2025-04-24
Giordania, al bando i Fratelli musulmani
Abdallah e Rania di Giordania (Getty images)
Il ministro degli Interni ha definito l’associazione illegale e ne ha vietato le attività nell’intero Paese. Ordinato anche il sequestro di tutti i beni del gruppo. In Palestina Abu Mazen esorta Hamas a consegnare a Israele gli ultimi ostaggi detenuti a Gaza.Ieri mattina il ministro degli Interni del Regno di Giordania Mazen al-Faraya ha annunciato l’immediata applicazione di misure legali contro la già disciolta Fratellanza Musulmana, etichettandola come associazione illegale e vietandone le attività in tutto il Paese. In una conferenza stampa, Faraya ha dichiarato: «Qualsiasi attività condotta sotto il nome della Fratellanza viola la legge e sarà perseguita legalmente». Ha inoltre confermato di aver ordinato di sequestrare tutti i beni mobili e immobili del gruppo, in conformità con le sentenze giudiziarie. Faraya ha sottolineato che l’affiliazione al gruppo o la promozione delle sue idee in qualsiasi forma è severamente vietata e soggetta a conseguenze legali. Ha inoltre annunciato la chiusura di tutti gli uffici e i locali utilizzati dalla Fratellanza Musulmana anche se condivisi con altre entità, sottolineando che qualsiasi utilizzo del genere costituirebbe una violazione della legge. Il ministro ha anche diffidato «i gruppi politici, i mezzi di informazione, le organizzazioni della società civile, gli utenti dei social media e altre entità dal partecipare o pubblicare contenuti relativi al gruppo sciolto o a una qualsiasi delle sue sedi o organismi affiliati, pena la pena di legge». Faraya ha inoltre affermato che saranno intraprese azioni legali contro qualsiasi individuo o entità che risulti coinvolto in attività criminali legate al gruppo, sulla base dei risultati delle indagini giudiziarie in corso. Ha rivelato che la stessa notte in cui la settimana scorsa sono iniziate le operazioni i membri della Fratellanza hanno tentato di distruggere alcuni documenti dai loro uffici nel tentativo di nascondere le loro attività e affiliazioni sospette. Il ministro degli Interni giordano ha poi spiegato che, in seguito alle rivelazioni della scorsa settimana sulle minacce alla sicurezza nazionale, le autorità hanno scoperto un magazzino dove si fabbricavano e si collaudavano esplosivi. I segnali che la confraternita sarebbe stata bandita definitivamente c’erano già da tempo, ma la conferma è arrivata martedì scorso con l’arresto di 16 persone legate alla Fratellanza Musulmana, accusate di aver pianificato attacchi contro obiettivi all’interno del regno utilizzando razzi e droni. Secondo le autorità, almeno un razzo era già pronto per il lancio, nell’ambito di un’operazione sotto il monitoraggio dei servizi di sicurezza fin dal 2021. A capo della cellula c’è un uomo residente in Libano che avrebbe anche addestrato alcuni membri del gruppo. Le indagini confermano che formazione e finanziamenti agli arrestati sono avvenuti proprio in territorio libanese. Hamas e la Fratellanza Musulmana sono stati più volte indicati come fomentatori di proteste antigovernative in Giordania, soprattutto nel contesto della guerra a Gaza scoppiata dopo l’attacco del 7 ottobre 2023. Il Regno hashemita, storico alleato degli Stati Uniti, ospita una vasta comunità palestinese. Secondo alcuni analisti, tale presenza potrebbe aumentare sensibilmente qualora si concretizzasse il piano promosso da Donald Trump, che prevede il trasferimento temporaneo dei palestinesi della Striscia di Gaza verso la Giordania e l’Egitto durante la fase di ricostruzione ma dopo quanto accadutop ieri l’ipotesi è piu’ remota che mai. Tra i nomi di rilievo finiti in manette già la scorsa settimana figura anche Khaled Walid al-Juhani, capogruppo del Fronte d’azione islamico alla Camera dei Rappresentanti. In passato, al-Juhani era stato fermato per aver preso parte a proteste contro l’offensiva israeliana su Gaza e, successivamente, per reati informatici. Anche il fratello Hamza era stato arrestato in concomitanza con le elezioni parlamentari. Il Fronte d’azione islamico, fondato nel 1992 come braccio politico della Fratellanza Musulmana, è oggi la principale forza di opposizione in Giordania. E proprio ieri i Fratelli musulmani hanno espresso «le loro condoglianze e simpatia per la morte di papa Francesco», che secondo l’organizzazione «aveva posizioni di rilievo per sostenere la pace e la convivenza tra le religioni».Qualcosa contro i Fratelli musulmani si muove anche nella Siria di Mohammed al-Jolani/al-Sharaa dove sono stati arrestati due alti esponenti della Jihad Islamica palestinese, la seconda formazione armata più rilevante nella Striscia di Gaza, coinvolta negli attacchi contro Israele del 7 ottobre 2023. Si tratta di Khaled Khaled, responsabile dell’organizzazione in territorio siriano, e Yasser al-Zafari, un altro membro di spicco del gruppo. Da segnalare sempre nella giornata di ieri l’affondo durissimo del presidente palestinese Abu Mazen che ha esortato Hamas a consegnare gli ostaggi di Gaza definendolo il principale fattore che alimenta gli attacchi israeliani sul territorio. «Consegnateci ciò che avete e tirateci fuori da questa situazione. Ogni giorno ci sono centinaia di morti. Perché? Figli di cani non date a Israele una scusa per continuare». Oramai i principali sostenitori di Hamas e dei Fratelli Musulmani sembrano essere rimasti solo i gruppi filopalestinesi, che da oltre un anno avvelenano le piazze e i social network con la loro narrativa.