Con i cittadini di domani i partiti non vanno oltre l’assistenzialismo: le mance di Enrico Letta, il Reddito del M5s, la pensione integrativa di Matteo Renzi, la riduzione degli anni di studio lanciata da Silvio Berlusconi. A lavoro e formazione chi pensa?
L’industriale della pasta Domenico Balsano: «Le paghette non servono nemmeno a conquistare voti».
Il big del commercio elettronico Salvatore Cobuzio: «Senza controlli i fondi pubblici sono uno spreco. Occorre aiutare le realtà produttive migliori a investire sulle nuove generazioni».
L’economista Leonardo Becchetti: assurdo che ci siano tanti posti vacanti e altrettanti ventenni senza occupazione né titolo di studio adatto alle competenze più richieste dal mercato.
Sviluppare la personalità è il massimo successo nella vita, pretenderla per legge è umiliante e diseducativo. Dobbiamo cancellare un primato che non ci fa onore, quello dell’età più alta in cui si lascia la casa dei genitori.
Il medico sospeso annuncia che sarà in lista con Italexit: «Non mi fido del centrodestra sul green pass. Chi lo ha accettato una volta può tranquillamente farlo di nuovo. Subito una commissione d’inchiesta».
Il presidente di Verde è popolare: «I Dem sono guidati dalla convenienza, soprattutto quella riferita ai voti clientelari dei 5 stelle al Sud. E questi ultimi sono spregiudicati».