
Altra operazione di buyback. L'amministratore delegato Philippe Donnet: il nuovo piano sarà pronto a inizio 2025.Generali proporrà alla prossima assemblea degli azionisti di aprile un piano di riacquisto di azioni proprie pari a 500 milioni. L’operazione sarà avviata già entro il 2024, una volta ricevute tutte le autorizzazioni, dopo il buyback precedente che risale al 2022. L’annuncio è stato dato ieri in occasione dell’investor day della compagnia assicurativa guidata dall’ad Philippe Donnet che sta già lavorando al prossimo piano industriale: «Siamo nell’ultimo anno del nostro piano strategico e sono orgoglioso di vedere come il nostro gruppo sia nella miglior forma in cui sia mai stato. Stiamo già lavorando sul prossimo piano che vi presenteremo all’inizio del 2025», ha spiegato a investitori e analisti. Sottolineando che «questo processo beneficerà anche dell’esperienza e della passione di Giulio Terzariol, il nostro nuovo amministratore delegato dell’Insurance«. I vertici del Leone hanno poi aggiornato la comunità finanziaria sulle recenti acquisizioni, sull’evoluzione del business e sulla gestione della cassa e del capitale del gruppo. Per quanto riguarda le recenti acquisizioni di Liberty Seguros e di Conning nel risparmio gestito Generali ha spiegato che, grazie alla prima, pagata 2,3 miliardi, spingerà la crescita del business danni in Spagna e Portogallo, con una forte complementarità con la presenza attuale del gruppo nella regione iberica. Non solo. Il Leone entra anche nel profittevole mercato irlandese. L’operazione incrementerà la redditività e la capacità competitiva del gruppo e si prevede che Liberty Seguros porti entro il 2029, al netto del capitale in eccesso distribuibile, un contributo positivo al risultato pre-tasse del gruppo superiore a 250 milioni. «Guardando avanti cercheremo l’equilibrio più efficiente tra M&A e riacquisti di azioni anche su base annua, al fine di continuare a creare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder», ha detto Donnet spiegando anche i motivi del buyback da 500 milioni. «Manterremo un’attenzione incessante alla generazione di cassa, come dimostra il fatto che due dei nostri obiettivi obbiettivi finanziari chiave su tre sono basati sulla liquidità». Un focus è stato poi dedicato all’asset management. Sebbene i mercati abbiano penalizzato il comparto nel 2022 e nella prima parte del 2023, «abbiamo la giusta strategia a lungo termine per diventare un gestore patrimoniale globale di primo livello», ha detto l’ad. Sul fronte del prossimo shopping, il direttore generale del gruppo, Marco Sesana, ha poi evidenziato la necessità per la compagnia triestina di incrementate la sua presenza: «Abbiamo bisogno di incrementare la nostra presenza internazionale, ma non c’è un target specifico di quanto del premio totale debba provenire dall'Italia e quanto dai mercati esteri. Dove siamo il numero dieci diventare il numero cinque, dove siamo il numero cinque diventare il numero tre, dove siamo terzi, diventare primi e dove siamo numero uno crescere ancora. Questa è la logica».Il gruppo prevede anche che il peso delle catastrofi naturali (Nat Cat) per l’intero anno al netto della riassicurazione sarà di circa 1,1 miliardi di euro, il che implica un carico per l’anno superiore al 3,5% nel 2023. «Stiamo aumentando il carico Nat Cat per riflettere sia l’esperienza del 2023, anche se consideriamo una parte significativa di questa eccezionale, sia il risultato dei rinnovi riassicurativi», ha aggiunto il cfo Borean.Intanto, in Piazza Affari il titolo ha reagito alla presentazione chiudendo sulla parità a 20,55 euro (+0,15%). Le azioni restano dunque sopra la soglia dei 20 euro superata martedì 16 gennaio, quando il Leone ha raggiunto e superato la fatidica asticella che non veniva toccata dall’aprile 2022. Nell’ultimo anno il titolo Generali ha messo a segno un rialzo del 14,52%.
Maurizio Landini (Ansa)
Corteo anti legge di bilancio. La Cgil ha perso la spinta propulsiva su Gaza e ci riprova con l’economia: possibili chiusure contro le norme del governo. Ma gli autonomi l’hanno preceduta: serrata il 28 novembre.
Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri (Ansa)
Dopo il divorzio da Landini, la Uil è pronta a firmare il rinnovo dei contratti 2022-2024 di Comuni e Regioni (400.000 lavoratori), e Istruzione (1,2 milioni). L’accordo porta aumenti da 140 euro al mese e apre all’intesa sul 2025-2027 che raddoppierebbe i rialzi.
Gli Usa sono primo esportatore mondiale di LNG. La Cina consolida il primato nel clean-tech. Africa e Sud-est asiatico in difficoltà. Petrolio, surplus o carenza? India, Cina e Russia, la geopolitica domina l’energia.
(Getty Images)
L’Assemblea sinodale chiede che «la Cei sostenga le giornate contro l’omofobia organizzate dalla società civile» e che «le Chiese locali promuovano il riconoscimento delle persone omoaffettive e transgender, superando discriminazioni in ambienti ecclesiali».






