2024-02-12
Geolier e la vita da Gomorra. Il migliore amico è figlio del capo degli Scissionisti
Il trapper è legato a Crescenzo Marino, arrestato con l’accusa di far parte del clan del padre. Ma lui lo «assolve». Video a Capodanno con una ragazza armata.Gallery fotografica all'internoUn rischio lo abbiamo scampato: Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, all’Eurovision song contest a rappresentare la canzone italiana con i suoi testi, nonostante in sua difesa siano subito scesi in campo l’improvvisamente garantista Roberto Saviano e l’europarlamentare del Pd Pina Picierno. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, dem pure lui, ha persino fatto di meglio e ieri ha esultato: «Bravissimo Geolier! Secondo al Festival di Sanremo 2024: un orgoglio per tutta Napoli e un’ulteriore conferma che siamo tornati a essere città della musica. Emanuele, ora ti aspetto al Comune per festeggiare questo grande risultato!». A Sanremo Geolier dopo i fischi dell’Ariston si è mostrato al pubblico italiano in versione pulcino bagnato. Ma le sue canzoni raccontano un personaggio spavaldo e sfrontato. Come ha raccontato ieri il direttore Maurizio Belpietro, il video di I p’me, tu p’te racconta un amore tossico con immagini tutt’altro che educative. Ma altre canzoni sono persino peggio, come Money, Ricchezza o Narcos. Se nel videoclip della prima si vede un gruppo di mani mimare il gesto della pistola, in Narcos le immagini sono inequivocabili: valigie di soldi provento della droga, spacciatori che sparano con dei fucili a pompa, e il cantante in piedi nel cassone di un pick up che imbraccia un fucile mitragliatore Ak47 Kalashnikov, con accanto, appoggiato alla carrozzeria del fuoristrada, un lanciagranate Rpg. Nelle scene del video le armi non mancano, oltre a quelle citate si vedono anche delle pistole Glock, e perfino una mitragliatrice Gatling. In uno spezzone si vedono il rapper e le comparse svuotare, armi in pugno, una gigantesca cassaforte piena di contanti e gioielli preziosi. Nel testo, una frase che, come vedremo, potrebbe essere autobiografica in relazione alle sue amicizie: «Tengo ‘nu frat criminale, ‘natu figlio ‘e ‘nu boss... io so intoccabile a Secondigliano...».Ma a ricordare da vicino la serie tv Gomorra, ispirata al celebre libro di Saviano, non è solo il video della canzone cantata sul palco dell’Ariston, ma anche alcuni episodi legati alla sua vita privata. A partire da un video, risalente al Capodanno 2022, nel quale si può vedere il trapper nato a Secondigliano, incitare la ragazza che è con lui, forse la sua fidanzata, a sparare dal balcone con un revolver. Dalle immagini, tutt’ora disponibili in Rete, non emerge con chiarezza se si tratti di una scacciacani o di una pistola vera, ma si vede chiaramente la giovane, con addosso una felpa griffata con il cappuccio tirato su, che impugna timidamente l’arma, e Geolier che, mentre l’aiuta a prendere la mira, la incita: «Spara, spara!».Pochi mesi prima, a ottobre 2021, la testata online Stylo24.it aveva raccontato i rapporti stretti tra Geolier e Crescenzo Marino, ventiquattrenne (all’epoca) napoletano, che sui social indica come professione quella di calciatore. Al tempo, spiega Stylo24, Marino era «indagato a piede libero» per «associazione mafiosa, e per presunta partecipazione alla gestione della cassa del clan». Di quale cosca? Dei Marino delle Case celesti, complesso di edilizia popolare a Secondigliano. Crescenzo sarebbe il figlio di Gennaro Marino, meglio conosciuto come Genny Mckay, prima fedelissimo dei Di Lauro (come manager di fiorenti piazze di spaccio), poi capo indiscusso dell’ala militare degli Scissionisti, e attualmente in carcere in regime di 41bis. Nella stessa inchiesta sarebbe