2025-06-02
I piani della Fratellanza musulmana per conquistare il cuore dell’Europa
L’organizzazione islamica, tra le più grandi e influenti al mondo, esercita una presenza silente ma strutturata attraverso centri culturali e luoghi di culto. E ora, complice la sinistra, tenta di farsi spazio anche nella politica.Secondo gli 007 parigini, almeno 21 istituti nel Paese sono legati alla costola transalpina del gruppo. L’inquilino dell’Eliseo tace.Lo speciale contiene due articoli.La Fratellanza musulmana è una delle più grandi e influenti organizzazioni islamiche a livello globale, nata in Egitto nel 1928. Il suo fondatore, Hassan al-Banna (1906-1949), aveva l’obiettivo di riportare l’Islam alla sua purezza originaria e di creare una società islamica basata sui principi del Corano e della Sunna. Uno sguardo alla storia ideologica dell’islamismo rivela che l’avversione verso Israele e gli ebrei, insieme al rifiuto dei valori democratici e degli stili di vita liberali, costituiscono elementi fondamentali dell’ideologia islamista. Fin dal secolo scorso gli islamisti hanno promosso in modo sistematico queste convinzioni, in particolare attraverso le opere di Sayyid Qutb (1906-1966), principale pensatore della Fratellanza musulmana e fondatore dell’islamismo moderno nel XIX secolo, ancora oggi citato per scopi di radicalizzazione. Il suo scritto La nostra battaglia contro gli ebrei ha lasciato un segno duraturo sull’odio islamista verso gli ebrei e Israele, poiché si basa su fonti e tradizioni religiose, conferendo così una presunta giustificazione religiosa a tale ostilità. Da ricordare anche Abdullah Azzam (1941-1989), di origine palestinese, ideatore e organizzatore di al-Qaeda, che invocava apertamente la violenza come strumento per difendere le terre musulmane da Israele, in particolare in Palestina. Infine, vi era anche Yusuf al-Qaradawi (1926-2022), che promosse l’ascesa di una generazione musulmana orientata al fondamentalismo, soprattutto in Europa, ed è stato uno dei maggiori sostenitori di Hamas, appoggiando esplicitamente l’uso della violenza da parte dei palestinesi, compresi gli attacchi suicidi. La Fratellanza promuove un ritorno ai principi fondamentali dell’islam, interpretati in modo letterale e rigoroso, e l’obbiettivo dichiarato è la creazione di una società governata dalla sharia, la legge islamica, in cui i valori islamici coprano ogni aspetto della vita. Nonostante l’organizzazione si focalizzi su aspetti sociali e religiosi, nel corso dei decenni ha sviluppato una forte componente politica, partecipando alle elezioni (a tutti i livelli), cercando così di influenzare i governi. In attesa di un partito islamico europeo, la Fratellanza ha fatto breccia nei partiti di sinistra (Socialisti e Verdi) in molti Paesi del Vecchio Continente, come Francia, Germania, Austria, Svezia, Svizzera (solo per citarne alcuni), senza dimenticare la Gran Bretagna dove ormai non si contano più i sindaci e i parlamentari che sono espressione della Fratellanza musulmana. Nel cuore dell’Europa e oltre l’Atlantico continua a esercitare una presenza discreta ma strutturata attraverso associazioni, centri culturali e luoghi di culto. I numeri e i dati ufficiali, benché spesso parziali o frammentari, confermano un’influenza radicata in diversi Paesi occidentali, con reti ben collaudate e spesso finanziate da entità del Golfo. In Francia, secondo un rapporto del Senato pubblicato nel 2020, circa 100 moschee su un totale di 2.500 risultano direttamente o indirettamente legate ai Fratelli musulmani o a sue diramazioni, come l’Uoif - oggi nota come Musulmans de France (Mdf). Una successiva indagine governativa ha rivelato che Mdf gestisce direttamente 139 luoghi di culto, con altri 68 affiliati, rappresentando circa il 7% delle moschee sul territorio nazionale. Mdf controlla inoltre circa 280 associazioni attive in ambiti extraculturali, tra cui sport, educazione e assistenza sociale, e gestisce 21 istituti scolastici. In Germania, la principale