attuale norma della doppia conformità. Al momento questa prevede che si dimostri all’amministrazione competente che l’intervento che si vuole sanare sia conforme alle normative urbanistico-edilizie sia al momento in cui sono stati eseguiti i lavori, sia all’atto della presentazione della richiesta di sanatoria. È una norma particolarmente restrittiva su cui Salvini vorrebbe intervenire per allargare le maglie. In ogni caso non si renderà possibile regolarizzare posizioni di immobili che sono stati costruiti in zone dove non si poteva edificare.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.