indagata l’ex cognata di Gennaro Marino, Tina Rispoli (vedova di Gaetano Marino), convolata in seconde nozze con il cantante neomelodico Tony Colombo. I riflettori della Procura si sono accesi su un presunto traffico di droga e sui proventi che secondo gli inquirenti proverrebbe dall’affare illecito. Nell’ottobre scorso la Rispoli è stata arrestata, insieme con il marito, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. E anche Crescenzo Marino, nell’estate del 2022, è finito in manette accusato di far parte del clan Marino. Le cronache dell’arresto raccontano la sua vita lussuosa ostentata sui social, fatta, secondo la Procura antimafia di Napoli, con i soldi della cosca della Case celesti. Tra gli episodi di bella vita raccontati dai media c’è anche una vacanza in Grecia, alla quale probabilmente si riferisce una foto pubblicata a ottobre 2021 da Stylo24, che ritrae Marino junior abbracciato a Geolier.Nella didascalia del post tratto dal profilo Instagram di Marino, si può infatti vedere la bandiera della Grecia, e la scritta «a cena con mio fratello». Il rapporto tra i due è documentato anche da altri scatti, pubblicati sempre da Marino, su Facebook. In uno si vedono i due ragazzi sotto a un palazzone popolare, con Marino che tiene al guinzaglio un cane. Nel post, scritto in spagnolo, si legge: «Abbiamo stretto un patto, fratelli per sempre, così sarà». Eppure, nonostante il clima da Gomorra che aleggia intorno a Geolier, per difenderlo dalle polemiche esplose durante il Festival, è sceso in campo direttamente Saviano, in una insolita veste garantista: «Quindi? Qual è il problema? “Sì, ma Geolier ha le foto con quelli del quartiere, con quelli la, così, eh”. E allora? È nato in un quartiere difficile, è un artista di talento. Spero, anzi, so già che si è allontanato da certi ambienti. Le foto con quelli, il figlio di quello, il figlio di quell’altro, quella gente là? Tu sei nato in un contesto del genere, e allora? Non significa che stai con loro e ragioni come loro». Anche la Picierno ha escluso qualsiasi legame del cantante con ambienti ciminali: «Leggo sui social e sui giornali che qualcuno insinua che dietro il successo di Geolier ci siano giri strani, per alcuni addirittura la camorra. È uno stigma che accompagna tutte e tutti noi che siamo figli del Sud e della Campania, un pregiudizio frutto dell’ignoranza e della semplificazione». Stando a un’intervista video a Geolier pubblicata da Esse magazine e risalente a circa un anno fa, ad avere guai con la legge sarebbe anche un fratello del cantante. Il brano dell’intervista è stato più volte ripreso nei giorni scorsi da alcune testate, quasi a voler sottolineare il dramma umano vissuto dalla star. Ma a quanto risulta alla Verità, nessuno dei tre germani di Geolier è stato in carcere e con tutta probabilità il riferimento è al «fratello» Marino junior, finito in cella pochi mesi prima, la cui famiglia, a differenza di quella di Geolier, è nota alle cronache giudiziarie. «Ci sta mio fratello in carcere, che era la mia spalla, era sempre con me. È in carcere per niente, perché a Napoli, anche se non lo fai, ma hai una situazione familiare che c’ha avuto a che fare con ste cose, tu l’hai fatto o non l’hai fatto, paghi». Poi aveva aggiunto: «Mio fratello mi ha mandato un audio dal carcere, quella videochiamata che si può fare una volta al mese, e mi ha detto: “Manuè, ti amo. Io sto con te”».Poi il rapper aveva parlato del dolore della famiglia della persona arrestata: «Ma lui sta male e io sto male, la sua famiglia sta male». La «sua» famiglia, probabilmente quella dell’amico di sempre, che evidentemente Geolier ritiene vittima di un equivoco. Chissà cosa ne penseranno Saviano e il Pd.
Jose Mourinho (Getty Images)