2021-02-28
Francesco riflette sulla (sua) morte. «Potrebbe essere da Papa emerito»
In una intervista Bergoglio non esclude di cedere il passo come Ratzinger La morte? Io non ho paura, «per nulla», risponde papa Francesco al giornalista e medico argentino Nelson Castro. La risposta arriva in un’intervista anticipata dal quotidiano La Nacion e contenuta nel libro che Castro ha dedicato a uno dei segreti tra i più custodi all’interno delle sacre mura vaticane: La salud de los papas. Medicina, complots y fe. Desde León XIII hasta Francisco, (La salute dei papi. Medicina, complotti e fede. Da Leone XIII fino a Francesco).Il giornalista ha chiesto a papa Bergoglio se pensa alla morte. «Sì», ha risposto. E ha sottolinea di non aver paura. «Come immagina la sua morte?», incalza Castro. «Come Papa, in carica oppure emerito. E qui, in Roma. In Argentina non torno». Francesco, ha precisato Vatican news nel pomeriggio di ieri, ha chiacchierato con il giornalista nel 2019, quindi prima della pandemia. Hanno fatto molto rumore a Buenos Aires le parole finali, quelle sul fatto che papa Bergoglio non tornerà in Argentina, una sentenza abbastanza inusuale pensando che i suoi predecessori, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, hanno scelto tra le prime mete dei viaggi apostolici la loro patria, rispettivamente Polonia (1979) e Germania (2005). Le speculazioni su questa scelta di Francesco di non andare in Argentina si sprecano da anni, qualcuno aveva avanzato ipotesi sul mancato viaggio per la scarsa empatia con il governo di centrodestra di Mauricio Macrì, ma la risposta resa pubblica ieri evidenzia che anche il ritorno dei «peronisti», con la vittoria di Alberto Fernandez, non apre alla possibilità di un viaggio in patria. Poi Francesco ha detto che pensa di morire «a Roma», da Papa «in carica o emerito», lasciando così aperta anche la porta a una eventuale dimissione sulle orme di Benedetto XVI. Una cosa che non si può escludere, addirittura una serie di voci un po’ fantasiose aveva indicato la data del 31 dicembre 2020 come quella del ritiro. Sono però molti a pensare che se la salute lo mettesse davvero in difficoltà probabilmente Francesco prenderebbe in seria considerazione l’idea di lasciare.A proposito di salute, nell’intervista al giornalista argentino Francesco dice di stare «molto bene». Poi affronta la sua sciatalgia, che recentemente gli ha fatto saltare alcuni appuntamenti in agenda, dicendo che dopo l’elezione a pontefice davanti alle sue radiografie della colonna vertebrale un grande specialista ha detto: «Questo è molto serio. Il paziente necessita di un trattamento intensivo basato su chinesiologia, riabilitazione posturale e ginnastica. Capisco che stiamo parlando di una persona che è su una sedia a rotelle».Il giornalista ha poi chiesto se è vero che il Papa ha «un solo polmone». In realtà, ha precisato Francesco raccontando la sua patologia, all’età di 21 anni ha subito l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di alcune cisti. La vicenda del polmone del cardinale Bergoglio aveva animato anche il conclave, dove i cardinali si informarono circa le voci dei problemi di salute del vescovo di Buenos Aires che stava per diventare Papa. Ma dopo quell’operazione, dice ora il Papa, e disse allora alle porpore preoccupate, «il recupero è stato completo e non ho mai avuto alcuna limitazione nelle mie attività».Infine, Francesco ha ricordato ancora una volta il suo periodo di sei mesi in cui consultò una psichiatra. Si dovrebbe trattare di quella professionista ebrea di cui parlò in un altro libro scritto in colloquio con il sociologo francese Dominique Wolton. «Quando ero provinciale dei Gesuiti, durante i giorni terribili della dittatura», racconta, «sono andato a trovare una signora - una grande donna - che mi aveva aiutato a leggere alcuni test psicologici per i novizi. Così, per sei mesi, l’ho consultata una volta alla settimana». E così «mi ha aiutato ad orientarmi su come affrontare le paure di quel tempo», ma «non mi sono mai psicanalizzato».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)