2023-06-22
La Germania impone i diktat green però usa più gas e carbone di prima
La sede del giacimento di gas naturale Astora a Rehden, Germania settentrionale (Ansa)
Berlino spinge le rinnovabili solo sulla carta: nel 2022 ha aumentato l’utilizzo di fossili.Individui curiosi, questi che governano la Germania. Stanno mettendo in croce l’intera Ue sulla politica energetica, hanno deciso di sposare la monumentale balla che vuole la CO2 climalterante, di vagheggiare una transizione energetica impossibile e indesiderabile, vanno di matto solo a sentir nominare il carbone, se gli si fa notare che anche il nucleare non emette CO2 lamentano che il nucleare renderebbe non competitive le rinnovabili, insomma si comportano come dei fuori di testa senza freni. Perché sono, sti tedeschi, personaggi curiosi, è presto detto: a fronte del baccano che fanno e dei pugni che battono sul tavolo, il fatto è che negli ultimi tre anni, in Germania, il contributo alla produzione elettrica da fonti fossili è aumentato, dal 44% del 2020 al 51% del 2022. Cosa caspita vogliono a Berlino?Per la cronaca, l’uso dei combustibili fossili per la produzione elettrica è aumentato anche in Italia (dal 58% del 2020 al 64% del 2022) e nella Ue (dal 37% del 2020 al 40% del 2022). Invece, una leggera flessione si è avuta, complessivamente, nel mondo, ove la produzione di elettricità da combustibili fossili è passata dal 62% nel 2020 al 61% del 2022, principalmente perché, complessivamente nel mondo, è aumentata di poco più di un punto percentuale la produzione elettrica da eolico e solare.Questi, in particolare, contribuiscono nel mondo appena per il 12% o poco meno, a fronte dei trilioni di dollari di sovvenzioni da denaro pubblico profusi. Per capire qual è la disgrazia che portano con sé queste tecnologie, basta guardare alla produzione da fotovoltaico e da eolico proprio in Germania, il Paese che più di tutti al mondo vi ha impegnato risorse e pretende che gli altri si gettino nello stesso precipizio. In figura è riportata la domanda elettrica della Germania nella settimana dal 20 al 26 aprile del 2020 e la parte soddisfatta da eolico e da fotovoltaico. Come si vede, da lunedì a venerdì, la domanda (in gigawatt) oscilla da un minimo di 40 ad un massimo di 65. Il picco di massima domanda si ha verso mezzogiorno ma, si vede bene in figura, v’è un altro picco (circa 55 GW) intorno alle 7 della sera. La produzione da fotovoltaico ha sì un picco massimo intorno a mezzogiorno, ma scende rapidamente a zero quando ci si discosta da quell’ora. In particolare, alle 7 della sera (quando la domanda è di 55 GW) la produzione da fotovoltaico è zero. L’eolico a volte viene in aiuto ma, in ogni caso, l’eolico non produce oltre i 30 GW, cioè la metà della domanda. Naturalmente, non è detto che l’eolico venga sempre in soccorso: per esempio, tra il 23 e il 24 aprile la produzione congiunta da solare e da eolico fu praticamente nulla, ma la domanda si mantenne tra 40 e 55 GW. E abbiamo scelto una giornata primaverile, che meglio rappresenta la circostanza media annuale. Se prendiamo un giorno a caso del periodo invernale (a me piace scegliere sempre il 15 dicembre, il giorno più importante dell’universo, che coincide con quello del mio compleanno), la produzione elettrica da fotovoltaico è stata pressoché nulla quasi tutto il giorno, a parte poche ore intorno alle 13 quando il picco di produzione raggiungeva i 7 GW. E, questo, a fronte dei 66 GW di potenza fotovoltaica installata e di oltre 60 GW di domanda.Tutto ciò significa una cosa, una sola cosa, ma a quanto pare difficile da entrare nelle testoline dei Verdi al potere in Germania: possono installare tutta la potenza fotovoltaica che vogliono, ma non possono chiudere neanche un impianto a carbone o a gas. La smettano, allora, di importunare l’universo mondo. Prendiamone una volta per tutte atto: nessuna transizione energetica prefigurata come ci viene raccontata sarà mai possibile.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.