Il segretario di Stato americano ha incontrato al Sisi e sul tavolo è finita anche la stabilizzazione del Paese orfano di Gheddafi. L’obiettivo era al centro del recente viaggio del premier Giorgia Meloni, passa attraverso nuove elezioni e vede Roma attore interessato.
La tecnica del blitz di Isfahan riconduce a oppositori interni, i media americani puntano il dito verso Israele. In questo quadro così confuso, la guerra in Ucraina può facilmente allargarsi e diventare veramente mondiale.
Il ministero degli Esteri del Dragone invita Washington «a pensare ai negoziati». Sergej Lavrov intanto cerca la sponda dell’Egitto e all’Ue dice: «Il dialogo è sempre aperto».
La legge marziale colpisce gli invasi. Prime condanne per i disertori. Tre anni di carcere a un cittadino che non si era presentato al fronte, a Leopoli.