2020-10-02
Facebook censura chi non si allinea al mito del vaccino unica salvezza
Mark Zuckerberg (Drew Angerer/Getty Images)
Il social nasconde le notizie di possibili trattamenti contro il Covid, come lo spray di Ebtna-Lab, e di farmaci poco costosi, come l'idrossiclorochina che ha salvato Guido Bertolaso: il clima di terrore va mantenuto.Facebook ha bloccato per ventiquattro ore il mio profilo, per aver ripubblicato un bell'articolo di Tempi, su un rimedio naturale a bassissimo costo per il Covid 19.«Questo post non rispetta i nostri standard in materia di disinformazione che potrebbe causare violenza fisica», recita l'ampollosa reprimenda che ha bloccato la mia pagina Facebook per un giorno il 30 settembre e per 3 giorni il primo ottobre. Analoga reprimenda è arrivata alla dottoressa Patrizia D'Alessandro, anche lei medico, per aver ripubblicato un articolo che esprime perplessità davanti alla guerra fatta all'idrossiclorochina, farmaco di bassissimo costo e spettacolari proprietà anti Covid. Il professor Zangrillo usa l'idrossiclorochina, tra i pazienti salvati Bertolaso, che ha detto chiaramente che il farmaco ha un difetto insormontabile: costa poco. Lo stesso difetto dello spray anti Covid.Ringraziamo commossi Facebook. Il potere ogni tanto si distrae e si lascia scappare la verità. Anzi le verità, più di una, e tutte terrificanti.Verità numero 1: il clima di terrore è costruito e deve essere mantenuto. Un articolo su un rimedio naturale può incrinare la narrazione collettiva che ha permesso l'annientamento dell'80% delle libertà costituzionali, religione, scuola, lavoro, movimento, parola, e la distruzione dell'economia. Verità numero 2: I farmaci a buon mercato sono antipatici. Antipatica è l'idrossiclorochina, il farmaco che ha salvato Bertolaso, e che, come l'illustre paziente ha dichiarato, ha il terribile difetto di costare troppo poco. L'articolo censurato riporta un'intervista al genetista Matteo Bertelli, sullo spray anti Covid a prezzo bassissimo, 3 miserabili euro, che la sua start-up sta per lanciare sul mercato. «Lo spray si chiama Endovirstop, e agisce sia come prevenzione - e dunque è consigliato per chi ha un familiare malato, o per tutti coloro che sono esposti al contagio per questioni lavorative, ad esempio gli insegnanti - sia come bonifica della faringe, luogo in cui il virus si moltiplica nella prima fase di sviluppo. Non solo previene, quindi, ma nella fase iniziale aiuta a guarire», spiega il dottor Bertelli. La start-up si chiama Ebtna-Lab, è italiana del Gruppo Magi, ha sede a San Felice del Benaco, provincia di Brescia. Lo spray è una soluzione per la prevenzione delle infezioni virali respiratorie, anche da coronavirus. Endovirstop, non ha l'obiettivo di azzerare completamente il virus, ma aiutare il maggior numero di persone a non ammalarsi o a non aggravarsi, così da limitare il più possibile il ricorso alla terapia intensiva. E, chi mai l'avrebbe sospettato, registrarlo è stato un vero calvario, spiega ancora il dottor Bertelli, l'Aifa lo ha bocciato due volte, con una risposta alla seconda bocciatura che il dottor Bertelli si limita a definire opinabile. Fortunatamente la molecola analizzata è naturale e non sintetica, può rientrare nella categoria degli integratori, sui quali i Comitati etici locali hanno una competenza identica a quella dell'Aifa, e il Comitato etico di Milano ha autorizzato il farmaco. L'ordinario di Ortognatodonzia all'Università di Milano, il professor Farronato, lo ha provato su pazienti che dopo due soli giorni di terapia sono usciti dalla positività, recuperando la libertà di muoversi. Il farmaco è un preventivo che, però, se usato nelle primissime fasi, può anche essere curativo. I risultati sono già stati pubblicati.Verità numero 3. Questa è evidentemente la parte che, secondo Facebook, potrebbe causare violenza fisica. Quale? La resistenza al vaccino obbligatorio. Il dubbio sul vaccino. Il vaccino è sacro. Lo stesso Vaticano gli attribuisce un potere messianico, raccomandandolo a tutti e raccomandandone l'obbligatorietà. L'immunologia deve aver sostituito la teologia, che, in effetti, è scomparsa, come è scomparso Dio, di cui non si parla mai. L'amuchina ha sostituito l'acqua santa, di una nuova Chiesa igienizzata e sterile. Il dottor Bertelli dichiara che, anche lui, come il professor Gallo, ha dei dubbi che in tempi brevi possa essere messo a punto un vaccino insieme efficace e sicuro. Anzi, sia lui che Gallo che, per chi non lo ricordasse è lo studioso che messo a fuoco il virus Hiv, non proprio l'ultimo dei terrapiattisti, hanno dubbi anche sul fatto che il vaccino sia possibile anche in tempi medio lunghi. Il coronavirus 19 è un virus Rna, e i vaccini contro i virus Rna hanno criticità spesso insormontabili. Non è stato possibile fino ad ora creare un vaccino contro l'Hiv.Verità n 4. Il crimine di leso vaccino non sarà tollerato dall'oscuro potere del Gafa. Gafa è l'acronimo di Google, Apple, Facebook e Amazon, le quattro micidiali multinazionali che governano il mondo, che di noi sanno tutto, incluso se ci piace di più la menta o il tamarindo, che numero di scarpe portiamo e per chi voteremmo. Il Gafa pilota i nostri gusti e le nostre scelte. Facebook censura tutto quello che può contrastare la dittatura sanitaria, cancella i post che irridono Conte, bada che il fenomeno migratorio di tizi senza documenti per i quali non abbiamo lavoro, e che dobbiamo mantenere, non sia trattato in maniera irriguardosa, con l'effetto di una paradossale «difesa» dell'epidemia Covid 19, detto anche Covid 1984. L'energia è paragonabile solo a quella con cui difende il terrorismo punto e basta, che noi cafoni bifolchi chiamiamo terrorismo islamico, e il movimento Lgbtq nuovo sale sulla terra. Amazon ha boicottato il libro Coronavirus, a cosa serve? Come ripartire?, di vari autori, uno dei quali io, edito dall'editrice Delfino, rifiutandosi di venderlo.Il fatto che il maggior fabbricante di vaccini sia tale Bill Gates, potrebbe avere la sua importanza. Ma è evidente che quello che il Gafa non intende tollerare è che il Covid sia reso meno pericoloso e infettivo. Amazon ha moltiplicato i suoi guadagni con le quarantene, i cosiddetti lockdown, persone sane e innocenti agli arresti domiciliari, le serie televisive e il porno hanno moltiplicato i loro già vertiginosi affari, è vertiginosamente aumentata la dipendenza da cellulare, dall'app Immuni alla necessità di menu digitali. Facebook cancella i miei post: Facebook è gratis, e quando qualcosa è gratis il prodotto siamo noi. È venuto il momento di smettere di essere un prodotto.Due grandi notizie: lo spray anti Covid, pro libertà, sarà in farmacia da ottobre. È considerato un integratore. Non serve la ricetta. Grazie dottor Bertelli, grazie a lei e a tutta la sua equipe, con tutto il cuore.
