2021-01-07
Giallo sui dati della mortalità in Italia. Nel report europeo manca il Belpaese
Nell'ultimo bollettino di Euromomo, la piattaforma che monitora i decessi complessivi in tutto il continente, non c'è traccia dei nostri numeri. Eppure aggiornare e seguire quell'indice è cruciale nella lotta al Covid.Giallo sui dati della mortalità in Italia. Il nostro Paese, infatti, è sparito dai radar di Euromomo, piattaforma che monitora l'andamento dell'eccesso di mortalità in tutta Europa. Nell'ultimo bollettino emesso dallo Statens serum institut, l'istituto di ricerca danese che si occupa di curare il progetto, dell'Italia semplicemente non c'è traccia. Un'assenza non trascurabile, dal momento che oltre a essere il terzo Paese per numero di abitanti nell'Ue, dopo Germania e Francia, il nostro è finora quello che ha fatto registrare il maggior numero di morti per Covid dall'inizio della pandemia. Ma come funziona Euromomo? Prima importante premessa: la piattaforma raccoglie i dati relativi alla totalità dei decessi, e non solo quelli legati al coronavirus. Il risultato finale, vale a dire l'eccesso di mortalità, rappresenta il dato chiave per comprendere l'impatto di un evento sanitario rilevante come l'attuale pandemia. Considerare questa informazione in luogo della letalità specifica richiede senza dubbio un lasso maggiore di tempo, ma permette di allargare il campo e comprendere meglio il fenomeno in corso. Facciamo due esempi. Nel primo caso, il Covid provoca un eccesso di mortalità, e la relativa pressione sul sistema ospedaliero (reparti pieni, lunghe liste d'attesa, mancanza di personale, etc.) genera indirettamente un aumento dei decessi non correlati a questa patologia. Nel secondo, pur verificandosi un eccesso di mortalità per Covid, la buona organizzazione della sanità (posti letto sufficienti, piano pandemico aggiornato, campagna vaccinale efficiente, etc.) e l'utilizzo corretto dei dispositivi di protezione «tamponano» gli effetti negativi del coronavirus. Ovviamente si tratta di semplificazioni, che però aiutano a comprendere come due sistemi possano reagire in maniera completamente differente in seguito al verificarsi di un'emergenza sanitaria. Solo l'eccesso di mortalità, al netto della gravità della malattia, sarà in grado di rivelare dunque il vero impatto del Covid su un determinato Paese.«La mortalità è un indicatore fondamentale della salute», si legge sul sito della piattaforma, «e in presenza di nuove malattie o minacce legate alle pandemia (come l'influenza e la Sars) le persone che hanno il potere di prendere delle decisioni necessitano delle informazioni per stimare la gravità del problema e approntare le iniziative da mettere in atto come parte di un'effettiva risposta per la tutela della salute pubblica». Parole che rendono l'idea della fondamentale importanza del monitoraggio svolto da Euromomo. Se la piattaforma non viene alimentata costantemente e correttamente, come accaduto a seguito della mancata trasmissione dei dati italiani, si ottiene un'informazione «sballata», in base alla quale si potrebbero compiere scelte errate in campo sanitario. Non è dato sapere perché il nostro Paese abbia omesso di trasmettere le informazioni sulla mortalità. Cercando in rete non è stato possibile rintracciare alcuna comunicazione ufficiale in merito. Per capire le motivazioni abbiamo scritto ieri sia al Dipartimento di epidemiologia (Dep) del servizio sanitario regionale della Regione Lazio, la struttura incaricata di inviare i dati, sia ai referenti del Statens Serum Institut. Complice forse la giornata festiva, in entrambi i casi non abbiamo ricevuto risposta. Possiamo dunque solo formulare delle ipotesi. Forse una parte della soluzione è contenuta nel bollettino della settimana numero 52, l'ultimo disponibile sul sito della piattaforma: «Questa settimana mancano i dati relativi ad alcuni Paesi a causa delle festività natalizie e di capodanno». Su Twitter, un utente ha postato lo screenshot di una email nella quale uno dei referenti del Dep Lazio comunica che «i dati torneranno disponibili con la release di questa settimana». Purtroppo, non è stato possibile verificare l'autenticità di questo messaggio.Certo, curioso che in Lombardia l'assessore alla Salute Giulio Gallera sia stato messo alla gogna per aver giustificato il ritardo nella somministrazione dei vaccini - poi prontamente recuperato con l'accelerazione di questi ultimi giorni - con la coincidenza delle (sacrosante) ferie del personale medico. Ma questa è un'altra storia, potrà obiettare qualcuno. Occorre forse chiedersi come mai 23 Paesi, sui 27 che contribuiscono al database di Euromomo, abbiano regolarmente inviato le informazioni in loro possesso, e noi invece no. Fa pensare anche il fatto che i bollettini settimanali del Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), elaborati sembri dal Dep Lazio, siano fermi alla settimana numero 50, quella che va dal 9 al 15 dicembre 2020. Dopo quella data, più nulla. Con tutta probabilità, lo stop degli aggiornamenti Sismg e l'omessa contribuzione a Euromomo sono in qualche modo collegati. Non ci rimane che attendere una risposta dai responsabili del Dep Lazio per comprendere il motivo di questa «falla» nella comunicazione dei dati.Una cosa è certa: man mano che passano i mesi quella relativa alla mortalità diventa sempre più una spina nel fianco del ministero della Salute e, di conseguenza, dell'intero governo giallorosso. Secondo la classifica stilata dalla John Hopkins University of Medicine, l'Italia è il Paese con il maggior numero di decessi (126 ogni 100.000 abitanti) al mondo, quasi il triplo della Germania e un terzo in più del vituperato Brasile. Nascondere la testa sotto la sabbia non servirà a risolvere il problema. Per questo la parola d'ordine dev'essere una sola: trasparenza.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)