
Biden parla di tregua vicina, Hamas respinge le condizioni. Gerusalemme esorta l’intervento di Francia e Uk in Iran in caso di attacco. Raid dei coloni in Cisgiordania. Borrell: «Sanzioni Ue pure al governo israeliano».Si sono conclusi ieri pomeriggio a Doha i negoziati che hanno come obbiettivo la tregua nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi. Secondo i media israeliani, nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri separati, seguiti da un nuovo vertice. In un comunicato congiunto con Egitto e Qatar, la Casa Bianca riferisce che i colloqui a Doha su Gaza «sono stati seri e costruttivi e sono stati condotti in una atmosfera positiva». Un funzionario israeliano coinvolto nei negoziati ha riferito a Channel 13 che durante il summit si sono registrati dei progressi, tuttavia, rimangono divergenze significative riguardo alla presenza israeliana nei corridoi di Netzarim e Filadelfia. In una nota dell’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, dopo la conclusione del round di colloqui a Doha si legge: «I principi fondamentali di Israele sono ben noti ai mediatori e agli Stati Uniti, e Israele spera che le loro pressioni portino Hamas ad accettare i contenuti della proposta presentata a fine maggio, in modo che i dettagli dell’accordo possano essere implementati». In una dichiarazione congiunta, Egitto, Qatar e Stati Uniti hanno affermato che Washington ha presentato a Israele e Hamas una proposta di cessate il fuoco a Gaza che mira a colmare le differenze rimanenti tra le parti. La dichiarazione aggiunge che alti funzionari dei Paesi mediatori si incontreranno la prossima settimana per lavorare alla finalizzazione di un accordo: «Non c’è più tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo». Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato ad al-Jazeera che non ci sono segnali positivi provenienti dai colloqui di Doha riguardanti la tregua e il rilascio degli ostaggi a Gaza: «I mediatori stanno ancora cercando di colmare le differenze, ma è evidente che la parte israeliana sta ponendo nuove condizioni e introducendo ulteriori questioni e ritengo che stiano cercando di indebolire il processo negoziale». Per Joe Biden, che ha parlato a margine di una cerimonia, il cessate fuoco a Gaza «non è mai stato così vicino, ancora non ancora siamo arrivati alla tregua ma siamo più vicini di tre giorni fa». Secondo fonti di Channel 12, dopo i colloqui il primo ministro del Qatar Muhammad al Thani ha parlato nuovamente oggi con il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani e ha accettato di continuare ad aggiornare Teheran sui progressi dei colloqui. La Cnn riferisce che al Thani ha ribadito la sua richiesta «di non attaccare Israele e di evitare qualsiasi escalation durante i negoziati per consentire l’attuazione dell’accordo». Funzionari israeliani hanno comunicato che il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, arriverà in Israele domenica e avrà un incontro con Netanyahu lunedì. Blinken è atteso in Medio Oriente già questa sera ed è possibile che si rechi anche in Qatar e in Egitto, secondo quanto riportato da Barak Ravid, giornalista di Walla e Axios. Ieri mattina l’organizzazione terroristica Hezbollah ha diffuso un video propagandistico di quella che, a suo dire, è una base missilistica sotterranea in un tunnel del terrore sotto il Libano. Si dice che la struttura, denominata Imad 4, sia utilizzata per immagazzinare i missili di precisione dell’organizzazione terroristica che possono colpire le città israeliane. Nel video si vedono i terroristi dell’organizzazione mentre guidano motociclette lungo i tunnel, sulle cui pareti sono raffigurati il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e alti funzionari della leadership di Hezbollah che sono stati eliminati. Il testo del video è una minaccia a Israele: «Israele dovrà affrontare un destino e una realtà che non si aspettava da un giorno all’altro. La guerra con noi si estende a tutta la Palestina, dal confine libanese al confine giordano. Fino al Mar Rosso, a Kiryat Shmona, a Eilat». Subito dopo la pubblicazione del video l’aviazione israeliana ha colpito una struttura militare utilizzata da terroristi di Hezbollah nella zona di Aitaroun, nel sud del Libano. La Casa Bianca ha condannato con fermezza «la violenza inaccettabile» dei coloni israeliani contro i palestinesi, dopo che una persona è stata uccisa e un’altra ferita in un villaggio della Cisgiordania. Anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha condannato le violenze dei coloni di giovedì sera e lo stesso hanno fatto i ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania, mentre l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha condannato «gli attacchi dei settler a Jit, volti a terrorizzare i civili palestinesi. Confermo», ha proseguito Borrell, «la mia intenzione di presentare una proposta di sanzioni dell’Ue contro i sostenitori dei settler violenti, compresi alcuni membri del governo israeliano». In precedenza anche Netanyahu e il presidente Isaac Herzog avevano condannato l’accaduto. I responsabili degli Esteri di Uk e Francia, Stéphane Séjourné e David Lammy erano a Gerusalemme per incontrare l’omologo israeliano Israel Katz, il quale ha esortato gli alleati, nel caso in cui l’Iran dovesse colpire lo Stato ebraico, a rispondere non solo come difesa, ma anche «attaccando bersagli significativi» nella Repubblica islamica.
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Il fondatore di NeroGiardini Enrico Bracalente: «I tratti vincenti di queste calzature sono lo stile italiano e la comodità. Crediamo che una scarpa debba essere così confortevole da dimenticare di averla ai piedi. La svolta? Investire in pubblicità: un grande brand deve essere noto».
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I ministri Roccella e Nordio puntano i fari sulle strutture per i minori, una rete di cooperative che fa girare quasi 1 miliardo all’anno per ricollocare i piccini sottratti alle famiglie. Il primo obiettivo è verificare quanti di questi provvedimenti siano sensati.
Carlotta Vagnoli (Getty Images)
Per oltre 23 mesi, Carlotta Vagnoli, Valeria Fonte e Benedetta Sabene (candidata anche con Santoro) avrebbero perseguitato un uomo colpevole di avere una relazione parallela: «Lo dobbiamo mutilare».