Antonio Tajani (Ansa)
Alla Triennale di Milano, Azione Contro la Fame ha presentato la Mappa delle emergenze alimentari del mondo, un report che fotografa le crisi più gravi del pianeta. Il ministro Tajani: «Italia in prima linea per garantire il diritto al cibo».
Durante le Giornate Contro la Fame, promosse da Azione Contro la Fame e inaugurate questa mattina alla Triennale di Milano, è stato presentato il report Mappa delle 10 (+3) principali emergenze alimentari globali, un documento che fotografa la drammatica realtà di milioni di persone colpite da fame e malnutrizione in tutto il mondo.
All’evento è intervenuto, con un messaggio, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha espresso «gratitudine per il lavoro prezioso svolto da Azione Contro la Fame nelle aree più colpite dalle emergenze alimentari». Il ministro ha ricordato come l’Italia sia «in prima linea nell’assistenza umanitaria», citando gli interventi a Gaza, dove dall’inizio del conflitto sono state inviate 2400 tonnellate di aiuti e trasferiti in Italia duecento bambini per ricevere cure mediche.
Tajani ha definito il messaggio «Fermare la fame è possibile» un obiettivo cruciale, sottolineando che l’insicurezza alimentare «ha raggiunto livelli senza precedenti a causa delle guerre, degli eventi meteorologici estremi, della desertificazione e dell’erosione del suolo». Ha inoltre ricordato che l’Italia è il primo Paese europeo ad aver avviato ricerche per creare piante più resistenti alla siccità e a sostenere progetti di rigenerazione agricola nei Paesi desertici. «Nessuna esitazione nello sforzo per costruire un futuro in cui il diritto al cibo sia garantito a tutti», ha concluso.
Il report elaborato da Azione Contro la Fame, che integra i dati dei rapporti SOFI 2025 e GRFC 2025, individua i dieci Paesi con il maggior numero di persone in condizione di insicurezza alimentare acuta: Nigeria, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Bangladesh, Etiopia, Yemen, Afghanistan, Pakistan, Myanmar e Siria. In questi Paesi si concentra oltre il 65% della fame acuta globale, pari a 196 milioni di persone. A questi si aggiungono tre contesti considerati a rischio carestia – Gaza, Sud Sudan e Haiti – dove la situazione raggiunge i livelli massimi di gravità.
Dal documento emergono alcuni elementi comuni: la fame si concentra in un numero limitato di Paesi ma cresce in intensità; le cause principali restano i conflitti armati, le crisi climatiche, gli shock economici e la fragilità istituzionale. A complicare il quadro contribuiscono le difficoltà di accesso umanitario e gli attacchi agli operatori, che ostacolano la distribuzione di aiuti salvavita. Nei tredici contesti analizzati, quasi 30 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta, di cui 8,5 milioni in forma grave.
«Non è il momento di tagliare i finanziamenti: servono risorse e accesso umanitario per non interrompere gli interventi salvavita», ha dichiarato Simone Garroni, direttore di Azione Contro la Fame Italia.
Il report raccoglie anche storie dal campo, come quella di Zuwaira Shehu, madre nigeriana che ha perso cinque figli per mancanza di cibo e cure, o la testimonianza di un residente sfollato nel nord di Gaza, che racconta la perdita della propria casa e dei propri cari.
Nel mese di novembre 2025, alla Camera dei Deputati, sarà presentato l’Atlante della Fame in Italia, realizzato con Percorsi di Secondo Welfare e Istat, che analizzerà l’insicurezza alimentare nel nostro Paese: oltre 1,5 milioni di persone hanno vissuto momenti di scarsità di risorse e quasi 5 milioni non hanno accesso a un’alimentazione adeguata.
Dal 16 ottobre al 31 dicembre partirà infine una campagna nazionale con testimonial come Miriam Candurro, Germano Lanzoni e Giorgio Pasotti, diffusa sui principali media, per sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere la mobilitazione di aziende, fondazioni e cittadini contro la fame nel mondo.
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Giancarlo Giorgetti (Ansa)