2018-07-01
Renzi spieghi come si paga la nuova villa
Dopo aver sbandierato in tv il conto corrente con meno di 16.000 euro, il Rottamatore ne ha versati 400.000 per la caparra di una magione nella zona chic di Firenze. «Con la politica non mi arricchisco», diceva. Sarebbe bello sapere come lo fa, allora.Quando ha due soldi, l'italiano medio li usa per comprarsi un appartamento, ma se i soldi sono più di due li spende per farsi una villa, possibilmente con piscina e pertinenze collegate. Matteo Renzi da questo punto di vista non fa eccezione. Anche lui, messi da parte i risparmi, ha deciso di investirli in un'abitazione adeguata al suo nuovo rango, che - come si apprende da recenti notizie - oltre ad annoverarlo fra gli statisti occidentali, lo vede figurare fra i conduttori tv, gli scrittori e i conferenzieri internazionali. Avendo stretto le mani di Obama e della Merkel, il senatore semplice di Scandicci a quanto pare non si rassegna a vivere in una casetta a Pontassieve, che per quanto sia prestigiosa è pur sempre di provincia. Dunque, come ha rivelato venerdì il nostro Giacomo Amadori, l'ex premier ha deciso di comprare una villa a Firenze, in una zona confacente alla posizione sociale conquistata dopo essere stato presidente del Consiglio.La scelta è caduta su una placida via a due passi da piazza Michelangelo, nel cuore del capoluogo toscano. Una strada privata dove da qualche tempo era in vendita un'abitazione di undici stanze circondata da un giardino di alcune migliaia di metri quadri. Il preliminare parla di 1 milione e 300.000 euro, somma che la maggior parte degli italiani non vedrà mai neppure con il binocolo e che costringerà lo stesso Renzi a farsi carico di un gravoso mutuo. Tuttavia, non è la cifra dell'operazione immobiliare che stupisce. Chiunque ha il diritto di acquistare ciò che gli aggrada e qualora lo desideri anche di indebitarsi fino al collo. Se Renzi voleva celebrare il proprio successo in politica diventando proprietario di una villa a Firenze ha fatto bene a comprarsi la villa dei suoi sogni.Il problema però è dato dal fatto che pochi mesi prima l'ex segretario del Partito democratico aveva pianto miseria in tv, presentandosi con un saldo del conto corrente di poche migliaia di euro. Di fronte alle telecamere di Matrix l'ex premier aveva sostenuto di essere più povero di quando era entrato a Palazzo Chigi. Se prima aveva 21.000 euro più gli spicci, dopo, nel gennaio di quest'anno, la cifra finale a disposizione della famiglia Renzi era calata a 15.000 e rotti. Vedete, fu il commento a uso del talk show, con la politica non mi sono arricchito.Fin qui tutto bene: che un politico non usi le cariche pubbliche per fare soldi è sacrosanto. E però se dopo pochi mesi lo stesso politico stacca quattro assegni da 100.000 euro per comprarsi una villa da 1.300.000 euro, una domanda è legittima: dove ha trovato i soldi? È vero che Renzi non va sempre preso in parola e se dice che lascerà la politica nel caso di sconfitta al referendum poi trova il modo di restare. Ma giurare in tv di avere 15.000 euro sul conto quando poi si staccano assegni da centinaia di migliaia di euro suscita curiosità. Forse l'ex segretario del Pd ha trovato il modo di arricchirsi mettendo a frutto la propria esperienza? Ne saremmo lieti per lui, anche perché potrebbe essere d'esempio per tanti giovani disoccupati che come lui a un certo punto si sono trovati senza lavoro. Oppure l'ex presidente del Consiglio ha trovato qualche persona, in famiglia o fra gli amici, che ha deciso di aiutarlo? Anche di questo caso ne saremmo felici, perché significherebbe che nonostante la crisi la solidarietà non è morta. Sono i genitori ad avergli dato una mano, mettendo mano al portafogli? Quegli stessi genitori che sono finiti sotto inchiesta per alcune fatture ritenute false dalla Procura di Firenze? Soldi pagati da un imprenditore che lo stesso ex premier disse che gli suscitava il voltastomaco. Oppure c'è qualche imprenditore che è andato in suo soccorso? In passato ci fu Marco Carrai che, vedendolo affannato a correre avanti e indietro fra Firenze e Pontassieve, gli offrì di traslocare in un appartamento di fianco al Comune di cui Renzi era appena diventato sindaco. Il futuro premier ci mise anche la residenza, salvo poi smammare appena qualcuno cominciò a fare domande e a dire che non fosse opportuno che un primo cittadino abitasse in un alloggio pagato da altri.In principio, quando abbiamo pubblicato la notizia della compravendita immobiliare, pensavamo che per finanziare l'acquisto della nuova villa, Renzi si fosse disfatto della casa di Pontassieve e i 400.000 euro versati come caparra arrivassero da lì. Ma una nota stampa del portavoce dell'ex segretario ha spiegato che la villetta di famiglia non è ancora stata venduta, senza negare però che la nuova villa fosse stata opzionata con un preliminare. Dunque il mistero si infittisce e la curiosità cresce. Se i soldi non arrivano dalla cessione della casa precedente (casa peraltro gravata da mutui) e fino a pochi mesi fa Renzi poteva dire di avere solo 15.000 euro sul conto, 400.000 euro come spuntano? Era la solita sparata del Bomba o non ci siamo accorti di avere sotto mano, tra Rignano e Pontassieve, il nuovo Steve Jobs, ossia l'uomo che partendo da un garage, anzi dallo scantinato di una villetta, può fare un mucchio di soldi?
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)