organizzazione legata alla Fratellanza musulmana è la Islamische Gemeinschaft in Deutschland (Igd), considerata dalla sicurezza tedesca come il punto di riferimento centrale per il movimento. L’Igd ha in gestione una rete stimata di circa 60 moschee, mentre l’organizzazione Milli Görüş, ideologicamente vicina, ne controlla oltre 300. In Italia, sebbene non esistano stime ufficiali, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia (Ucoii) viene considerata da più fonti, tra cui relazioni parlamentari e studi universitari, vicina all’ideologia della Fratellanza. L’Ucoii fa riferimento a diverse decine di moschee e centri islamici distribuiti sul territorio nazionale. Nel Regno Unito, la Muslim association of Britain, storicamente in linea con i princìpi della Fratellanza, mantiene legami con numerosi luoghi di culto e centri comunitari. Anche in questo caso, le cifre ufficiali sono carenti, ma la rete appare ben consolidata. Negli Stati Uniti, enti come il Council on American-Islamic relations e la Islamic society of North America (Isna) sono stati più volte accusati di mantenere affinità ideologiche con la Fratellanza. Diverse moschee e centri culturali islamici americani vengono ritenuti influenzati da queste organizzazioni. Ad Amsterdam, la Blue Mosque è stata fondata da figure legate al movimento e continua a ricevere finanziamenti dal ministero degli Affari religiosi del Kuwait, Paese noto per i suoi legami con la Fratellanza musulmana. In Austria la risposta istituzionale si è rivelata particolarmente decisa. Nel luglio 2021 è entrata in vigore una nuova legge antiterrorismo che ha incluso formalmente i Fratelli musulmani tra i gruppi estremisti religiosi. Le autorità hanno ottenuto maggiori poteri per il monitoraggio e il contrasto delle attività islamiste. Un anno prima, nel novembre 2020, un’operazione di polizia aveva colpito oltre 60 obiettivi riconducibili alla Fratellanza e ad Hamas, portando al sequestro di milioni di euro e all’arresto di decine di persone. A livello continentale, la Federation of Islamic organizations in Europe (Fioe), fondata dalla Fratellanza musulmana nel 1989, agisce come struttura ombrello per associazioni islamiche in 28 Paesi europei. Anche se non esistono dati certi sul numero di moschee affiliate, la Fioe è ben radicata e sostenuta finanziariamente da enti del Golfo, come la Mohammed bin Rashid Al Maktoum foundation e il ministero del Waqf. Il quadro che emerge è quello di una rete islamista globale che, pur spesso operando sotto il profilo associativo e culturale, conserva tratti ideologici fortemente identitari. In un contesto di crescente attenzione ai fenomeni di radicalizzazione, la presenza della Fratellanza musulmana in Occidente continua a rappresentare un tema di rilievo per analisti e decisori politici. Negli anni, un numero crescente di Paesi, vedi Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Russia, Siria ha adottato misure drastiche contro la Fratellanza musulmana, classificandola come organizzazione terroristica e bandendone ogni attività. Dal Medio Oriente all’Eurasia, l’organizzazione è ormai fuorilegge in molte delle nazioni in cui in passato aveva potuto operare, spesso con un’influenza rilevante nei contesti politici e religiosi locali. Le accuse principali - cospirazione, estremismo e destabilizzazione degli Stati - hanno determinato la sua messa al bando in gran parte del Medio Oriente, ma anche oltre. Resta ora da vedere se questa tendenza si estenderà ad altre regioni o se l’organizzazione riuscirà a riorganizzarsi sotto nuove forme e sigle.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/europa-musulmani-2672246252.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="in-francia-si-e-presa-pure-le-scuole-macron-fa-spallucce" data-post-id="2672246252" data-published-at="1748847835" data-use-pagination="False"> In Francia si è presa pure le scuole. Macron fa spallucce
Emanuele Fiano (Getty Images)
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