2025-01-24
La Francia annuncia una stretta sulle regolarizzazioni dei migranti
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Il ministro degli Interni francese, Bruno Retailleau (Ansa)
Il ministro degli Interni Bruno Retailleau, con una circolare del 23 gennaio 2025, ha cambiato completamente le norme in materia di regolarizzazione dei clandestini. Tali regole riguardano specificatamente coloro che, finora, avevano varie possibilità per ottenere un titolo di soggiorno.Il ministero degli Interni francese ha dato una nuova stretta all’accoglienza dei migranti. Con una circolare del 23 gennaio 2025, il ministro Bruno Retailleau ha cambiato completamente le norme in materia di regolarizzazione dei clandestini. Queste erano state definite nel 2012 da un’altra circolare, scritta dal suo predecessore dei tempi Manuel Valls, che ora siede proprio con Retailleau nell’esecutivo guidato da François Bayrou. Tali regole riguardano specificatamente i clandestini che, finora, avevano varie possibilità per ottenere comunque un titolo di soggiorno e che, nel 2024 sono stati circa 34.700 secondo le cifre del ministero degli Interni.Per avere un’idea del contenuto del testo ministeriale, basti pensare che Retailleau ha ordinato ai prefetti di effettuare delle regolarizzazioni di migranti «con il contagocce».Tra le condizioni, più restrittive rispetto al passato, che i migranti dovranno rispettare per ottenere un titolo di soggiorno c’è innanzitutto «la padronanza della lingua francese». D’ora in poi «al fine di garantire una effettiva integrazione» i richiedenti dovranno essere titolari «di un diploma francese o di una certificazione linguistica rilasciata da un organismo abilitato», tali documenti dovranno essere accettati dalle autorità. La nuova circolare cambia totalmente prospettiva anche in materia di sicurezza. Questo perché «l’ammissione eccezionale al titolo di soggiorno di uno straniero in situazione irregolare non può avvenire che in assenza di minacce all’ordine pubblico» da parte del richiedente. Niente da fare anche per i poligami, che non potranno in alcun modo sperare di ottenere una regolarizzazione, anche la realtà mostra già ora che è complicato dimostrare che un uomo è sposato con più donne. Inoltre il ministro degli Interni ha disposto che i prefetti prevedano «sistematicamente» «un’obbligo di lasciare il territorio francese» qualora venga rifiutata al richiedente l’emissione di permesso di soggiorno. Il testo scritto da Retailleau ha allungato anche il periodo di presenza minima in territorio francese per poter ottenere il diritto di restarvi legalmente. In effetti, i richiedenti d’ora in poi dovranno essere in grado di provare di aver vissuto in Francia «almeno sette anni», invece dei cinque attuali. Inoltre gli interessati dovranno rispettare un’esigenza di integrazione alla società francese di «livello rafforzatoı». Questo avverrà tramite «l’impegno da parte loro di rispettare i valori della Repubblica», come peraltro aveva già previsto il predecessore di Retailleau e attuale titolare della giustizia, Gérald Darmanin, nella sua proposta di legge immigrazione approvata l’anno scorso.Concretamente, le nuove disposizioni introdotte dalla circolare Retailleau dovrebbero provocare cambiamenti tra le varie categorie di aspiranti alla regolarizzazione. Secondo un prefetto, citato anonimamente da Le Figaro, a febbraio sarà resa nota una lista di professioni «in tensione», per le quali è difficile trovare dei lavoratori, che inquadrerà meglio le nuove modalità di regolarizzazione. Tra i settori elencati da questa lista dovrebbero figurare: la ristorazione, gli ospedali, le case di riposo, l’edilizia, ma anche l’agricoltura. Per questi potrebbe esserci un leggero aumento delle regolarizzazioni a titolo eccezionale. Invece il numero degli studenti esteri e degli stranieri arrivati grazie al ricongiungimento familiare dovrebbe ridursi. In particolare, secondo la fonte anonima, si potrebbe arrivare a «otto, diecimila regolarizzati in meno per ragioni di vita privata e familiare». Restrizioni in vista anche per i cittadini algerini che, grazie agli accordi di Evian del 1962, beneficiano già di condizioni facilitate per entrare e vivere in Francia. Entro qualche settimana, Retailleau dovrebbe anche avviare una revisione delle regole per le naturalizzazioni.
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma (Imagoeconomica)
Il corteo contro lo sgombero del Leoncavallo a Milano (Ansa)