2022-11-12
Finta accoglienza a Tolone: immigrati rinchiusi su una penisola blindata
Le 234 persone della Ocean Viking trasferite in un villaggio turistico trasformato in una zona extraterritoriale. Il presidente di Sos Méditerranée: «Uno sbarco che non si ripeterà». Nuovi respingimenti ai confini con l’Italia.La nave Ocean Viking, con 234 migranti a bordo, è arrivata ieri nel porto militare di Tolone ed Emmanuel Macron è andato in crisi, lasciando che i suoi ministri minacciassero l’Italia, come non fanno nemmeno i leader di Paesi in guerra tra loro. La sera prima dello sbarco, l’inquilino dell’Eliseo ha inviato al tg delle 20 di Tf1 il suo ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ad annunciare sciagure per il nostro Paese. Il capo del Viminale francese ha detto che «l’Italia è stata molto inumana» e che «le autorità italiane sono state non professionali» perché «hanno lasciato la nave per oltre venti giorni senza prendere decisioni» in merito.Il ministro ha anche affermato che la Francia «trarrà le conseguenze» dal comportamento italiano, sugli altri aspetti della sua «relazione bilaterale» con Roma. Darmanin ha, però, precisato che i migranti, benché scesi a terra sul suolo francese, non saranno «legalmente sul territorio nazionale». In pratica, mentre afferma di voler assistere per ragioni umanitarie dei poveretti in balìa delle onde, il governo francese sembra voler creare una forma di extraterritorialità ad hoc per evitare di applicare le leggi transalpine, estremamente favorevoli ai migranti in termini di sussidi, cure e altro.Il quotidiano Le Figaro ha citato fonti al ministero dell’Interno, secondo le quali la decisione di accogliere l’Ocean Viking «non crea precedenti». Come per dire che questa è la prima e l’ultima volta che la Francia di Macron, profondamente animata da valori umanitari, accoglie dei migranti trasportati dalla nave di una Ong francese. In ogni caso, forse per cercare di schivare le critiche di un’opinione pubblica sempre più contraria all’accoglienza dei migranti, ieri a Tolone il governo francese ha fatto le cose in pompa magna. In totale sono state mobilitate circa seicento persone tra poliziotti, agenti delle dogane e dei servizi di immigrazione, pompieri, medici, uomini della Protezione civile e la Croce rossa. Dopo essere stati sottoposti a controlli sanitari e di identità, i migranti sono stati trasferiti in autobus in un centro di vacanze situato sulla piccola penisola di Giens, presso Hyères, distante una ventina di chilometri da Tolone. Il prefetto locale, Évence Richard, con un’ordinanza ha reso il centro vacanze una «zona di attesa». Il funzionario ha anche precisato che la struttura dovrebbe restare in funzione solo «per una ventina di giorni». Dopo aver vagliato le singole posizioni, i migranti dovrebbero andare in centri d’accoglienza situati «nella regione», come precisato dal funzionario incaricato di accogliere gli stranieri, Eric Jalon. Successivamente, due terzi dei passeggeri arrivati a bordo della Ocean Viking dovrebbero essere accolti dalla Germania e da altri Paesi come: la Bulgaria, la Croazia, l’Irlanda, la Lituania, il Lussemburgo, Malta, il Portogallo e la Romania.Gli immigrati che non avranno diritto all’asilo, come ha precisato Darmanin, saranno invece «allontanati direttamente dalla zona di attesa» e «mandati verso i loro Paesi d’origine». Come minacciato dal ministro dell’Interno transalpino, dopo lo sbarco dei migranti dalla Ocean Viking, il governo francese ha rafforzato la presenza delle sue forze dell’ordine alla frontiera con l’Italia. Il sito di Franceinfo ha scritto che il ministero dell’Interno di Parigi ha mandato al confine franco-italiano cinquecento agenti, tra poliziotti e gendarmi, che si sono aggiunti ai quattromila già presenti. Almeno 12 persone, ieri, sono state respinte dalla Francia. E, sempre ieri, il presidente di Sos Méditerranée, François Thomas, ha dichiarato che lo sbarco in Francia di migranti raccolti tra Libia e Italia «è una situazione eccezionale che non si deve riprodurre».Invece i politici della gauche dura francese hanno inondato i social e i media con dichiarazioni offensive nei confronti dell’Italia. Il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon ha salutato lo sbarco di Tolone dicendo «è sempre la Francia, non siamo un Paese di barbari diretto da fascisti come in Italia». Un altro deputato dello stesso partito, Antoine Léaument ha invece twittato il giorno prima: «Quando dei fascisti italiani rifiutano di accogliere una nave sulla quale 234 vite sono in gioco, come non vedere la grandezza della Francia che non ha imitato Meloni»? I commenti degli utenti social francesi, però, erano, nella stragande maggioranza dei casi, favorevoli all’Italia.E dire che il governo francese non esita a respingere i migranti, spesso in malo modo. Questo non accade solo al confine con l’Italia, come ricordato ancora ieri da La Verità, ma anche nei territori d’Oltremare dipendenti da Parigi. Il Quotidien de la Réunion ha riferito che lo scorso 20 ottobre erano arrivati sull’isola della Riunione 17 migranti dello Sri-Lanka a bordo di un’imbarcazione. Il 7 novembre, la stessa testata ha rivelato che «13 di questi migranti» del Paese asiatico «sono stati rimandati a casa loro» con un volo speciale perché «si erano visti rifiutare l’accesso al territorio per presentare domanda di asilo». Sempre ad ottobre, Le Figaro ricordava che «tra marzo 2018 e aprile 2019, sei navi e 273 persone, tra cui donne e bambini, provenienti dallo Sri-Lanka sono arrivati alla Riunione». Di questi - continuava il giornale - «qualche decina si trova ancora alla Riunione, gli altri sono stati rimpatriati».In un altro territorio d’Oltremare, la piccola isola della Mayotte situata nel Canale del Mozambico, nel 2021 gli immigrati irregolari ricondotti alla frontiera sono stati 23.724.
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.