2024-01-19
Gates e Meloni un’ora a parlare di Ia
Padre Benanti, capo dell’agenzia per l’intelligenza artificiale, riferisce l’auspicio del miliardario: «Lo strumento sia nelle mani giuste». Oggi Mr Microsoft sale al Colle.Un colloquio di oltre un’ora si è tenuto ieri a Palazzo Chigi tra Bill Gates e Giorgia Meloni. I due hanno discusso principalmente di intelligenza artificiale, uno dei punti cardine del G7 a guida italiana. A parte dell’incontro ha partecipato anche padre Paolo Benanti, il presidente del Comitato per l’intelligenza artificiale di Palazzo Chigi. Costui ha sostituito l’ex primo ministro ed ex presidente della Consulta, Giuliano Amato, alla guida dell’ organismo istituito presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio. Si tratta di un esperto della materia che, nelle sue ultime dichiarazioni, si era detto preoccupato per la minaccia che l’Ia potrebbe rappresentare per i giornalisti.L’interesse di Gates per gli inquilini di Chigi risale almeno al 2020: prima che l’Italia assumesse la presidenza del G20, in una telefonata, l’allora premier Giuseppe Conte assicurò al multimiliardario il sostegno del Belpaese nella ricerca sui vaccini. Questa volta, all’ordine del giorno c’era l’Ia, tema intorno a cui la Meloni ha già avuto modo di confrontarsi con diverse personalità, tra cui Rishi Sunak, Elon Musk e Reid Hoffman (il fondatore di Linkedin). Al termine dell’incontro, padre Benanti ha dichiarato di aver partecipato solo al pezzo del vertice «in cui si parlava chiaramente delle sfide che pone l’intelligenza artificiale». «Bill Gates, da tecnologo, ha soprattutto sottolineato i grandi vantaggi di ottimizzazione di alcuni processi che possono arrivare», ha affermato il religioso, aggiungendo poi che il «filantropo» ritiene molto importante che queste nuove tecnologie siano «nelle mani giuste» (incidentalmente, supponiamo possano essere le sue).Gates, per altro, è un grande sostenitore della carne sintetica - ovviamente per salvare il pianeta - verso cui invece il governo Meloni ha operato una chiusura piuttosto netta. Un sostegno anche economico, visto che attraverso la sua fondazione finanzia diverse startup del settore. Ad ogni modo, mentre sui vaccini il ruolo del magnate resta abbastanza enigmatico, è evidente che se si vuole mettere a tema, anche a livello internazionale, la regolamentazione dell’Ia, non si può non consultare il patron di uno dei più grandi colossi informatici mondiali. E infatti il colloquio è avvenuto all’interno di un ciclo di incontri dedicati alla materia. Oggi, il fondatore di Microsoft è atteso al Quirinale, per incontrare Sergio Mattarella.
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